La Santa Sede All’Expo’: la sfida del cibo per tutti
Tra i Paesi presenti a Expo 2015 ci sarà anche la Santa Sede, che avrà un proprio Padiglione. Una presenza sobria ma di alto profilo, intorno al quale si svilupperà il tema “Non di solo pane”, che è stato presentato ieri nella Sala Stampa della Santa Sede. Un giardino da custodire, un cibo da condividere, un pasto che educa, un pane che rende presente Dio nel mondo sono i “capitoli” nei quali si organizza il percorso espositivo. E il tema del cibo è occasione di riflessione e educazione sulla fede, la giustizia, la pace, i rapporti tra i popoli, l’economia, l’ecologia.
Il Padiglione è promosso, realizzato e gestito in collaborazione dal Pontificio Consiglio della Cultura, dalla Conferenza Episcopale Italiana, dalla Diocesi di Milano, con il contributo del Pontificio Consiglio Cor Unum. L’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù sono i partner scientifici che aiuteranno a sviluppare e supportare i temi di riflessione. Il cardinale Gianfranco Ravasi ha evidenziato come la presenza della Santa Sede a Expo non sia una novità: «Già da Pio IX a Benedetto XVI la Santa Sede ha voluto prender parte alle esposizioni internazionali per manifestare l’intenzione della Chiesa di far sentire la sua voce e di offrire la sua testimonianza.
La presenza della Santa Sede a Expo è nel segno del cuore di Papa Francesco, in modo sobrio e minimalista e soprattutto vuole avere un significato simbolico, di eccezione: propone un messaggio, non prodotti – prosegue il cardinale – Due frasi infatti presentano i due volti del cibo Non di solo pane e Dacci oggi il nostro pane quotidiano, proprio perché l’uomo è ciò che mangia, anche dal punto di vista metaforico». Affrontando il tema dei costi, il Cardinal Ravasi ha dichiarato: «La quota è stata equamente ripartita tra Santa Sede, Cei, Diocesi di Milano ognuno dei quali ha contribuito con un milione di euro e Cattolica Assicurazioni ha offerto il suo contributo per l’allestimento delle opere d’arte».
Monsignor Domenico Pompili, sottosegretario della Cei, ha ricordato quello che la Chiesa in Italia già fa per garantire l’alimentazione a chi ne è privo: «La partecipazione della CEI ad Expo 2015 accanto alla Santa Sede e alla Diocesi ambrosiana esprime un impegno che va oltre il tempo della prossima Esposizione Universale di Milano. Le azioni anti crisi in Italia sono raddoppiate negli ultimi anni: oggi oltre 4 milioni di persone (di cui il 70% italiani) sono sotto la soglia della povertà alimentare e vengono sostenute da quasi 15mila strutture caritative territoriali, come la Caritas, che attraverso i pacchi alimentari, le mense o altre forme di intervento offrono aiuto a chi ne ha bisogno».
Ha spiegato il significato dell’allestimento delle pareti del padiglione monsignor Giovanni Pietro Dal Toso, segretario del Pontificio Consiglio Cor Unum, che «ha contribuito all’allestimento delle due pareti del padiglione in collaborazione con il Pontificio Consiglio della Cultura. Con una parete fotografica, frutto del lavoro di numerosi fotografi provenienti da ogni parte del mondo abbiamo voluto raccontare con facce, volti e persone le nuove povertà. Con tre film di 4 minuti che sono delle vere opere artistiche, abbiamo voluto mostrare le risposte della Chiesa ai temi presentati dalle foto: gratuità, carità e paternità, proprio perché la chiesa legge le povertà con criteri che vanno oltre il semplice fatto sociale». All’interno del padiglione il tema “Non di solo pane” viene declinato attraverso quattro dimensioni: ecologica, economica-solidale, educativa, religiosa-teologica.
Partendo dalla dimensione biblica e cristiana del nutrimento, il Padiglione vuole dialogare con coloro che vorranno vivere l’esperienza della visita: il percorso espositivo è caratterizzato da forme e espressioni di natura artistica, proprio perché il codice dell’arte è universale e può superare le barriere linguistiche e culturali di ciascuno. Oltre agli strumenti tecnici e tecnologici la risorsa principale è quella umana: ciascuno sarà accolto personalmente e accompagnamento lungo il percorso. Situato in posizione centrale dell’area espositiva, il Padiglione rappresenta una sorta di punto fermo attorno a cui ruotano le altre nazioni. Parola d’ordine della progettazione è stata “sobrietà”; il Padiglione della Santa Sede è uno dei più piccoli tra quelli presenti ad Expo: la base è di 15 per 25 metri, per un totale di 360 mq. L’aspetto complessivo è quello di un blocco costituito da un unico materiale, quasi come fosse una pietra, alla cui soglia, elemento caratteristico, si trova una enorme vela gialla in tessuto che maschera l’ingresso, colora la luce e contribuisce a rendere la facciata simile alla bandiera vaticana. Il sito espositivo della Santa Sede si contraddistingue per scritte leggere e sottili, in acciaio, poste sulla facciata e sulle pareti esterne con le parole “non di solo pane” e “dacci oggi il nostro pane”, tradotte in 13 lingue. La progettazione è stata realizzata dallo studio milanese Quattroassociati.
Ecco il programma degli eventi previsti durante i sei mesi di Expo: 01 maggio 2015 – Inaugurazione ufficiale di Expo e del Padiglione della Santa Sede 18 maggio 2015 – “Tutti siete invitati”: avvio della partecipazione della Chiesa a Expo2015 19 maggio 2015 – Expo Day Caritas Internationalis 31 maggio 2015 – “AllergEat: feeding the planet for preventing allergies” 11 giugno 2015 – National Day Santa Sede; a seguire Cortile dei Gentili 5 settembre 2015 – Giornata del Creato 18 settembre 2015– “MicrobiotEat. Interazione Cibo Ospite Microbiota e crescita infantile” 19 settembre 2015 – “Right to food, peace and democracy. Reasearch education in an ethical perspective” 22 settembre 2015 – “TreatEat. Cibo e malattie metaboliche” 6 ottobre 2015 – “MindEat. Alimentazione e salute mentale tra miti e pregiudizi” 7 ottobre 2015 – “A tavola con Dio e con gli uomini: il cibo tra antropologia e religione” 27 ottobre 2015 – Incontro interreligioso Per il lancio del padiglione della Santa Sede è stato realizzato e prodotto con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, uno spot di 40 secondi che declina in 13 lingue il messaggio “Non di solo pane”.