Papa Francesco: non cedere allo scontro, ma fare largo uso della fede

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“Non cedere alla tentazione dello scontro” Papa Francesco lo ha detto questa mattina al termine della preghiera di mezzogiorno.

Il Papa si è riferito ai recenti fatti di cronaca in Italia e in Europa che hanno visto “tensioni piuttosto forti tra residenti e immigrati. Sono fatti che accadono in diverse città europee, specialmente in quartieri periferici segnati da altri disagi. Invito le Istituzioni, di tutti i livelli, ad assumere come priorità quella che ormai costituisce un’emergenza sociale e che, se non affrontata al più presto e in modo adeguato, rischia di degenerare sempre di più.

La comunità cristiana si impegna in modo concreto perché non ci sia scontro, ma incontro. Cittadini e immigrati, con i rappresentanti delle istituzioni, possono incontrarsi, anche in una sala della parrocchia, e parlare insieme della situazione. L’importante è non cedere alla tentazione dello scontro, respingere ogni violenza. E’ possibile dialogare, ascoltarsi, progettare insieme, e in questo modo superare il sospetto e il pregiudizio e costruire una convivenza sempre più sicura, pacifica ed inclusiva.”

Nel commento al Vangelo di oggi che riporta la parabola dei talenti, il Papa ha spiegato che i “talenti” cristiani non sono le doti personali, ma il patrimonio che Dio ci affida: “la sua Parola, l’Eucaristia, la fede nel Padre celeste, il suo perdono… insomma, i suoi beni più preziosi.”

Ed ah aggiunto: “La buca scavata nel terreno dal «servo malvagio e pigro» indica la paura del rischio che blocca la creatività e la fecondità dell’amore. Gesù non ci chiede di conservare la sua grazia in cassaforte, ma vuole che la usiamo a vantaggio degli altri.”

Ecco perché, dice il Papa “non ci sono situazioni o luoghi preclusi alla presenza e alla testimonianza cristiana”.

Non dobbiamo nascondere la nostra fede “ ma a farla circolare nella nostra vita, nelle relazioni, nelle situazioni concrete, come forza che mette in crisi, che purifica, che rinnova. Così pure il perdono, che il Signore ci dona specialmente nel Sacramento della Riconciliazione: non teniamolo chiuso in noi stessi, ma lasciamo che sprigioni la sua forza, che faccia cadere quei muri che il nostro egoismo ha innalzato, che ci faccia fare il primo passo nei rapporti bloccati, riprendere il dialogo dove non c’è più comunicazione…”

Papa Francesco ha concluso la sua riflessione chiedendo ai cristiani di non deludere la fiducia che Gesù ha riposto in noi : “ Non lasciamoci ingannare dalla paura, ma ricambiamo fiducia con fiducia! La Vergine Maria incarna questo atteggiamento nel modo più bello e più pieno. Ella ha ricevuto e accolto il dono più sublime, Gesù in persona, e a sua volta lo ha offerto all’umanità con cuore generoso. A Lei chiediamo di aiutarci ad essere “servi buoni e fedeli”, per partecipare “alla gioia del nostro Signore”.”

Un saluto particolare il Papa lo ha rivolto alle vittime della strada di cui oggi ricorrere la giornata . “Ricordiamo nella preghiera quanti hanno perso la vita, auspicando l’impegno costante nella prevenzione degli incidenti stradali, come pure un comportamento prudente e rispettoso delle norme da parte degli automobilisti.”

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