Il Papa all’ultima udienza generale del 2015

Condividi su...

Facciamo sorridere Gesù Bambino, ma per farlo dobbiamo fare ciò che piace a lui.

Papa Francesco nella ultima udienza del 2015 con circa 10 mila presenti in una gelida e assolata Piazza San Pietro ha proposto una riflessione sul servizio al Bambino Gesù, fonte di amore e si serenità. E lascia un consiglio a tutti: andare a baciare il bambinello del presepe e dire: “Gesù io voglio essere umile come te, umile come Dio”.Cappotto e sciarpa bianca per il giro consueto in jeep .

Il Papa ha fatto riferimento santa Teresa di Lisieux, che “ha saputo vivere e testimoniare quell’“infanzia spirituale” che si assimila proprio meditando, alla scuola della Vergine Maria, l’umiltà di Dio che per noi si è fatto piccolo”.

Pensando all’ infanzia di Gesù il Papa ha detto “scopriamo, anzitutto, che i bambini vogliono la nostra attenzione” e così “è necessario anche per noi porre al centro della nostra vita Gesù e sapere, anche se può sembrare paradossale, che abbiamo la responsabilità di proteggerlo. Vuole stare tra le nostre braccia, desidera essere accudito e poter fissare il suo sguardo nel nostro. Inoltre, far sorridere Gesù Bambino per dimostrargli il nostro amore e la nostra gioia perché Lui è in mezzo a noi. Il suo sorriso è segno dell’amore che ci dà certezza di essere amati. I bambini, infine, amano giocare. Far giocare un bambino, però, significa abbandonare la nostra logica per entrare nella sua”. Perchè, spiega il Papa: “davanti a Gesù siamo chiamati ad abbandonare la nostra pretesa di autonomia, per accogliere invece la vera forma di libertà, che consiste nel conoscere chi abbiamo dinanzi e servirlo”.

Prima di concludere l’udienza Papa Francesco ha assicurato la sua preghiera “per le vittime delle calamità che in questi giorni hanno colpito gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e l’America del Sud, specialmente il Paraguay, causando purtroppo vittime, molti sfollati e ingenti danni”. “Il Signore – ha concluso il Pontefice – dia conforto a quelle popolazioni, e la solidarietà fraterna li soccorra nelle loro necessità”.

3.210.860 . É questo il numero di fedeli che nel 2015 hanno inocntrato a Roma Papa Francesco tra udienze generali, speciali, liturgie e angelus.

Come sempre, a fine anno, la Prefettura della Casa Pontificia rende noto il quadro riassuntivo della partecipazione dei fedeli ai vari incontri con il Santo Padre. “E’ bene ricordare anzitutto- si legge nel comunicato- che si tratta di dati approssimativi, che vengono calcolati sulla base delle domande di partecipazione agli eventi pervenute alla Prefettura della Casa Pontificia e dei biglietti distribuiti dalla stessa, come pure su una stima sommaria delle presenze a momenti come l’Angelus o il Regina Coeli e le celebrazioni in Piazza San Pietro.

Com’è evidente, il quadro si riferisce solo agli incontri in Vaticano e non comprende gli altri momenti vissuti dal Papa con grande partecipazione di fedeli: né le visite nella Diocesi di Roma, né quelle in Italia e tanto meno i grandi viaggi internazionali in cui – com’è noto – il Papa ha incontrato molti milioni di persone sia in occasione di celebrazioni e di grandi eventi, sia lungo le strade (Sri Lanka, Filippine, Sarajevo, Ecuador, Bolivia, Paraguay, Cuba, Stati Uniti, Kenya, Uganda, Repubblica Centrafricana).

Fonte: Acistampa

151.11.48.50