Memoria, fedeltà, preghiera, la parole del Papa ai religiosi dell’ Uganda
Come sempre con i sacerdoti il Papa lascia il testo preparato e lo sostituisce con una riflessione a braccio. Così ai religiosi dell’Uganda Francesco chiede “memoria, fedeltà e preghiera.” Nella Cattedrale di Kampala parla del “riconoscersi peccatori”, ammonisce i sacerdoti “non vivere una doppia vita”.
La cattedrale di Kampala è un luogo storico del cattolicesimo ugandese. È conosciuta come la Cattedrale Rubaga, e i cattolici di laggiù sono anche conosciuti in lingua locale come “aba’rubaga”, ovvero “quelli di Rubaga.
Memoria, non perdete la memoria del sangue dei martiri dice: “La Chiesa in Uganda per essere fedele alla sua memoria deve seguire questa memoria, non deve vivere di rendita. La gloria passata c’è stata al principio, ma voi dovete fare la gloria futura.” C’è poi la fedeltà: “fedeltà alla memoria, fedeltà alla propria vocazione, fedeltà allo zelo apostolico. La fedeltà significa seguire il cammino della santità. Fedeltà significa fare quello che si è fatto in passato: essere buoni testimoni”. E “fedeltà ai poveri, agli infermi, ai disabili, perché Cristo è lì”.
Sostiene Papa Francesco: “L’Uganda è stata benedetta dal sangue dei martiri, è necessario seguire quell’esempio, da lì nuove sfide, nuovi testimoni, nuove missioni! Altrimenti si andrà a perdere la grande ricchezza che avete e la perla dell’Africa terminerà custodita in un museo, perché il demonio attacca così, poco a poco”.
E fedeltà possibile solo con la preghiera: “ un prete, un religioso che non prega molto perché non ha tempo, rischia di perdere la memoria. La preghiera significa anche umiliazione, che significa andare sempre dal confessore. Per confessare tutti i peccati. Non si può camminare su due strade diverse! I sacerdoti e le religiose non possono vivere una doppia vita! Se zoppichi da una parte o dall’altra, chiedi perdono! Ma non tenete nascosto quello che Dio non chiede. Non tenete nascosta la falsa fedeltà. Non tenete nell’armadio la memoria!”.
Conclude il Papa: “La preghiera sempre inizia con il riconoscersi peccatore. Con queste tre colonne la Perla dell’Africa continuerà ad essere una perla”.