Dolore non rispettato?

Condividi su...

Le sofferenze, la morte, le disgrazie, le calamità, tutte le situazioni che segnano il nostro percorso umano in senso negativo e doloroso appartengono a questa nostra esperienza di vita terrena, ci toccano, ci turbano, sconvolgono i nostri progetti umani. Per  fortuna la nostra esistenza si forma nell’alternanza di queste negatività con fasi positive,  distese e gioiose: fatti, eventi, anniversari festosi, ricorrenze felici.

Questa è la nostra vita! Una vita misteriosa e incredibile, miracolosa e complessa, spirituale e terrena, dove la nostra natura umana non riesce a dar spazio a quella natura divina che ci è stata donata da quando siamo stati  pensati da Qualcuno sin dal nostro concepimento, perché la nostra creaturalità potesse ricevere quegli strumenti che ci rendono immagine di Dio, che possono aiutarci a potenziare il bene che è in noi contrastando la nostra fragilità, la nostra finitudine.

Siamo vicini alla Santa Pasqua, festa di gioia infinita per noi credenti e per tutta l’umanità che con Cristo risorgerà a vita nuova, liberata definitivamente da tutti i vincoli che ci fanno vivere come schiavi delle nostre sofferenze, dei nostri limiti, delle nostre cattiverie, del peccato.

Eppure, in questi giorni, ci cadono addosso dei drammi che schiacciano completamente ogni speranza, ogni prospettiva  di futuro felice e sicuro.

Profughi alla ricerca di un luogo dove vivere con la dignità di persone, eccidi, disagio giovanile, omicidi, uteri in affitto,  violenze all’ordine del giorno,  bambini usati in vario modo e per diversi scopi, famiglie che brancolano nella confusione e nell’angoscia per la formulazione di progetti di legge contrari alla famiglia,  il Belgio sotto assedio terroristico, e, quel terribile incidente a Tarragona nel quale hanno trovato la morte 7 studentesse universitarie italiane … Per un tragico e fatale colpo di sonno, l’autista ha dichiarato di essersi addormentato facendo sbandare  il mezzo che inevitabilmente è andato fuori strada: l‘autista dell’autobus è indagato per “imprudenza” e per omicidio colposo plurimo.

Tanti fatti incomprensibili, dolorosi, alcuni senza possibilità di riparazione.

Davanti a queste reali tragedie, mi sono accorta,  c’è un’impostazione narrativa dei fatti che mi lascia basita. Ho avvertito un profondo  senso di disagio leggendo sull’AVVENIRE, la presentazione “a caldo” di quanto era accaduto a Tarragona. Mi sono domandata: un giornalista deve riportare i fatti, deve cercare di indagare sulle ipotesi che hanno provocato il fatale incidente, sul perché l’autista era ridotto così, sul perché non c’era un dispositivo in grado di segnalare l’attimo in cui ipoteticamente può verificarsi una caduta nel sonno da parte del conducente, e tanti indizi e dettagli che offrono un’informazione. Invece, mi sono trovata a leggere una specie di ricostruzione poetica di sentimenti altrui, dei quali mi sembra corretto e serio non trattare. Secondo la mia modesta opinione non si deve costruire un articolo intorno ad una disgrazia solo per avere materia su cui scrivere e creare  una descrizione che non fornisce informazioni ma mette a nudo dei sentimenti altrui a mo’ di romanzo. Immaginare il pensiero delle povere vittime, immaginare le reazioni dei genitori, immaginare i desideri e le aspettative di altre persone, è una violazione della dignità della persona e lo  è ancora di più quando queste povere creature subiscono  una sorte tragicamente crudele. Perché? A cosa serve? A chi serve?

Il mondo attuale è già indebolito da tante cattiverie. La facilità e la rapidità  con cui oggi i mezzi di comunicazione possono fornire dati su quanto accade  sono veramente fulminee. Ma così veniamo bombardati soprattutto da tutto il negativo, da tutto quanto c’è di doloroso nell’umanità, da episodi che trovano risonanza solo perché accadono ad un gruppo di persone, o solo perché suscitano una forma di morbosa curiosità. Siamo bombardati da quanto non dovrebbe accadere mai! E questo tipo di comunicazione per chi e per cosa è pensata? Per indebolire la nostra fragilità umana già minata? Per uno strano gusto morboso di trasmettere ciò che non è bello e buono? Si, mi sembra ci sia un gusto particolare davanti a tutti questi fatti negativi che, purtroppo fanno parte della nostra vita, ma così sbattuti in prima pagina denudano un dolore intimo e insanabile mancando di rispetto.

In un altro mio articolo ho scritto che davanti alle tragedie dell’umanità ci vuole solo il silenzio, il rispetto e, naturalmente la preghiera!

Free Webcam Girls
151.11.48.50