Papa Francesco: i migranti allargano il senso della fraternità

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“I migranti, con la loro stessa umanità, prima ancora che con i loro valori culturali, allargano il senso della fraternità umana.” Il Papa lo ha ricordato ai partecipanti al Congresso mondiale delle migrazioni che si è svolto in questa settimana in Vaticano.

Organizzato dal Pontificio consiglio per la pastorale dei migranti il congresso ha messo al centro dei lavori il tema della cooperazione tra migranti e paesi ospitanti.

Una sezione speciale è stata dedicata al delicatissimo ruolo della donna migrante. Negli ultimi decenni infatti sono sempre di più le donne che lasciano la famiglia per cercare un futuro migliore per la famiglia. Nel suo discorso il Papa ha ricordato che la migrazione impoverisce i paesi di provenienza  anche con “l’impoverimento dovuto alla perdita delle “menti” migliori, la fragilità di bambini e ragazzi che crescono senza uno o entrambi i genitori, e il rischio di rottura dei matrimoni per le assenze prolungate.”

Il ruolo della Chiesa in queste come in altre situazioni estreme di migrazione, è quello di un prezioaso “invito al dialogo, all’accoglienza e alla legalità, di mediazione con le persone del luogo di arrivo. Nei Paesi d’origine, invece, la prossimità alle famiglie e ai giovani con genitori migranti può attenuare le ricadute negative della loro assenza.”

Ed il Papa aggiunge che la comunità cristian “è continuamente impegnata ad accogliere i migranti e a condividere con loro i doni di Dio, in particolare il dono della fede. Essa promuove progetti nell’evangelizzazione e nell’accompagnamento dei migranti in tutto il loro viaggio, partendo dal Paese d’origine attraverso i Paesi di transito fino al Paese di accoglienza, con particolare attenzione a rispondere alle loro esigenze spirituali attraverso la catechesi, la liturgia e la celebrazione dei Sacramenti.”

Delusione e sconforto spesso colpiscono chi emigra ed allora, dice il Papa “la Chiesa cerca di essere luogo di speranza: elabora programmi di formazione e di sensibilizzazione; alza la voce in difesa dei diritti dei migranti; offre assistenza, anche materiale, senza esclusioni, affinché ognuno sia trattato come figlio di Dio. Nell’incontro con i migranti, è importante adottare una prospettiva integrale, in grado di valorizzarne le potenzialità anziché vedervi solo un problema da affrontare e risolvere.”

Il Papa conclude con una indicazione precisa sulla presenza dei migranti, un “richiamo alla necessità di sradicare le ineguaglianze, le ingiustizie e le sopraffazioni. In tal modo, i migranti possono diventarepartner nella costruzione di un’identità più ricca per le comunità che li ospitano, così come per le persone che li accolgono, stimolando lo sviluppo di società inclusive, creative e rispettose della dignità di tutti.”

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