Il papa ai giovani di Torino: “Fate scelte definitive”, come Piergiorgio Frassati

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“Dio ci ha creato in vista del ‘per sempre’, ha posto nel cuore di ciascuno di noi il seme per una vita che realizzi qualcosa di bello e di grande. Abbiate il coraggio delle scelte definitive e vivetele con fedeltà!”. Lo ha detto Benedetto XVI ai giovani di Torino e del Piemonte. durante il primo viaggio apostolico in Italia dell’anno, in occasione dell’Ostensione della Sindone.
Parlando alle migliaia di ragazzi e ragazze, assiepati sotto una pioggia battente in piazza San Carlo, nel capoluogo piemontese, il papa ha ricordato che nell’odierna società, “’Cambiare’ è diventata, in molti casi, la parola d’ordine, l’esercizio più esaltante della libertà”. “In questo modo –ha aggiunto – anche voi giovani siete portati spesso a pensare che sia impossibile compiere scelte definitive, che impegnino per tutta la vita.”
Il papa indica ai giovani un testimone da imitare, un esempio di vita anche durante la scorsa GMG di Sydney, “un giovane della vostra Città: il beato Piergiorgio Frassati, di cui quest’anno ricorre il ventesimo anniversario della beatificazione”. 

“Cari giovani, – ha esortato – abbiate il coraggio di scegliere ciò che è essenziale nella vita! ‘Vivere e non vivacchiare’ ripeteva il beato Piergiorio Frassati. Come lui, scoprite che vale la pena di impegnarsi per Dio e con Dio, di rispondere alla sua chiamata nelle scelte fondamentali e in quelle quotidiane, anche quando costa!”.
Partendo dal brano evangelico del Giovane ricco, il papa ha ricordato che “Gesù indica qual è la ricchezza più grande della vita: l’amore”. E ha aggiunto: “Amore è il nome proprio di Dio”. “Oggi viviamo in un contesto culturale che non favorisce rapporti umani profondi e disinteressati, ma, al contrario, induce spesso a chiudersi in se stessi, all’individualismo, a lasciar prevalere l’egoismo che c’è nell’uomo. Ma il cuore di un giovane è per natura sensibile all’amore vero. Perciò mi rivolgo con grande fiducia a ciascuno di voi e vi dico: non è facile fare della vostra vita qualcosa di bello e di grande, è impegnativo, ma con Cristo tutto è possibile!”.
Sono diverse le vie, secondo il papa, verso l’amore di Dio: la confessione, l’eucarestia, la lectio divina, “la lettura spirituale della Bibbia” e la carità. “Nello sguardo di Gesù che fissa con amore il giovane del Vangelo, cogliamo tutto il desiderio di Dio di stare con noi, di esserci vicino. – spiega il Santo Padre –  Sì, cari giovani, Gesù vuole essere vostro amico, vostro fratello nella vita, il maestro che vi indica la via da percorrere per giungere alla felicità. Egli vi ama per quello che siete, nella vostra fragilità e debolezza, perché, toccati dal suo amore, possiate essere trasformati. Vivete questo incontro con l’amore di Cristo in un forte rapporto personale con Lui; vivetelo nella Chiesa, anzitutto nei Sacramenti”.
L’invito accorato ai giovani a non lasciare la Chiesa, si rinnova anche in questa occasione, in maniera forte e profonda. “Voi incontrerete questo amore e ne sperimenterete tutta la fecondità se con sincerità cercherete il Signore e se vivrete con impegno la vostra partecipazione alla vita della comunità cristiana. Ciascuno si senta “parte viva” della Chiesa, coinvolto nell’opera di evangelizzazione, senza paura, in uno spirito di sincera armonia con i fratelli nella fede e in comunione con i Pastori, uscendo da una tendenza individualista anche nel vivere la fede, per respirare a pieni polmoni la bellezza di far parte del grande mosaico della Chiesa di Cristo”.
Prima di recarsi al Duomo di Torino, per venerare la Sindone, il papa lascia ai giovani l’icona che porta al “volto di Cristo”: proprio il Sacro telo che secondo la tradizione avvolse il corpo del Cristo.
“La sacra Sindone sia in modo del tutto particolare per voi un invito ad imprimere nel vostro spirito il volto dell’amore di Dio, per essere voi stessi, nei vostri ambienti, con i vostri coetanei, un’espressione credibile del volto di Cristo”.

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