Esercizi spirituali per i giovani a Birkenau e Aushwitz
Una proposta pensata per i giovani – dai 18 ai 35 anni – per aiutarli a non dimenticare e rileggere la storia con gli occhi di Dio, perché “chi non ricorda la storia è condannato a riviverla”. Raduno dei partecipanti è previsto il 28 agosto in serata presso la parrocchia romana di San Giuseppe al Trionfale.
Il 29 una giornata per conoscersi, maturare uno sguardo sullo scenario europeo della seconda guerra mondiale, ascoltare la testimonianza dell’Ing. Samuele Artale “un bambino nel lager”, approfondire la riflessione nella tavola rotonda “Comprendere la storia significa farsene carico” e condividere la visione del film “La Tregua”. Il 30 quindi la partenza in aereo per Cracovia e la sistemazione a Skawina, presso la casa “Maria Madre della Divina Provvidenza”, missione inaugurata nel 2008 dall’Opera don Guanella come centro formativo per giovani e casa famiglia.Tappa ad Aushwitz il 31: un pellegrinaggio con meditazioni sul tema “Martirio e Santità” e la figura di S. Massimiliano Kolbe; il 1 Settembre a Birkenau il tema “Perchè il male?”, con meditazioni di S. Benedetta della Croce (Edith Stein). Il 2, 3 e 4 settembre, sulle orme di S. Giovanni Paolo II , tappe a Wadowice, Santuario di Calvaria, visita di Cracovia, delle miniere di sale ed infine la conclusione al Santuario di Czestochowa.
“L’iniziativa – spiega il parroco P. Wladimiro Bogoni – è il primo progetto della collaborazione tra la neonata Associazione Culturale Parrocchiale,Verso un Nuovo Umanesimo, e l’Associazione Pedagogisti di Roma, per mettersi insieme al servizio della crescita umana e cultuale della parrocchia, offrendo a tutti i gruppi, soprattutto giovanili, opportunità, proposte, esperienze. Cammini che conducano alla riscoperta di un nuovo umanesimo, anche alla luce del prossimo Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze. Certo un rischio c’è – sottolinea P. Bogoni – trovarsi dall’altra parte della barricata della mentalità dominante, dalla parte sbagliata della storia degli uomini, ma non di quella di Dio. Crediamo che oggi quello che manca alla nostra gente, soprattutto alle nuove generazioni è la capacità critica, avere una ragione aperta al trascendente. Nella Genesi, all’inizio della creazione Dio Disse: “Facciamo l’uomo”. Anche noi, anche gli uomini, sono implicati in quel “facciamo”, collaboratori di Dio per costruire un nuovo umanesimo”.