Cardinal Bertone: “Madre de la Touche, docile portavoce dell’amore misericordioso di Dio”

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È stata una docile portavoce dell’amore misericordioso di Dio, la Venerabile Madre Luisa Margherita Claret de la Touche. Lo dice il Cardinal Tarcisio Bertone, segretario di Stato emerito, nell’omelia che tiene a Vische il 14 maggio, in occasione del centenario della morte di Madre de La Touche. Fu Benedetto XVI a proclamarla venerabile, nel giugno 2006, sei mesi dopo aver diffuse l’enciclica “Deus Caritas Est,” che potrebbe essere considerate lo slogan di madre de la Touche.

“Essa – dice il Cardinale – è stata una docile portavoce del messaggio dell’amore misericordioso di Dio, che si declina nell’espressione ‘Dio Amore infinito”, fondando un’Opera dedicata alla sua diffusione. Credo che tutti i membri di quest’Opera, nelle sue varie diramazioni,abbiano esultato nel sentire Papa Francesco annunciare la prossima apertura di un Giubileo straordinario della misericordia. Avranno visto confermata la loro consacrazione a Dio sul solco tracciato da Madre Luisa Margherita, apostola della divina misericordia.”

Madre de la Touche (1868), donna brillante, di famiglia agiata, entrò nella Visitazione di Romans a 22 anni. Dal 1893 conobbe l’esperienza delle comunicazioni mistiche, e nel 1902 capì che queste riguardavano la donazione a Dio, conosciuto e adorato come Amore Infinito e una missione per i sacerdoti chiamati da Cristo a far conoscere il suo Amore.

Nel I906 le Congregazioni religiose furono costrette all’esilio e la Visitazione di Romans si rifugiò in Italia. Seppur sofferente, ottiene il “placet di Roma” alla fondazione di una casa dedicata espressamente a pregare per I sacerdoti. La “Visitazione di Santa Maria viene fondata a Vische il 19 maggio 1914, ma solo l’anno dopo moriva, a 47 anni. Il nome della Vistiazione cambiò poi nome, costituzioni e abito, e divenne “Betania del Sacro Cuore.”

Nella sua omelia, sottolinea il Cardinal Bertone che “c’è un’evidente sintonia e coincidenza tra la comunicazione di Dio sul mistero dell’Amore infinito rivelato a Madre Luisa Margherita, e l’ispirazione apostolica di Papa Francesco,” dato che “nella Bolla di indizione del Giubileo Papa Francesco ha affermato che ‘l’architrave che sorregge la vita della Chiesa è la misericordia’, ha chiamato i Sacerdoti ‘Missionari della misericordia’, ha sostenuto che ‘abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia. E’ fonte di gioia, di serenità e di pace. E’ condizione della nostra salvezza’”.

Ringraziando per le ramificazioni dell’opera fondata da Madre Luisa Margherita, il Cardinal Bertone invita a seguire il suo esempio, e a chiedere al Signore cosa voglia lui da noi, e ascoltare la sua risposta: “Amami, e lascia che io ti ami. Lasciami versare nel tuo cuore l’Amore che trabocca dal mio. Lascia che io faccia di te una creatura così cara a Dio, che nessuno, vedendoti, possa dubitare delle premure dell’amore infinito verso l’uomo”.

“Ripetiamo il nostro sì per essere più e meglio ‘Seminatori di amore!’,” invita il Cardinal Bertone. E sottolinea, sulla scorta di Giovanni Taulero, un domenicano Tedesco del XIV secolo, parla di “quelle membra della Chiesa che ne sono i veri sostegni, le vere colonne, anche se nascoste e ignorate.” Un po’ come Madre Maria Margherita e l’ordine da lei fondato.

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