Don Di Noto: siamo pronti ad aiutare i vescovi italiani come chiede il Papa

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“Il Papa ha chiesto alle diocesi italiane di fare formazione e prevenzione in tema di pedofilia. Le Diocesi e gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, ha scritto il Papa “sono esortati ad individuare programmi di assistenza pastorale, che potranno avvalersi dell’apporto di servizi psicologici e spirituali.
Siamo pronti – noi di Meter onlus – a incontrare i vescovi italiani per dare loro tutta la disponibilità e i percorsi pastorali per le parrocchie e le diocesi di cui hanno bisogno: 23 anni di impegno di Meter per i minori e per la Chiesa sono un patrimonio che non può e non deve essere disperso, ma messo a frutto per tutti. Cosa che già facciamo- avendo già realizzato corsi e incontri di formazione in 78 diocesi e presenti con i nostri Gruppi Territoriali”.

È con queste parole che don Fortunato Di Noto, il sacerdote e fondatore dell’Associazione Meter Onlus (www.associazionemeter.org) commenta la lettera/circolare inviata da Papa Francesco quest’oggi a tutti i vescovi e i superiori religiosi e di vita apostolica, nella quale sottolinea che la Chiesa non risparmierà e non risparmia sforzi per tutelare i bambini e offrire loro una casa sicura. Una linea di principio che segue perfettamente l’itinerario tracciato dal Papa emerito Benedetto XVI, tanto che Jorge Mario Bergoglio in tema di tolleranza zero scrive: “Non potrà venire accordata priorità ad altro tipo di considerazioni, di qualunque natura esse siano, come ad esempio il desiderio di evitare lo scandalo, poiché non c’è assolutamente posto nel ministero per coloro che abusano dei minori”.

È su queste premesse che l’Associazione Meter, presente sul territorio italiano e con “gruppi all’estero” fin dalla fine degli anni ’80, è pronta ad offrire la sua consulenza e il suo supporto per assistere le diocesi e aiutarle sempre più a rendere la Chiesa una “casa sicura”. “Abbiamo tempo, impegno e cuore perché le parole di Francesco si avverino, basti solo pensare alle 1.200 vittime assistite e accompagnate solo negli ultimi 10 anni”, conclude don Fortunato.

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