Benedetto XVI e una giornata particolare

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Quattro Papi in una piazza. Gremita, calorosa, festante. Per tutti. I due novelli Santi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, il regnante Francesco e l’emerito Benedetto XVI.

La canonizzazione di due Papi tra i più amati nella storia è gà di per se un fatto storico, ma la presenza fisica di due Pontefici in piazza San Pietro rende l’evento veramente unico. Papa Benedetto compare sul sagrato appoggiato al bastone, accompagnato da Mons. Gaenswein , vestito da semplice concelebrante: casula bianca e mitria damascata. Ma la piazza – attraverso i maxischermi – lo riconosce. L’applauso per il vecchio Papa emerito è caloroso e scrosciante.

Immaginiamo l’emozione di Benedetto. Il Papa emerito voleva esserci, la collaborazione e l’amicizia con Giovanni Paolo II sono state troppo intense per non essere celebrate con la presenza in piazza San Pietro. Ed ecco nella mente di Benedetti XVI – pensiamo – tanti flash di tante celebrazioni presiedute in quella piazza durante il pontificato. E poi gli incontri, le udienze… Ed ecco i collaboratori sfilargli davanti, ecco gli amici: a partire da Giorgio Napolitano. L’abbraccio tra il Papa emerito e il Presidente della Repubblica Italiana è intenso, l’amicizia tra i due non si è affievolita.

I cardinali entrano in processione, a chiuderla il Papa. Ed ecco che Francesco – come due mesi fa al concistoro – prima di recarsi alla sede va ad abbracciare il suo predecessore. Due Vescovi di Roma – quello in carica e l’emerito – si stringono in un abbraccio fraterno. E la piazza si scioglie. La scena si ripete alla fine della messa: Francesco bacia l’altare e va ad abbracciare nuovamente Benedetto.

Su queste scene hanno vegliato i due nuovi Santi, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, predecessori di entrambi sulla Cattedra di Pietro e testimoni privilegiati di qualcosa che non ha avuto precedenti nella storia della Chiesa.

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