Palermo, esempio di pacifica integrazione interreligiosa

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L’antica Panormus, capoluogo della Sicilia, per storia e tradizione è un crogiolo di culture, un caleidoscopio di saperi frutto di diversi apporti. Quale luogo migliore per dare testimonianza di civiltà e pacifica convivenza?

Di fatto, la Comunità islamica di Palermo ha invitato in occasione del Ramadan iniziato il 6 giugno, tutte le confessioni religiose per una cena che si terrà nella Moschea locale il 23 dello stesso mese alle 19.30. Nella fattispecie, l’invito è stato esteso a: mons. Corrado Lorefice, Arcivescovo di Palermo, alle Comunità Cristiane: Cattoliche, Evangeliche, Ortodosse, Anglicana; alla Comunità Ebraica, alle diverse Confessioni Religiose, il Sindaco di Palermo, i Consoli della Tunisia e del Marocco, il Presidente della Consulta delle Culture e le Autorità Civili e Militari.

Un gesto distensivo per un clima internazionale carico di tensione, per ciò che concerne le ultime e travagliate vicende legate al terrorismo islamico, che si sommano a lotte intestine in territori di frontiera. Per tutta risposta, l’Arcivescovo di Palermo, che per lungimiranza e pragmaticità ha molti aspetti in comuni a Papa Francesco, ha accettato l’invito, andando oltre.

In occasione dei festeggiamenti del ‘Festino’, tradizionale evento cittadino in onore della Patrona, Santa Rosalia, ha aperto le porte di casa a tutte le confessioni religiose. Dichiarano l’Imam Boulaalam Abderrahmane Mustafà e gli Imam delle diverse Comunità Islamiche di Palermo:

“Nel condiviso e vivo desiderio di proseguire il cammino intrapreso del dialogo islamico, ebraico e cristiano per sostenere i valori della pace e dell’amicizia tra gli uomini e con la ferma volontà di condannare e rifiutare ogni progetto ed azione di violenza, di terrorismo e di guerra, durante il Mese del Ramadan di digiuno e preghiera, da questa terra di Palermo si alzi forte il grido di pace e di armonia tra i popoli”.

Un messaggio in nome della condivisione, che attua appieno il messaggio affine ai valori cristiani mediante l’amore verso il prossimo. Aggiunge mons. Lorefice: “Care sorelle e fratelli musulmani, sono lieto di porgervi sia a nome mio personale, sia dell’Arcidiocesi di Palermo i migliori auguri di un sereno e proficuo inizio del mese dei Ramadan.

E’ tempo nel quale con fede, impegno e dedizione vi consacrate all’osservanza di molte pratiche religiose quali la preghiera l’elemosina, l’aiuto ai poveri, le visite a parenti ed amici il dominio delle passioni”. La costruzione della speranza escatologica passa inevitabilmente dal pellegrinaggio terreno. Approfittare di esempi e testimonianze che aiutino a distruggere i muri e le barriere dell’odio, piuttosto che innalzarle, rende tangibile la missione del buon cristiano.

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