Giorno del Dono: 50.000 persone coinvolte in più di 300 iniziative
Ad inizio ottobre si svolta in Italia l’edizione del Giorno del Dono con oltre 200 studenti che hanno riempito la Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari a Montecitorio; ma le due settimane di iniziative hanno coinvolto direttamente più di 50.000 persone in tutta Italia. Ed inoltre 50 scuole hanno gareggiato per il video-contest; più di 100 Comuni, 70 associazioni e 14 imprese che hanno dedicato un’iniziativa al Giorno del Dono, come ha raccontato il presidente dell’Istituto Italiano della Donazione, Edoardo Patriarca:
“Senza considerare quanto il messaggio del Giorno del Dono sia giunto nelle case degli italiani grazie ai passaggi televisivi nei più importanti programmi Rai e non solo, ma anche il pensiero che Papa Francesco dedicherà domani in Piazza San Pietro al Giorno del Dono. Il 1° Giro dell’Italia che dona ha portato il dono nelle nostre case e, ne sono certo, anche nel nostro cuore. E questo non è che il primo passo per costruire una vera e condivisa cultura del dono”.
Il dibattito è stato animato anche dalla premiazione del contest video ‘Donare, molto più di un semplice dare’, realizzato in collaborazione con il MIUR: il Liceo Artistico ‘Bruno Munari’ di Vittorio Veneto (Treviso) si è aggiudicato il premio Giuria Tecnica con il video ‘Colora la vita – passa parola’; al Liceo Statale ‘Galileo Galilei’ di Dolo (Venezia) sono andate le preferenze della Giuria Popolare per il cortometraggio ‘In social catena’, mentre l’Istituto Comprensivo Statale ‘Goffredo Parise’ di Arzignano (Vicenza) ha vinto il Premio IID con il video ‘Doniamoci le nostre reciproche differenze’, con un pensiero del Ministro Stefania Giannini, che ha voluto essere presente attraverso un messaggio:
“Voglio, innanzitutto, complimentarmi con le ragazze e i ragazzi che saranno premiati e con tutti coloro che hanno partecipato, condividendo con un video le proprie esperienze, le proprie visioni. L’alleanza con il mondo della scuola è una scelta precisa nella consapevolezza che proprio a scuola, in classe le nostre ragazze, i nostri ragazzi diventano adulti e maturi e, scoprendo l’altro, acquisiscono umanità, oltre che conoscenze e competenze”.
Inoltre il contest dedicato alle amministrazioni comunali dal titolo ‘Un dono in comune’ realizzato in collaborazione con ANCI per valorizzare azioni ed iniziative concrete legate al tema è stato vinto dai Comuni di Terre d’argine (Campogalliano, Carpi, Novi di Modena e Soliera in provincia di Modena) in qualità di miglior evento di sensibilizzazione della cittadinanza sul tema del dono, Lanzo Torinese (Torino) e Pavia rispettivamente sui temi della raccolta di fondi e della raccolta di beni, Sarezzo (Brescia) nella categoria valorizzazione del volontariato.
Il presidente dell’Istituto ha espresso la propria soddisfazione, ma è ancora lunga la strada per cambiare mentalità del dono, secondo i risultati delle indagini dell’Osservatorio di Pavia e di Gfk Eurisko. Analizzando i dati Giovanni Sarani, in rappresentanza dell’Osservatorio di Pavia, ha detto: “Ci è subito parso chiaro come nei telegiornali il tema del dono diventi notiziabile solo quando è trainato da notizie che riguardano questioni sociali più ampie, come immigrazione e povertà, fatti di cronaca, scienza e salute.
Delle 198 volte in cui si è parlato di dono in questo ultimo anno, nel 41% è stato in occasioni di campagne sociali mediatiche e maratone televisive, a seguire ogni qual volta a parlarne fosse un ‘vip’ o un testimonial conosciuto dal grande pubblico. Nel 10% dei casi il dono viene associato a fatti di cronaca negativi. Risulta invece molto debole il dono nella sua accezione di scelta individuale, consapevole e meditata, così come non ottiene visibilità il dibattito sulla legislazione legata al tema dei lasciti e delle donazioni”.
Invece Paolo Anselmi, vice presidente di Gfk Eurisko, ha lanciato un grido di allarme per la ‘sfiducia’ verso le associazioni: “Dall’indagine emerge un ulteriore calo di donatori di circa mezzo milione di cittadini, una flessione parzialmente compensata dalla tenuta dei forti donatori, segno che la crisi ha colpito soprattutto i piccoli, in particolare i giovani, al punto che la donazione media tende a crescere.
In questo contesto le associazioni devono porsi l’obiettivo di ‘stabilizzare’ il comportamento di donazione aldilà delle emergenze, che suscitano ondate emotive di grande portata ma di breve durata, valorizzando anche le piccole donazioni ed, in particolare, i giovani. Non dimentichiamo infatti che i dati sui donatori fedeli sono confortanti perché tengono alta la bandiera della generosità degli italiani”.