Papa Francesco intervistato da un giornale argentino: stare con la gente “mi fa bene”

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Ama il rapporto con la gente, ma non sopporta il dolore fisico. Sono alcuni tratti umani che emergono dall’intervista a Papa Francesco, pubblicata oggi da “La Voz del Pueblo”, un giornale argentino. Che il rapporto empatico con le persone fosse la vera linfa del pontificato è confermato ancora una volta dallo stesso Papa. “La gente – spiega – mi fa bene. A Santa Marta viviamo in 40 e questo mi fa molto bene. In fondo sono diventato prete per stare con la gente”. Parla dei conclavi del 2005 e 2013, ma ribadisce di non aver mai sognato di diventare il Successore di Pietro. Nonostante la pace interiore che il nuovo servizio gli ha regalato, il sogno di Francesco – molto umano – è quello di fare una passeggiata o “andare a mangiare una buona pizza”.

Bergoglio ammette un certo controllo sulle lacrime: “Non piango in pubblico. Mi è successo due volte di arrivare al limite, ma sono riuscito a fermarmi in tempo”. Ma quello che proprio non sopporta è il “dolore fisico. Il dolore morale lo sopporto, ma quello fisico, no”.

Tra le sue dichiarazioni un richiamo alla correttezza dei media, l’ammissione di seguire le vicende sportive del San Lorenzo, ignorando la politica argentina e un richiamo al suo pensiero cardine: “La povertà è il cuore del Vangelo”. Come vorrebbe essere ricordato? “Come un bravo ragazzo che ha cercato di fare il bene”.

Nella giornata del Papa non ci sono particolari eventi pubblici. Questa mattina Francesco ha presieduto il Consiglio di Segreteria per il prossimo Sinodo dei Vescovi. Inoltre, è stata annunciata la consueta processione del Corpus Domini. Come comunica la Sala Stampa della Santa Sede, “giovedì 4 giugno 2015, Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, alle ore 19, il Santo Padre Francesco celebrerà la Santa Messa sul sagrato della Basilica di San Giovanni in Laterano. Di seguito si svolgerà la Processione Eucaristica che, percorrendo via Merulana, raggiungerà la Basilica di Santa Maria Maggiore”.

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