Il papa tratteggia il profilo del vero esegeta
“Lo studio scientifico dei testi sacri non è da solo sufficiente. Per rispettare la coerenza della fede della chiesa l’esegeta cattolico deve essere attento a percepire la Parola di Dio in questi testi, all’interno della stessa fede della Chiesa”. A sottolinearlo è il Papa che ha ricevuto in udienza i membri della Pontificia Commissione Biblica. “In mancanza di questo imprescindibile punto di riferimento – osserva Benedetto XVI – la ricerca esegetica resta incompleta, perdendo di vista la sua finalità principale, con il pericolo di diventare addirittura una sorta di mero esercizio intellettuale”.
Per il Pontefice, dunque, “l’interpretazione delle Sacre Scritture non può essere soltanto uno sforzo scientifico individuale, ma deve essere sempre confrontata, inserita e autenticata dalla tradizione vivente della Chiesa. Questa norma – spiega il Papa teologo – è decisiva per precisare il corretto e reciproco rapporto tra l’esegesi e il Magistero della Chiesa”.