Ancora una tragedia della disperazione

Strage Cutro
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“Questa ennesima tragedia aiuti l’Europa a rendersi consapevole che non può abbandonare in mare persone in fuga e che la tutela del diritto alla protezione internazionale oggi avviene a partire dal presidiare il Mediterraneo, non lasciando questo compito ai trafficanti di esseri umani”. E’ l’auspicio espresso oggi dal direttore della Fondazione Migrantes della Cei, mons. Giancarlo Perego, dopo la tragedia a largo di Lampedusa con la morte di 29 migrati e 15 in gravissime condizioni. È accaduto a un centinaio di miglia dall’isola di Lampedusa. Erano migranti che fuggivano dalla fame, dalla mancanza di acqua, dalla violenza e dalla guerra e “li abbiamo fatti morire di freddo nel nostro Mare Mediterraneo”, afferma mons. Perego parlando di “morte annunciata”. “Una vergogna – sottolinea – che l’Europa avrebbe potuto risparmiarsi se non si avesse abbandonato con troppa superficialità un’operazione Mare nostrum, che aveva indicato una strada europea per intercettare, salvare e accompagnare persone che, lo sappiamo, sono in fuga da Paesi in guerra o da situazioni ambientali drammatiche”.

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