Eurojam, gli Scout europei contro la guerra
A 100 anni dallo scoppio della prima guerra mondiale e a 70 dallo storico sbarco si apre ufficialmente il 3 agosto, con l’alzabandiera, la messa internazionale e il messaggio di Papa Francesco, il 4° Eurojam, il raduno internazionale promosso dagli Scout d’Europa, a Saint Evroult Notre Dame Du Bois, Normandia.
12 mila i ragazzi presenti, tra gli 11 e i 17 anni, provenienti da 20 paesi, 18 dei quali europei, con delegazioni da Canada e USA. Tra loro 5 mila italiani, dei 210 gruppi sparsi in 70 diocesi.
Nata dopo la seconda guerra mondiale per seminare nei giovani una cultura di pace e fraternità, la Federazione registra un entusiasmo crescente ed un forte sviluppo in particolare nei paesi dell’Est Europa. “Una proposta educativa affascinante – spiega in una nota la presidente dell’UIGSE dott.ssa Nicoletta Orzes – perché rivolta al singolo e non alla massa, educa all’unità nel rispetto delle diversità e propone la costruzione di una Europa dei popoli a partire dalle comuni e innegabili radici cristiane che l’hanno plasmata. Sentiamo in questo senso forte il monito di Papa Francesco a fermare ogni guerra, impegnandoci nel nostro piccolo a seminare un’Europa di fratellanza e pace. Lo stesso luogo dell’evento non è scelta casuale ma proposta di memoria, riflessione e crescita comune”.
L’Eurojam vede la presenza di ragazzi provenienti tra l’altro da Lituania, Bielorussia, Russia, Slovacchia e Ucraina, giovani e dinamiche associazioni che hanno chiesto negli ultimi anni di far parte della Federazione. “Questi ragazzi” sottolinea Mons. Cyril Vasil’ sj, Segretario della Congregazione per le Chiese Orientali e già assistente federale, che ha presieduto la messa di apertura “vengono da paesi che hanno sperimentato decenni di ideologizzazione in campo educativo, proposte di adesione di massa ad ideali imposti politicamente. Lo scoutismo al contrario propone un’adesione personale ad un progetto rivolto al bene, ricerca la formazione del singolo, corrisponde ai desideri insiti nel cuore di un giovane. Questo sì che attira”.
Sostegno concreto è stato garantito ai giovani che provengono dai paesi più lontani, “ma la solidarietà autentica – sottolinea Orzes – non consiste solo nell’offrire beni materiali, ma in particolare nel fare dono di se stessi, nel servire”. Forte in questo senso l’impegno delle principali realtà dell’Unione a favore delle nuove associazioni dell’est. “La FSE-ITALIA” spiega in una nota Giuseppe Losurdo, presidente “è stata in questi anni particolarmente vicina all’associazione Rumena, Slovacca e Bielorussa, attraverso la generosa dedizione di alcuni suoi Capi che hanno offerto il proprio tempo e la propria competenza, gratuitamente, per la formazione dei Capi locali ed importandone entusiasmo e rinnovata passione”.
“Venite ed Videte” (Giov. 1, 39) è il motto scelto, alla base del programma. “Vogliamo fare di questo evento – spiega ancora Orzes – un tempo di crescita personale e comunitaria con Cristo. Il mottoesprime il cammino dell’uomo verso Dio e della vita con Dio. In questo senso guide ed esploratori saranno invitati ad esplorare le fondamenta dello scoutismo europeo, la comune legge e Promessa, condivise e vissute da tutti i membri dell’Unione, come progetti di vita impegnativi ed affascinanti per gli uomini e le donne di domani”.
In programma gemellaggi tra le oltre 1500 squadriglie, tramite laboratori tecnici, grandi giochi, attività natura e cucina, fuochi di bivacco, momenti di preghiera. “La messa internazionale e quella giornaliera nei sottocampi – spiega la Commissaria Nazionale della Branca Guide Lodovica Cantono di Ceva – permetteranno ai giovani di condividere la fede comune”. In programma anche il pellegrinaggio a Lisieux. “Sui passi di Santa Teresa, missionaria carmelitana senza frontiere e di Robert Schuman, fondatore dell’Europa e costruttore di pace tra i popoli, cercheremo attraverso gesti forti e testimonianze spirituali di riscoprire insieme ai ragazzi il segreto per costruire la fraternità europea, proponendo loro di divenire in primis artefici di unità”.
L’Unione Internazionale delle Guide e Scouts d’Europa – Federazione dello Scoutismo Europeo, nasce nel 1956 in Germania. Attualmente presente in 18 paesi europei, in Canada e con alcune unità collegata negli USA, conta 55 mila iscritti. E’ stata riconosciuta nel 2003 dal Pontificio Consiglio per i Laici come associazione internazionale privali di fedeli di diritto pontificio. In Germania, Austria, Belgio, Bielorussia, Canada, Spagna, Francia, Ungheria, Italia, Lettonia, Lituania, Polonia, Portogallo, Romania, Russia, Slovacchia, Svizzera, Repubblica Ceca ed Ucraina, stessi testi di base, Legge Scout, promessa, principi, uniforme, struttura organizativa, cerimoniale, progressione proposta ai ragazzi e iter formativo per i responsabili. Riunisce associazioni di confessione cattolica romana. In uno spirito di apertura ecumenica è aperta ad associazioni e a gruppi appartenenti alla Chiesa Ortodossa Orientale o ad una delle Chiese Evangeliche. Obiettivo principale contribuire alla formazione religiosa, morale e civica dei giovani attraverso il metodo scout, nello spirito del fondatore del movimento Lord Baden Powell e nella tradizione dello scoutismo cattolico iniziato da p. Jacques Sevin sj. in Francia, dal professore Corbisier in Belgio, dal conte di Carpegna in Italia.
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