Papa Francesco chiede ai Papi santi di pregare per il Sinodo sulla famiglia

Condividi su...

C’è emozione e stanchezza tra la gente che da sabato sera è in preghiera per essere oggi in Piazza San Pietro. Papa Bergoglio legge composto la omelia preparata. Non si lascia andare alle improvvisazioni, ma pone al centro la immagine di Tommaso, l’uomo che deve toccare le piaghe di Cristo per credere, ma anche su quella Misericordia Divina che nasce dalle stesse piaghe “scandalo per la fede” ma anche “verifica della fede.”

Spiega il Papa: “nel corpo di Cristo risorto le piaghe non scompaiono, rimangono, perché quelle piaghe sono il segno permanente dell’amore di Dio per noi, e sonoindispensabili per credere in Dio. Non per credere che Dio esiste, ma per credere che Dio è amore, misericordia, fedeltà. San Pietro, riprendendo Isaia, scrive ai cristiani: «Dalle sue piaghe siete stati guariti»” Questo hanno fatto i due santi che la Chiesa oggi proclama: hanno avuto il coraggio di gurdare le ferite di Gesù. “Non hanno avuto vergogna della carne di Cristo, non si sono scandalizzati di Lui, della sua croce; non hanno avuto vergogna della carne del fratello (cfr Is 58,7), perché in ogni persona sofferente vedevano Gesù. Sono stati due uomini coraggiosi, pieni della parresia dello Spirito Santo, e hanno dato testimonianza alla Chiesa e al mondo della bontà di Dio, della sua misericordia.”

Preti e vescovi, poi Pontefici “più forte in loro era la misericordia di Dio che si manifesta in queste cinque piaghe; più forte era la vicinanza materna di Maria.” Il Papa parla della speranza e della gioia che Cristo risorto dà ai suoi discepoli e aggiunge. “La speranza e la gioia pasquali, passate attraverso il crogiolo della spogliazione, dello svuotamento, della vicinanza ai peccatori fino all’estremo, fino alla nausea per l’amarezza di quel calice. Queste sono la speranza e la gioia che i due santi Papi hanno ricevuto in dono dal Signore risorto e a loro volta hanno donato in abbondanza al Popolo di Dio, ricevendone eterna riconoscenza.” Dei due Papi che hanno segnato la storia del XX secolo ricorda la visione del Concilio cui “Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II hanno collaborato con lo Spirito Santo per ripristinare e aggiornare la Chiesa secondo la sua fisionomia originaria, la fisionomia che le hanno dato i santi nel corso dei secoli.”

E dice: “Nella convocazione del Concilio Giovanni XXIII ha dimostrato una delicata docilità allo Spirito Santo, si è lasciato condurre ed è stato per la Chiesa un pastore, una guida-guidata. Questo è stato il suo grande servizio alla Chiesa; è stato il Papa della docilità allo Spirito.” Per Giovanni Paolo II Bergoglio conia il termine di Papa della famiglia e dice: “Mi piace sottolinearlo mentre stiamo vivendo un cammino sinodale sulla famiglia e con le famiglie, un cammino che sicuramente dal Cielo lui accompagna e sostiene.” Poi conclude chiedendo ai nuovi santi di intercedere “affinché, durante questi due anni di cammino sinodale, sia docile allo Spirito Santo nel servizio pastorale alla famiglia. Che entrambi ci insegnino a non scandalizzarci delle piaghe di Cristo, ad addentrarci nel mistero della misericordia divina che sempre spera, sempre perdona, perché sempre ama.”

In piazza la gente attende il momento della preghiera del Regina Coeli e poi spera di vedere il Papa che passa in via della Conciliazione. Sono 500 mila in tutta la zona. Nel pomeriggio inizierà un altro pellegrinaggio: quello in basilica alle tembe dei due nuovi santi.

151.11.48.50