Strasburgo: 30.000 giovani pregano con la Comunità di Taizè

Condividi su...

Fino al 1 gennaio 2014 20.000 giovani di tutta Europa e anche di altri continenti si trovano a Strasburgo per la 36^ tappa del ‘pellegrinaggio di fiducia’ animato dalla comunità di Taizé. Fra di loro ci sono più di 4500 polacchi, 2600 ucraini, 1400 italiani, 1200 croati, 1000 bielorussi… Insieme ai giovani dell’Alsazia e della regione tedesca dell’Ortenao sono in tutto 30000 per ‘cercare la comunione visibile di tutti coloro che amano Cristo’.

Attraverso le ‘quattro proposte per il 2014’ che hanno ricevuto al loro arrivo, frère Alois, priore di Taizé, li interpella: “Coloro che amano Cristo, in tutto il mondo formano una grande comunità di amicizia. Hanno un contributo da offrire per guarire le ferite dell’umanità: senza volersi imporre, possono favorire una mondializzazione della solidarietà che non escluda nessun popolo, nessuna persona”.

Ogni mattina, per tre giorni, i giovani si riuniscono in più di 200 parrocchie di accoglienza sulle due rive del Reno, in Francia e in Germania, per un momento di preghiera e di condivisione su questi temi: ‘Crisi, disoccupazione, precarietà… bisogna inventare un nuovo modello economico?’; ‘Giustizia e Diritti dell’Uomo: riflessioni personali sulla sfida di essere cristiani’; ‘Il dialogo ecumenico: per coesistere tranquillamente o per lasciarsi trasformare dall’incontro?’; ‘Abbiamo bisogno della Chiesa? Riflessione biblica sulla comunione in Cristo’; ‘L’Europa, terra di migrazione per eccellenza: in che modo vivere meglio insieme?’.

Nel messaggio inviato a frére Alois, papa Francesco ha ricordato l’incontro dello scorso anno: “Roma si ricorda con gioia del vostro incontro europeo dello scorso anno e soprattutto della bella preghiera che ha riunito insieme al Papa Benedetto XVI migliaia di giovani in Piazza San Pietro… Voi vi riunite per cercare la comunione visibile di tutti coloro che amano Gesù Cristo. Voi siete coscienti che le divisioni tra cristiani costituiscono un ostacolo per la realizzazione della missione della Chiesa e ‘la credibilità dell’annuncio cristiano sarebbe molto più grande se i cristiani abbandonassero le loro divisioni. Il Papa conta su di voi perché attraverso la vostra fede e la vostra testimonianza, lo spirito di pace e di riconciliazione del Vangelo si diffonda fra i vostri coetanei”.

Il Segretario Generale della Federazione luterana mondiale, rev. Martin Junge, ha detto: “Che gioioso incontro: perché camminando e parlando, pregando e cantando insieme nei prossimi giorni avanzerete insieme verso una nuova solidarietà. Vi auguriamo, nello spirito di questo cammino insieme verso un mondo più giusto e più pacifico, un incontro europeo a Strasburgo benedetto”.

Messaggi sono giunti anche dalle Istituzioni politiche; il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon, ha ribadito il valore globale dei diritti: “In un mondo più connesso, dobbiamo essere più uniti. Con i nostri destini sempre più mescolati fra di loro, il nostro avvenire deve essere quello della cooperazione sempre più profonda e più vasta. E’ la logica globale del nostro tempo. Conto su di voi per fare avanzare i nostri comuni obiettivi di pace, di sviluppo e per i diritti umani”.

Invece il Presidente del Consiglio Europeo, Herman van Rompuy, ha incentrato il suo messaggio sull’unità: “Superare le separazioni, riconciliare tutti i cristiani in una sola Chiesa; questo è il tema del vostro incontro di quest’anno. Tema che, preso nel suo significato più globale, è quello dell’unità nella diversità; direi anche dell’unità attraverso e grazie alla diversità”. Nella lettera di convocazione, ‘Verso una nuova solidarietà’ frére Alois ha invitato i giovani ad una comunione di preghiera:

“Il Cristo di comunione non è venuto per costituire i cristiani in una società isolata e separata, egli li manda per servire l’umanità come fermento di fiducia e di pace. Una comunione visibile fra cristiani non è fine a se stessa, ma un segno nell’umanità: ‘Voi siete il sale della terra’. Attraverso la sua croce e la sua resurrezione Cristo ha instaurato una nuova solidarietà fra tutti gli esseri umani. In lui la frammentazione dell’umanità in gruppi opposti è già superata, in lui tutti formano una sola famiglia. La riconciliazione con Dio implica la riconciliazione fra gli uomini.

Ma se il sale perdesse il suo sapore… Dobbiamo riconoscere che noi cristiani spesso offuschiamo questo messaggio di Cristo. In particolare, come possiamo irradiare la pace rimanendo divisi fra di noi? Siamo in un momento storico dove occorre rivivificare questo messaggio di amore e di pace. Faremo di tutto affinché sia liberato da malintesi e risplenda nella sua originaria semplicità? Potremo, senza nulla imporre, camminare insieme a chi non condivide la nostra fede ma cerca con tutto il cuore la verità?”

Free Webcam Girls
151.11.48.50