Medellín, il Convegno della fondazione Ratzinger si apre con i saluti di Parolin e Benedetto

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Sono mille i partecipanti al Convegno internazionale “Il rispetto per la vita, cammino per la pace”, che si svolge oggi e domani presso la Pontificia Università Bolivariana diMedellín, in Colombia, fondata nel 1936 e che conta attualmente 25mila studenti. È il quarto Convegno promosso dalla Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger – Benedetto XVI, dopo quelli di Bydgoszcz in Polonia (2011), Rio de Janeiro in Brasile (2012) e Roma (2013). I partecipanti, in larga parte colombiani, provengono anche da numerosi altri Paesi dell’America Latina (Argentina, Brasile, Cile, Ecuador, Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Haiti, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù, Repubblica Dominicana e Venezuela), ma il Convegno vanta presenze pure da oltreoceano, come Belgio, Francia, Italia, Olanda, Spagna e India.

 In un messaggio a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, indirizzato al presidente della Fondazione Ratzinger monsignor Giuseppe Antonio Scotti, Papa Francesco saluta gli organizzatori e quanti partecipano al Convegno, augurando che “alla luce del Magistero della Chiesa, riflettano sopra il nesso inscindibile che unisce la pace al rispetto per la vita umana, di modo che l’anelito per la pace, condiviso da tutti gli uomini di buona volontà, sia ogni giorno più radicato nei loro cuori”.

“In un mondo globalizzato, che ci avvicina sempre di più però non ci rende più fratelli, ma anzi favorisce spesso la rivalità e lo scontro – prosegue il testo –, Sua Santità vi invita a promuovere la cultura dell’incontro e dell’impegno per il bene comune, che inizia con il rispetto per la dignità della persona, base della convivenza umana e dello sviluppo solidale di tutti i popoli”. Il messaggio si conclude con l’invocazione della “protezione materna di Nuestra Señora di Chiquinquirá”, patrona della Colombia.

 Anche il Papa emerito Benedetto XVI ha inviato un saluto al Convegno di Medellín, definendone il tema “una materia di grandissima attualità”. “In realtà l’impegno per la pace – così fondamentale in un mondo dilaniato dalla violenza – comincia col rispetto incondizionato della vita dell’uomo, creato secondo l’immagine di Dio e così dotato con una dignità assoluta – afferma Benedetto XVI –. La fede in Dio Creatore è il fondamento essenziale della dignità umana come nodo essenziale di ogni ordine di diritto. Il tema della pace e il tema del rispetto per la vita umana sono legati alla fede nel Dio Creatore come la vera garanzia della nostra dignità”.

 

“Tutti sappiamo che Papa Paolo VI – venerato da pochi giorni come Beato – venne a Bogotà nel 1968 e, dalla capitale, inaugurò la seconda Conferenza generale dell’episcopato latinoamericano che si tenne poi a Medellín”, ha osservato monsignor Giuseppe Antonio Scotti nella sua introduzione al Convegno. “Mi sembra importante ricordare, all’avvio di questi nostri lavori, che è a Medellín sul finire degli anni Sessanta che la Chiesa latinoamericana assunse e fece diventare proprio il Concilio Vaticano II che si era concluso appena tre anni prima, nel 1965” ha quindi aggiunto. Per poi notare che “oggi, come avvenne nel 1968, Medellín sembra tornare ad essere uno snodo ricco di futuro. È Paolo VI che a Bogotà, inaugurando l’assemblea dei Vescovi che poi si svolse a Medellín, dirà: ‘La pace!… ripetiamo il Nostro augurio per la pace; per la pace vera, che nasce dai cuori credenti e fraterni; la pace fra le classi sociali nella giustizia e nella collaborazione; la pace fra i popoli nella celebrazione d’un umanesimo illuminato dal Vangelo; la pace dell’America Latina; la vostra pace’. La pace strada per il futuro. Via che interessa non solo la Chiesa, ma tutta la società, tutto il mondo” ha concluso monsignor Scotti.

 I lavori proseguiranno per tutta la giornata, con le relazioni dell’arcivescovo di Medellín Ricardo Tobón Restrepo, dell’arcivescovo domenicano Jean-Louis Bruguès, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa, di Humberto de la Calle Lombana, capo della delegazione del governo per il dialogo di pace, di monsignor Luis Romera Oñate, rettore magnifico della Pontificia Università della Santa Croce e presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Pontificie Romane, dell’arcivescovo Ettore Balestrero, nunzio apostolico in Colombia, che si soffermerà sulla situazione sociopolitica latinoamericana.Previste anche due tavole tematiche, dai titoli: “Letture socioeconomiche del cammino per la pace e del rispetto per la vita” e “L’uomo, una lettura antropologica ratzingeriana”.

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