Haiku 059

All’improvviso,

mattina di Natale.

Dal letto ai doni! (rl)

E’ il giorno più bello dell’anno. Quello in cui gli uomini sono meno soli. Il Mistero si è fatto bambino, il verbo è carne. Qualcosa di nuovo irrompe nella Storia e nei giorni. Dio si fa a misura dell’uomo, si fa vedere e toccare. Un dono che arriva all’improvviso squarciando ogni nostra tristezza.

Alla vigilia eravamo ancora tesi, alla ricerca della speranza. Nell’alba del 25 ci svegliamo con la consapevolezza che è nostra e la possediamo. Sono i bambini a mostrare la meraviglia dei pastori. A ricordarci che qualcosa di grande attraversa le nostre vite. Da quando aprono gli occhi sono conquistati da una gioia infantile. Nel precipitarsi dal letto ai doni sotto l’albero mostrano la sollecitudine di quegli uomini che oltre duemila anni fa correvano per le colline brulle intorno a Betlemme, ansiosi di inginocchiarsi di fronte ad un neonato che portava il tutto di felicità. I piccoli prendono i pacchi, li sventrano alla ricerca del regalo atteso, così noi dovremmo accogliere ciò per cui siamo fatti, con una inquietudine gioiosa che trova riposo solo nella contemplazione del Figlio di Dio. (cc)

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