Intercessione per 7 anni per 7 nazioni in cui i cristiani sono perseguitati

Praying for Seven Countries
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Praying for Seven Countries

Ogni anno milioni di cristiani sono perseguitati per la loro fede. Ed il numero purtroppo cresce continuamente. Perciò, Release International, associazione umanitaria che opera a favore dei cristiani perseguitati, ha istituito una veglia di preghiera per 7 anni per 7 nazioni in cui vengono perseguitati i cristiani.

In Cina, ad esempio, si può finire dietro le sbarre per conduzione di una riunione religiosa “clandestina”. Ma anche per il solo fatto di andare in chiesa. Nel Pakistan si può essere molestati o perfino ammazzati dai militanti islamici per il solo fatto di essere un seguace di Cristo. Sotto il regime repressivo della Corea del Nord si può finire in uno di quei noti “campi della tortura” dove letteralmente decine di migliaia di persone sono semplicemente “scomparse”.

 

 

 

Alla luce di questi tragici fatti, Release Internazional ha lanciato un appello urgente ai Cristiani di tutto il mondo perché per queste ed altre situazioni simili. “Nel 2002 abbiamo individuato 7 paesi nei quali i cristiani sono ferocemente perseguitati e così abbiamo deciso di chiedere ad altri cristiani di impegnarsi a pregare per queste nazioni fino a tutto il 2009 – spiega il giornalista Andrew Boyd -. Crediamo che nelle mani di Dio – prosegue Boyd – l’iniziativa 7×7 avrà un effetto assicurato, non solo per i credenti e per le chiese che ogni giorno devono fare i conti con intimidazioni e repressione, ma anche per gli stessi governi ed estremisti che sono i registi della persecuzione in queste 7 nazioni”. Da qui l’esortazione ad “unirsi a noi ed avere il coraggio di credere che Dio possa intervenire in modi che vanno di là della nostra comprensione ed immaginazione”.

I partecipanti all’iniziativa riceveranno informazioni ogni quindici giorni con le ultime notizie ed informazioni sui sette paesi: Cina, Indonesia, Nigeria, Corea del Nord, Pakistan, Sudan e Vietnam. Per aderire al progetto e ricevere la newsletter, si può inviare una E-mail.
info@releaseinternational.org

Fonte: Releaseinternational.org e ICN-News.

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