Il Papa al Cenacolo: ‘Qui è nata una Chiesa in uscita’

Condividi su...

La Messa nella Sala superiore del Cenacolo concelebrata con gli Ordinari di Terra Santa è l’ultima tappa del Viaggio apostolico di Papa Francesco.

Aprendo l’omelia il Papa ha innanzi tutto voluto salutare i Patriarchi Cattolici: avete – ha detto – ‘posto speciale nel mio cuore e nella mia preghiera’. Francesco ha elencato i vari significati assunti dal Cenacolo, il luogo dove ‘Gesù consumò l’Ultima Cena con gli Apostoli; dove, risorto, apparve in mezzo a loro; dove lo Spirito Santo scese con potenza su Maria e i discepoli. Qui è nata la Chiesa, ed è nata in uscita. Da qui è partita, con il Pane spezzato tra le mani, le piaghe di Gesù negli occhi, e lo Spirito d’amore nel cuore’. ‘Uscire, partire – ha aggiunto Papa Bergoglio – non vuol dire dimenticare. La Chiesa in uscita custodisce la memoria di ciò che qui è accaduto; lo Spirito Paraclito le ricorda ogni parola, ogni gesto, e ne rivela il senso’.

Tra i vari significati del Cenacolo, il primo è quello del servizio: qui si svolse la lavanda dei piedi, un gesto che ‘significa accogliersi, accettarsi, amarsi, servirsi a vicenda. Vuol dire servire il povero, il malato, l’escluso’.

Nel Cenacolo si è celebrata l’Eucaristia, ‘il sacrificio. In ogni celebrazione eucaristica Gesù si offre per noi al Padre, perché anche noi possiamo unirci a Lui, offrendo a Dio la nostra vita, il nostro lavoro, le nostre gioie e i nostri dolori…, offrire tutto in sacrificio spirituale’.

Il Cenacolo ricorda anche l’amicizia poiché – ha spiegato Papa Francesco – ‘il Signore ci rende suoi amici, ci confida la volontà del Padre e ci dona Sé stesso. È questa l’esperienza più bella del cristiano, e in modo particolare del sacerdote: diventare amico del Signore Gesù’. Un amico non ti lascia mai, e infatti – ha aggiunto il Pontefice – ‘Gesù non ci lascia, non ci abbandona mai, ci precede nella casa del Padre e là ci vuole portare con Sé’.

Nel Cenacolo si sono visti anche meschinità, curiosità e tradimento. ‘Può essere ciascuno di noi, non solo e sempre gli altri – è stato il monito del Papa – a rivivere questi atteggiamenti, quando guardiamo con sufficienza il fratello, lo giudichiamo; quando con i nostri peccati tradiamo Gesù’. Ma nel Cenacolo c’è anche condivisione, fraternità, armonia e pace. ‘Quanta carità – ha ricordato Francesco – è uscita da qui, come un fiume dalla fonte, che all’inizio è un ruscello e poi si allarga e diventa grande… Tutti i santi hanno attinto da qui; il grande fiume della santità della Chiesa sempre prende origine da qui, sempre di nuovo, dal Cuore di Cristo, dall’Eucaristia, dal suo Santo Spirito’.

Nella sala del Cenacolo è nata anche la nuova famiglia della Chiesa che ha come madre, Maria. ‘Le famiglie cristiane –ha osservato il Papa – appartengono a questa grande famiglia, e in essa trovano luce e forza per camminare e rinnovarsi, attraverso le fatiche e le prove della vita. A questa grande famiglia sono invitati e chiamati tutti i figli di Dio di ogni popolo e lingua, tutti fratelli e figli dell’unico Padre che è nei cieli. Questo è l’orizzonte del Cenacolo: l’orizzonte del Risorto e della Chiesa’.

Dal Cenacolo – è stato l’invito conclusivo di Francesco – ‘parte la Chiesa in uscita, animata dal soffio vitale dello Spirito. Raccolta in preghiera con la Madre di Gesù, essa sempre rivive l’attesa di una rinnovata effusione dello Spirito Santo’.

Al termine della celebrazione il Papa si congederà da Israele per fare ritorno, questa sera, a Roma. L’aereo papale è atteso all’aeroporto di Ciampino intorno alle 23.

Free Webcam Girls
151.11.48.50