Una colomba in un città romana in Israele
Gli archeologi dell’Istituto di Archeologia dell’Università di Haifa insieme ad un team internazionale di archeologi e ambientalisti provenienti da Canada e Polonia hanno recentemente portato alla luce affascinanti reperti durante i recenti scavi del sito di Hippos-Sussita nel nord di Israele. E’ stato infatti scoperto uno scheletro di una donna con un ciondolo a forma di colomba insieme a una grande gamba in marmo.
Le ultime quindici stagioni di scavo di Hippos-Sussita, gestito dagli archeologi dell’Istituto Zinman di Archeologia dell’Università di Haifa, non hanno smesso di fornire un flusso costante di affascinanti scoperte.
La città di Hippos-Sussita, che è stata fondata nel II secolo a.C, ha subito due forti terremoti ben documentati. Il primo è stato nell’anno 363 d.C e ha causato danni pesanti. La città fu comunque successivamente ricostruita.
Il grande terremoto del 749 d.C. distrusse completamente la città che è stata successivamente completamente abbandonata. La prova degli estesi danni provocati dal terremoto del 363 è stata trovata durante le precedenti campagne di scavo.
Nessuna prova però era stata così efficacie e inquietante come quanto recentemente portato alla luce.
A nord della basilica, il più grande edificio della città che serviva come centro commerciale, economico e giudiziario della città, il direttore dello scavo Dr. Haim Shkolnik e il suo team hanno dissotterrato i resti di numerosi scheletri che erano stati schiacciati dal peso del tetto crollato.
Tra le ossa di una delle donne c’era un ciondolo a forma di colomba in oro.
Quest’anno è stata trovata per la prima volta la prova che il grande terremoto del 363 CE aveva distrutto le Terme romane che sono state scoperte dal team gestito da Arleta Kowalewska giunta dalla Polonia per lavorare su questo scavo.
Secondo il dottor Eisenberg le prove trovate fino a questo momento dimostrano che il terremoto è stato così potente da distruggere completamente la città, tanto da essere necessari una ventina d’anni per essere ricostruita. Tra le macerie delle terme è stata trovata una scultura in marmo di una gamba muscolosa di un uomo appoggiato a un tronco d’albero.
Gli scavi sono stati realizzati nel bastione, il posto principale a difesa della città romana costruita sul bordo meridionale della rupe, in cui il lavoro si è concentrato sulla posizione fortificata di una macchina a proiettili che lanciava pietre, una balista. La catapulta era circa otto metri di lunghezza. Finora gli archeologi hanno trovato un certo numero di proiettili che si adattano alla catapulta, così come palline più piccole che sono stati utilizzate da piccole macchine balista. Queste macchine sono state posizionate sopra le volte del bastione e sono state usate per lanciare palle in basalto leggermente più piccole di palloni da calcio ad una distanza di oltre 350 metri.
Una sezione della parte occidentale della principale strada colonnata della città, che ha attraversato tutta la sua lunghezza di 600 metri da est a ovest – il decumanus maximus- è stata scavata quest’anno con l’aiuto di una squadra canadese. Gli archeologi hanno scoperto un altro pezzo originale del muro che sosteneva le colonne della strada, confermando la teoria che si trattava di magnifica strada colonnata simile a quelle delle città romane orientali che sono state costruite al culmine della Pax Romana durante i primi secoli d.C.
Mentre si lavorava sullo scavo il team ha anche investito molto lavoro sulla conservazione del sito in quanto il direttore degli scavi, dottor Eisenberg, ha ritenuto si trattasse di una delle principali mete turistiche della parte settentrionale del paese. Ventidue studenti del Dipartimento di Western Galilee College of Conservation insieme a cinque restauratori esperti sotto la direzione della dottoressa Julia Burdajewicz dell’Accademia di Belle Arti di Varsavia hanno condotto il lavoro di conservazione.