Insultare Benedetto XVI va ancora di moda…
Nonostante il suo pontificato si sia concluso da quasi un anno, la mania dell’insulto contro Benedetto XVI è ancora largamente diffusa. E ieri si è verificato l’ennesimo squallido episodio. Il Papa emerito è stato definito, tra le altre cose, un ‘tradizionalista cocciuto’, un ‘incubo per gli adolescenti’… Ma non sono tanto le singole parole – pesanti – a far rimanere di stucco. Quanto la volontà di usare subdolamente il Papa per infangare il suo Precedessore.
“L’articolo di Rolling Stone è un segno dell’attenzione che le novità del Papa Francesco attira negli ambienti più diversi. Purtroppo l’articolo stesso si squalifica cadendo nell’abituale errore di un giornalismo superficiale, che per mettere in luce aspetti positivi di Papa Francesco pensa di dover descrivere in modo negativo il pontificato di Papa Benedetto, e lo fa con una rozzezza sorprendente. Peccato. Non è questo il modo di fare un buon servizio neppure al Papa Francesco, che sa benissimo quanto la Chiesa deve al suo Predecessore”. Firmato Padre Federico Lombardi, Direttore della Sala Stampa della Sede. Posizione più autorevole non poteva esserci per stigmatizzare il florilegio di cattiverie espresse nei confronti di chi – solo per citare due esempi – ha combattuto l’odioso fenomeno degli abusi sessuali sui minori, perpetrati da sacerdoti o ha iniziato come mai prima la politica della trasparenza finanziaria… Per chi non lo ricorda, torni a leggere il motu proprio del Sommo Pontefice Benedetto XVI del 30 dicembre 2010!
Ma Benedetto XVI non è stato solo questo. Non ha dato fastidio solo per questo. E’ stato il Papa – come i suoi predecessori e come il suo successore! – della difesa dei valori non negoziabili a partire dalla vita, è stato il Papa delle regole chiare, è stato il Papa che si è opposto al relativismo culturale ed etico. Ed è per questo che è stato preso di mira. Ironie becere e insulti inqualificabili si sono moltiplicati nei quasi 8 anni di Pontificato. Dal Pastore tedesco alla miriade di tweets contenenti improperi di ogni tipo. Ma se qualcuno pensava di intimidirlo o di ridurlo al silenzio, beh è rimasto profondamente deluso. Benedetto XVI non si è spaventato e fino all’ultimo di giorno di pontificato ne ha dato testimonianza come cooperatore della Verità.
Il giochino – piuttosto goffo per usare un’espressione garbata – dunque di usare Papa Francesco per attaccare Benedetto XVI non regge più. E’ un insulto nei confronti di entrambi.
E forse val la pena ricordare un passaggio di Papa Bergoglio nel discorso del 15 marzo 2013, quando diede udienza al Collegio Cardinalizio. ‘Un pensiero colmo di grande affetto e di profonda gratitudine – sono le testuali parole di Francesco – rivolgo al mio venerato Predecessore Benedetto XVI, che in questi anni di Pontificato ha arricchito e rinvigorito la Chiesa con il Suo magistero, la Sua bontà, la Sua guida, la Sua fede, la Sua umiltà e la Sua mitezza. Rimarranno un patrimonio spirituale per tutti! Il ministero petrino, vissuto con totale dedizione, ha avuto in Lui un interprete sapiente e umile, con lo sguardo sempre fisso a Cristo, Cristo risorto, presente e vivo nell’Eucaristia. Lo accompagneranno sempre la nostra fervida preghiera, il nostro incessante ricordo, la nostra imperitura e affettuosa riconoscenza. Sentiamo che Benedetto XVI ha acceso nel profondo dei nostri cuori una fiamma: essa continuerà ad ardere perché sarà alimentata dalla Sua preghiera, che sosterrà ancora la Chiesa nel suo cammino spirituale e missionario’.