Papa Francesco: la verità esige fedeltà e carità
“So che il vostro dicastero si distingue per la prassi della collegialità e del dialogo”. Lo dice Papa Francesco ai partecipanti alla Plenaria della Congregazione per la Dottrina della Fede. E così facendo lancia un apprezzamento indiretto al metodo che era stato perfezionato in Congregazione da Joseph Ratzinger: un dialogo costruttivo con ogni scuola di pensiero, documenti non di condanna, ma di correzione fraterna e ricostruzione, una forte unità interna in modo da formare una squadra di persone compatte e consapevoli del modo di affrontare i problemi. E il Papa lo sa: “Il vostro lavoro – afferma – cerca di tenere sempre presenti anche le esigenze del dialogo costruttivo, rispettoso e paziente con gli Autori. Se la verità esige la fedeltà, questa cresce sempre nella carità e nell’aiuto fraterno per chi è chiamato a maturare o chiarire le proprie convinzioni”.
Ma non è il solo riconoscimento al lavoro di Benedetto XVI. Papa Francesco sottolinea che nella plenaria si è parlato anche del rapporto tra fede e sacramento del matrimonio. “Una riflessione di grande rilevanza”, chiosa il Papa, che ricorda poi come il suo predecessore avesse già formulato “circa la necessità di interrogarsi più a fondo sulla relazione tra fede personale e celebrazione del sacramento del matrimonio, soprattutto nel mutato contesto culturale”.
È questo un tema molto importante per Papa Francesco, che proprio alla famiglia ha voluto dedicare un sinodo straordinario e uno ordinario.
Come un tema fondamentale per Papa Francesco è quello della lotta agli abusi. La Congregazione per la Dottrina della Fede è stata in prima fila nella lotta agli abusi (anche spronata dall’impegno di Benedetto XVI) e il Papa lo sa, e ringrazia i membri del dicastero per il “vostro impegno nel trattare le problematiche delicate circa i cosiddetti delitti più gravi, in particolare i casi di abuso sessuale di minori da parte di chierici”. “Pensate – dice il Papa – al bene dei bambini e dei giovani, che nella comunità cristiana devono sempre essere protetti e sostenuti nella loro crescita umana e spirituale. In tal senso si studia la possibilità di collegare con il vostro Dicastero la specifica Commissione per la protezione dei fanciulli, che ho istituito e che vorrei sia esemplare per tutti coloro che intendono promuovere il bene dei bambini”.
Papa Francesco esalta il compito del dicastero “di promuovere la dottrina della fede”, che definisce “un vero servizio al Magistero del Papa”, perché “quando la fede brilla nella sua semplicità e purezza originaria, anche il vissuto ecclesiale diventa il luogo in cui la vita di Dio emerge con tutto il suo fascino e porta frutto”.
Ma ci tiene, il Papa, a chiedere di guardarsi dalla “tentazione di intendere la dottrina in senso ideologico o di ridurla ad un insieme di teorie astratte o cristallizzate”. Ma in realtà, aggiunge il Papa, la dottrina ha l’unico scopo di servire la vita del Popolo di Dio ed intende assicurare alla nostra fede un fondamento certo. Grande è infatti la tentazione di appropriarci dei doni della salvezza che viene da Dio, per addomesticarli – magari anche con buona intenzione – alle vedute e allo spirito del mondo”.
Perché la difesa della dottrina in fondo salvaguarda “il diritto di tutto il Popolo di Dio a ricevere il deposito della fede nella sua purezza e nella sua integralità”. E per questo, il lavoro della Congregazione è apprezzato, dato che “cerca di tenere sempre presenti anche le esigenze del dialogo costruttivo, rispettoso e paziente con gli Autori. Se la verità esige la fedeltà, questa cresce sempre nella carità e nell’aiuto fraterno per chi è chiamato a maturare o chiarire le proprie convinzioni”.