Concistoro, Papa Francesco cambia il Collegio ‘elettorale’

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Con il primo concistoro di Papa Francesco cambia la geografia del Collegio cardinalizio con diritto di voto in un futuro conclave. Con le nuove nomine il Pontefice ha voluto dare maggior peso alle Chiese particolari dei Continenti di frontiera, in particolare America Centro-Meridionale, Asia e Africa.

Nel Sacro Collegio entrano dunque l’Arcivescovo brasiliano di Rio de Janeiro Tempesta, il successore di Jorge Mario Bergoglio a Buenos Aires Mario Aurelio Poli, l’Arcivescovo di Santiago del Cile Ezzati, quello di Managua (Nicaragua) Leopoldo José Brenes Solorzano e il Vescovo haitiano di Les Cayes, Langlois. E ancora dall’Asia l’Arcivescovo di Seul Sou-Jeong e quello di Cotabato (Filippine) Quevedo. Due gli innesti africani: Philippe Nakellentuba Oue’draogo, Arcivescovo di Ouagadougou (Burkina Faso) e Jean-Pierre Kutwa, Arcivescovo di Abidjan (Costa d’Avorio).

Due i residenziali europei: Nichols di Westminster e Bassetti di Perugia-Città della Pieve. Ridotta la pattuglia curiale, con l’elevazione alla porpora del Segretario di Stato Pietro Parolin , del Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede Gerard Ludwig Muller, del Prefetto della Congregazione per il Clero Beniamino Stella e del Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi Lorenzo Baldisserri.

Per l’America del Nord l’unica porpora assegnata da Papa Bergoglio va all’Arcivescovo di Quebec, il canadese Gerald Cyprien Lacroix.

Rispetto al Conclave che ha eletto Papa Francesco meno di un anno fa ad oggi sono 9 i Cardinali che hanno perso il diritto di voto per aver compiuto gli ottant’anni. Tra loro spiccano il curiale tedesco Walter Kasper, l’Arcivescovo di Colonia Joachim Meisner ed il belga Godfried Dannells. Ma nel corso del 2014 saranno altri 11 i porporati che lasceranno il loro posto nel Collegio elettorale più esclusivo del mondo: il Prefetto emerito della Congregazione per i Vescovi Giovanni Battista Re, l’Arcivescovo emerito di Milano Dionigi Tettamanzi, l’Arciprete emerito della Basilica di San Paolo Francesco Monterisi, l’Arcivescovo emerito di San Paolo e già Prefetto della Congregazione per il Clero – nonché grande elettore di Papa Francesco – Claudio Hummes, l’Arcivescovo emerito di Siviglia Carlos Amigo Vallejo, il Patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta Paolo Sardi, il Presidente emerito del Pontificio Consiglio Cor Unum Paul Josef Cordes, il Prefetto emerito della Congregazione per i Religiosi Franc Rodè, il Segretario di Stato emerito e Camerlengo di Santa Romana Chiesa Tarcisio Bertone, l’Arcivescovo emerito di Giakarta Julius Daarmatmadja e l’Arcivescovo di Hochimin Ville Jean Baptiste Phan Minh Man.

Dal Conclave del marzo 2013 alla fine del 2014 saranno dunque 20 i Cardinali che usciranno dal novero degli elettori, 14 dei quali creati da Giovanni Paolo II mentre i 6 restanti sono stati elevati alla porpora da Benedetto XVI.

E ora diamo uno sguardo nel dettaglio ai numeri: il Papa ha deciso di creare complessivamente 19 nuovi Cardinali, 16 elettori e 3 non, in quanto ultraottantenni. Con gli innesti voluti dal Papa i Cardinali elettori torneranno ad essere 120, il numero canonico disposto da Paolo VI e confermato dai suoi successori. Nello specifico l’Europa passa da 55 a 61, l’America Latina da 14 a 18, l’America del Nord da 14 a 15, l’Asia da 11 a 13 così come l’Africa. Ferma ad un solo Cardinale elettore l’Oceania. L’Italia resta il Paese maggiormente rappresentato con 29 porpore con diritto di voto, mentre entrano (o rientrano) nel ‘collegio elettorale’ Gran Bretagna, Cile, Nicaragua, Haiti, Corea del Sud, Costa d’Avorio e Burkina Faso. Sul fronte dei continenti, invece, l’Europa porterebbe in conclave 18 nazioni, l’America Latina 13, l’America del Nord 2, l’Asia 8, l’Africa 12 e l’Oceania una.

Dei 16 neo porporati elettori 3 fanno parte di ordini religiosi: nello specifico il cistercense Tempesta, il salesiano Ezzati e Quevedo dei Missionari Oblati di Maria Immacolata. A loro si aggiungono le ‘rappresentanze’ di Gesuiti, Francescani, Domenicani, Redentoristi, Sulpiziani, Scalabriniani e Mariamiti.

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