Concistoro a febbraio. Quali saranno le scelte del Papa?

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Il Concistoro per la creazione dei nuovi cardinali si terrà i prossimi 14 e 15 febbraio. L’annuncio ufficiale ovviamente lo darà il Papa e potrebbe arrivare all’Epifania o nei giorni immediatamente successivi. Ad oggi il Collegio Cardinalizio è composto da 208 porporati, di cui 112 elettori e 96 ultraottantenni. Il 15 febbraio gli elettori scenderanno a 110. Sulla carta sono dunque 10 le berrette disponibili, ma il Papa potrebbe derogare, contando che a fine 2015 compiranno gli 80 anni altri 4 cardinali elettori.

In Curia due arcivescovi sono in lizza per la porpora, entrambi francesi: Mons. Dominique Mamberti, neo Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica e Mons. Jean Louis Brugues, Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa.

In Europa potrebbero diventare cardinali Mons. Carlos Osoro Sierra, Arcivescovo di Madrid; Mons. Josè Macario Do Nascimento Clemente, Patriarca di Lisbona; Mons. Eamon Martin, Arcivescovo di Armagh e Primate d’Irlanda. In pista anche Mons. Andrè Joseph Leonard, Arcivescovo di Bruxelles, e Mons. Diarmuid Martin, Arcivescovo di Dublino, entrambi ‘bocciati’ all’ultimo concistoro.

Francesco potrebbe annoverare nel Sacro Collegio anche due italiani: Mons. Bruno Forte, attuale Arcivescovo di Chieti che potrebbe però essere trasferito alla sede cardinalizia di Palermo, e Mons. Francesco Moraglia, Patriarca di Venezia, che ‘attende’ da due concistori.

Tre porpore potrebbero prendere la via delle Americhe: due al nord e una al sud. Nello specifico: Mons. Charles Joseph Chaput, Arcivescovo di Philadelphia, Mons. Blase Joseph Cupich, Arcivescovo di Chicago e Mons. Sergio da Rocha, Arcivescovo di Brasilia. Da non sottovalutare neanche la possibile creazione cardinalizia di Mons. Victor Manuel Fernandez, Rettore dell’Università Cattolica Argentina, qualora il Papa dovesse chiamarlo in Curia.

Più complesso ipotizzare su Africa e Asia. Dal continente africano potrebbe arrivare la designazione di Mons. Cyprian Kizito Lwanga, Arcivescovo di Kampala, mentre da quello asiatico si pensa a Mons. Peter Takeo Okada, Arcivescovo di Tokyo e a Mons. Francis Xavier Kriengsak Kovithavanij, Arcivescovo di Bangkok. Inoltre il Papa potrebbe pescare nel Medio Oriente, messo a dura prova dalle persecuzioni anticristiane, e scegliere Mons. Louis Rapahel I Sako, Patriarca di Babilonia dei Caldei, in Iraq.

La lista la ha in mente, ovviamente, solo Papa Francesco. E come sempre potrebbe stupire.

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