Il Papa: i figli non devono sentire il peso delle scelte sbagliate
Le ferite in famiglia, è stato questo il tema della catechesi che oggi il Papa ha svolto durante la udienza generale. Ferite che “si trasformano in prepotenza, ostilità, disprezzo. E a quel punto possono diventare lacerazioni profonde, che dividono marito e moglie, e inducono a cercare altrove comprensione, sostegno e consolazione”.
Il Papa si chiede se “nonostante la nostra sensibilità apparentemente evoluta, e tutte le nostre raffinate analisi psicologiche, mi domando se non ci siamo anestetizzati anche rispetto alle ferite dell’anima dei bambini. Quanto più si cerca di compensare con regali e merendine, tanto più si perde il senso delle ferite più dolorose e profonde dell’anima”.
La preoccupazione del Pontefice è rivolta in particolare ai bambini, prime vittime delle tensioni all’interno dei nuclei familiari. “Parliamo molto di disturbi comportamentali, di salute psichica, di benessere del bambino, di ansia dei genitori e dei figli, ma sappiamo ancora che cos’è una ferita dell’anima? Sentiamo il peso della montagna che schiaccia l’anima di un bambino, nelle famiglie in cui ci si tratta male e ci si fa del male, fino a spezzare il legame della fedeltà coniugale?”. “Quale peso – ha aggiunto Papa Bergoglio – ha nelle nostre scelte sbagliate l’anima dei bambini? Quando gli adulti perdono la testa, quando ognuno pensa a sé stesso, quando papà e mamma si fanno del male, l’anima dei bambini soffre molto, prova un senso di disperazione. E sono ferite che lasciano il segno per tutta la vita”. “Marito e moglie – ha concluso il Pontefice – sono una sola carne. Ma le loro creature sono carne della loro carne. Se pensiamo alla durezza con cui Gesù ammonisce gli adulti a non scandalizzare i piccoli, possiamo comprendere meglio anche la sua parola sulla grave responsabilità di custodire il legame coniugale che dà inizio alla famiglia umana. Quando l’uomo e la donna sono diventati una sola carne, tutte le ferite e tutti gli abbandoni del papà e della mamma incidono nella carne viva dei figli”. “Tante volte i bambini – ha amaramente osservato il Papa – si nascondono per piangere da soli. Quante volte!”.
Francesco, salutando i pellegrini italiani, ha ricordato la recente visita a Torino ringraziando per l’accoglienza. “Mi sono sentito – ha detto – veramente a casa!”
Il Papa ha anche ricevuto prima dell’udienza generale, i partecipanti all’incontro di dialogo tra Buddisti e Cattolici negli Stati Uniti d’America, promosso dal movimento dei Focolari e dal Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso.
Vi ringrazio – ha detto il Pontefice – “per questa visita che ho tanto a cuore, visita di fraternità, di dialogo, anche di amicizia”. “Questo – ha concluso Francesco nel suo breve indirizzo di saluto – fa bene, questo è salutare. In questo momento storico tanto ferito da guerre e da odio, questi piccoli gesti sono seme di pace e di fraternità”.