Al Qaeda minaccia di morte il re saudita: ha promosso il dialogo interreligioso
Primi risultati della nuova linea saudita di apertura alle religioni. A poco giorni dall’incontro promosso a Madrid dal re Abdullah, scende in campo Al Qaeda, attraverso il numero tre Abu Yahya al-Libi. In un video-messaggio diffuso sul web, il movimento terrorista denuncia “l’avvicinamento delle religioni” come “nuovo passo verso la guerra crociata”.
Per questo, Al-Libi arriva anche a chiedere che il re saudita Abdullah venga ucciso. Per pubblicizzare il discorso, è apparsa su alcuni forum jihadisti sul web una foto che ritrae re Abdullah e papa Benedetto XVI, scattata durante l’ultima visita del monarca saudita in Vaticano, a novembre 2007. “Lui ha scherzato con la religione, – dice Al Libi, riferendosi al re – ha fatto sedere in pubblico ebrei e cristiani con musulmani, ha riempito le carceri di unitari (combattenti per il monoteismo islamico, ndr), ha venduto la dottrina dell’unicità divina e ha fraternizzato con coloro i quali hanno offeso il profeta, primo fra tutti l’adoratore della croce, il papa del Vaticano”.
E ancora, critiche agli Ulema musulmani che si sono seduti a fianco degli esponenti delle altre religioni. “Il profeta ci ha ordinato di cacciare i miscredenti dalla penisola araba – ha aggiunto l’esponente di Al Qaeda – e oggi la famiglia saudita distrugge i nostri principi islamici indicando ai musulmani la possibilità di diffondere i principi dei crociati. Il fatto di sedersi pubblicamente fianco a fianco con loro fa parte della campagna crociata. Li aiutano, li sostengono, danno notizie ai loro servizi segreti. Tutto questo per diffondere la loro cultura e religione”.
Il terrorista libico che combatte in Afghanistan al fianco degli uomini di Osama Bin Laden conclude quindi il suo discorso invitando a uccidere il monarca saudita per aver tradito l’Islam.