Giacomo Alberione: il santo della comunicazione
Giacomo Alberione nacque a San Lorenzo di Fossano, nel cuneese figlio di Michele e Teresa Allocco, due contadini molto credenti e laboriosi, il 4 aprile 1884. A sedici anni entrò nel Seminario di Alba ed il 29 giungo 1907 fu ordinato sacerdote.
Dopo una breve esperienza pastorale, fu nominato padre spirituale e professore in Seminario ad Alba. Nel 1914 ad Alba fondò il primo germe di quella che oggi è nota come ‘Famiglia Paolina’ che comprende, tra l’altro, ben quattro congregazioni femminile nate nel giro di circa quaranta anni.
Dopo una grave malattia che lo colpì nel 1923 dalla quale, a detta dei medici, si riprese miracolosamente le sue iniziative si moltiplicarono e così diede vita ad una serie impressionante di riviste molte note come ‘Famiglia cristiana’, ‘Vita pastorale’, ‘Il Giornalino’ per i bambini, il noto foglio liturgico-catechetico ‘La Domenica’, ‘Via, verità e vita’.
Morì il 26 novembre 1971, ad 87 anni, dopo aver ricevuto la visita e la benedizione del grande amico e papa Paolo VI. E’ stato proclamato beato da Giovanni Paolo II il 27 aprile 2003.
Umile, silenzioso ed instancabile, don Giacomo è stato capace di scrutare il segni dei tempi e di far arrivare, con le più geniali forme, il Vangelo, dando, tra i primi nella Chiesa, nuovi strumenti per trasmettere la fede, nuovi mezzi per dare vigore e ampiezza all’apostolato, nuove capacità e nuova coscienza della validità e della possibilità della sua missione nel mondo contemporaneo.