Ecumenismo in Europa, vescovi del Mali e polisportiva Lazio nella giornata di Papa Francesco
Rappresentanti del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa, insieme a quelli della Conferenza delle Chiese Europee, Visita “ad limina” dei vescovi del Mali e incontro “da stadio” con i 7mila della Polisportiva Lazio: vescovi, capi religiosi e sportivi nella giornata di Papa Francesco.
“Oggi le Chiese e le Comunità ecclesiali in Europa si trovano ad affrontare sfide nuove e decisive, alle quali possono dare risposte efficaci solo parlando con una voce sola”, ha detto Papa Francesco ai vescovi europei e ai rappresentanti ecumenici. Proprio “il movimento ecumenico – ha detto il Papa – ha permesso alle Chiese e Comunità ecclesiali in Europa di compiere grandi passi sulla via della riconciliazione e della pace”.
Una strada difficile, ma “il cammino, con tutte le sue fatiche, è già parte integrante del processo di riconciliazione e di comunione che il Signore ci chiede e ci fa compiere, purché sia vissuto nella carità e nella verità”. Tra le sfide, la libertà religiosa e l’immigrazione; ma sull’ultima questione, nonostante “l’atteggiamento con cui l’Europa sembra affrontare la drammatica e spesso tragica migrazione di migliaia di persone in fuga da guerre, persecuzioni e miseria, le Chiese e le Comunità ecclesiali in Europa hanno il dovere di collaborare per promuovere la solidarietà e l’accoglienza”.
Quindi è stata la volta dei vescovi africani. “Nonostante le difficoltà sulla sua strada – ha detto il Papa – la Chiesa in Mali rimane testimone di speranza e di pace” e per questo è prioritario che i giovani siano “autentici costruttori di pace e di riconciliazione”. Tra i temi affrontati dal Santo Padre, gli sforzi per l’evangelizzazione, la formazione dei sacerdoti, dei laici e la questione della famiglia, con la richiesta di “una testimonianza cristiana” coerente: “nel contesto culturale segnato anche dal divorzio e la poligamia, i cattolici sono chiamati ad annunciare il Vangelo attraverso la loro testimonianza di vita e famiglia”.
Ma il vero bagno di folla è stato nell’Aula Paolo VI, con l’udienza alla Polisportiva Lazio. Presenti atleti, allenatori e familiari, che hanno intonato veri e propri cori da stadio, salutando il Santo Padre con striscioni e maglie personalizzate.
“Un merito della polisportiva Lazio- ha detto Papa Francesco – è quello di avere operato per dare pari dignità a tutti gli sport. In Italia, come anche nel mio Paese, in Argentina, si rischia di parlare sempre del calcio e di trascurare gli altri sport. Invece ogni disciplina sportiva ha un suo valore, non solo fisico o sociale, ma anche morale, in quanto offre la possibilità alle persone, specialmente ai ragazzi e ai giovani, di crescere nell’equilibrio, nell’autocontrollo, nel sacrificio e nella lealtà verso gli altri”.
“Grazie a Dio – ha concluso il Papa – abbiamo degli esempi belli di uomini e donne sportivi, anche grandi campioni, che non hanno mai smesso di vivere la fede e il servizio al prossimo”.