Andrea Giacinto Longhin, guida saggia e prudente
Andrea Giacinto Longhin nacque il 23 novembre 1863 a Fiumicello di Campodarsego (Padova). I suoi genitori, Matteo e Giuditta Marin erano gente semplice e agricoltori. Essi seppero creare attorno al figlio un clima spirituale e umano tale da far germogliare il seme della vocazione religiosa, che egli avvertì fin da piccolo. A sedici anni entrò nel noviziato dei Cappuccini di Padova dove vestì l’abito assumendo il nome di Andrea da Campodarsego.
Studiò, prima, a Padova e, poi, a Venezia dove nel 1886 venne ordinato sacerdote. Gli venne ben presto affidata la direzione spirituale e l’insegnamento ai giovani religiosi cappuccini, incarico che egli svolse con intelligenza, rivelandosi guida sicura, prudente e illuminata tanto che i suoi confratelli veneti lo elessero nel 1902 ministro provinciale.
Su di lui e sulle sue capacità aveva puntato anche il cardinale di Venezia, Giuseppe Sarto, che gli affidò delicati incarichi in diocesi e, una volta divenuto papa con il nome di Pio X lo nominò vescovo di Treviso. L’arrivo del nuovo vescovo fu preceduto da due lettere pastorali che contenevano il programma di riforme che egli intendeva realizzare. Le visite pastorali furono uno dei momenti importanti di questa riforma.
Subito iniziò la prima delle sue tre visite pastorali che, però fu costretto, ad interrompere a causa dello scoppio della Prima Guerra Mondiale. Durante quegli anni, monsignor Longhin restò, nonostante la fuga di molte autorità anche civili, oltre che ecclesiastiche, a reggere le sorti della città con grande coraggio. Curò l’assistenza dei soldati, dei malati, dei poveri, diventando punto di riferimento per tutti i senza tetto senza mai cedere a partigianeria o a retorica bellica.
Nel Sinodo diocesano si mise a tema l’urgenza della vocazione alla santità della vita. Per questo si iniziò con il seminario diocesano: vennero riqualificati gli studi e la formazione spirituale tanto che fu resa permanente – cosa straordinaria in Italia e prima del Concilio Vaticano II – con l’introduzione degli esercizi spirituali del clero scanditi da un programma da lui stesso tracciato anno per anno. Diede ai suoi sacerdoti anche delle indicazioni pastorali precise che puntualmente verificava nelle visite pastorali.
Come ebbe la stima di Papa Pio X, così godette la stima del suo successore Pio XI tanto da affidargli il delicato compito di Visitatore apostolico delle diocesi di Padova e di Udine dove il rapporto tra presbiterio e vescovo era diventato difficoltoso. Morì il 26 giugno 1936. Papa Giovanni Paolo II lo ha beatificato il 20 ottobre 2002.
Andrea Giacinto Lognhin si è distinto per essere stato una saggia guida per la sua gente e un coraggioso testimone della carità. Nelle sue tre visite pastorali incoraggiava tutti sulla via della santità e rafforzava la fede delle comunità che visitava.
Nei tempi difficili della squadrismo fascista nei quali a Treviso furono prese di mira le associazioni cattoliche, le cui sedi furono distrutte, Longhin indicò a tutti la via non facile della non violenza e dell’unità per assicurare la giustizia e la pace sociale. Pastore premuroso e attento, si fece vicino a tutti testimoniando l’amore di Dio per ogni uomo!!