Il Papa e Putin, un segno della croce e il bacio dell’icona

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Quarantacinque minuti di ritardo per l’incontro tra il Papa e Putin in Vaticano, colpa dell’aereo presidenziale atterrato appunto in ritardo a Roma, ma nche della abitudine del presidente russo. Un corteo di 17 tra auto e pulmini, 20 motociclisti e il presidente nella mega auto blindata settima del corteo. Solo 7 auto arrivano però al cortile di San Damaso. Enormi le misure di sicurezza in città.

Vladimir Putin varca la soglia della biblioteca alle 17.49. Un saluto a bassa voce, poi il colloquio privato di 35 minuti con due interpreti. Infine lo scambio dei doni. Francesco presenta una immagine artistica dei Giardini Vaticani e Putin regala al Papa una icona preziosa della famosa Madonna di Vladimir, nota come Madonna della tenerezza,  poi chiede a Francesco se gli piace, fa un ampio segno della croce e bacia l’immagine. Il Papa lo segue, stesso gesto, stesso bacio all’icona.Il presidente russo, alla sua quarta visita in Vaticano, ci teneva talmente tanto ad incontrare Papa Francesco da tenere in attesa il Papa, la Curia e i media.

Putin era stato ricevuto due volte da Giovanni Paolo II e una da Benedetto XVI. Incontri che avevano lasciato sperare in una possibile visita a Mosca del Papa, che mai si era realizzata. Un sogno che specialmente Giovanni Paolo II ha accarezzato per tutto il pontificato. Questa volta non è arrivato nessun invito da parte del presidente che è si è fatto però ambasciatore del Patriarca Kirill e ha portato un saluto da parte sua al Papa.

 

Nel comunicato ufficiale ritornano i temi della pace nel Medio Oriente e la lettera inviata dal Papa a settembre per il G20, apprezzata da Putin. “Durante i cordiali colloqui, si è espresso compiacimento per i buoni rapporti bilaterali e ci si è soffermati su alcune questioni di interesse comune, in modo particolare sulla vita della comunità cattolica in Russia, rilevando il contributo fondamentale del cristianesimo nella società. In tale contesto, si è fatto cenno alla situazione critica dei cristiani in alcune regioni del mondo , nonchè alla difesa e alla promozione dei valori riguardanti la dignità della persona, e la tutela della vita umana e della famiglia. Inoltre, è stata prestata speciale attenzione al perseguimento della pace nel Medio Oriente e alla grave situazione in Siria, in riferimento alla quale il Presidente Putin ha espresso ringraziamento per la lettera indirizzatagli dal Santo Padre in occasione del G20 di S. Pietroburgo. È stata sottolineata l’urgenza di far cessare le violenze e di recare l’assistenza umanitaria necessaria alla popolazione, come pure di favorire iniziative concrete per una soluzione pacifica del conflitto, che privilegi la via negoziale e coinvolga le varie componenti etniche e religiose, riconoscendone l’imprescindibile ruolo nella società.”

Lo scorso settembre durante il momento più grave della crisi siriana, Putin aveva ricevuto dal Papa una lettera per l’apertura del G20 a settembre scorso, come ogni presidente di turno dell’incontro. Ma il testo aveva fatto scalpore perché trattava la necessità della pace per la Siria mentre sembrava di essere sull’ orlo di una guerra voluta dagli Stati Uniti.

Putin “fece il miracolo”, o meglio offrì una ottima exit-strategy al presidente Obama, e il Papa con la veglia di preghiera in Piazza San Pietro per la pace in Siria sembrò davvero lavorare politicamente in tandem con lo “zar Putin” come  lo chiamano molti in Russia.

Il presidente è molto amato dal Patriarcato ortodosso che invece non sembra molto interessato ad un incontro a breve termine con il Papa di Roma. Il problema non è tanto, come si diceva al tempo, la nazionalità polacca del Papa, perché anche con un Papa tedesco l’incontro non è mai avvenuto. Piuttosto il problema è nell’annosa questione delle restituzioni dei beni della Chiesa cattolica che durante il comunismo furono assegnati alla Chiesa ortodossa. E non solo.L’attuale Patriarca, tramite il suo “ministro degli esteri” il Patriarca Hilarion ha inviato doni a Papa Francesco, lo ha incontrato più di una volta, anche una settimana fa, ma non ha mai dichiarato espressamente che il Patriarcato abbia invitato il Papa a Mosca.

Vladimir Putin ha lasciato il Vaticano alle 19.10

La foto  è di Marek Lehnert

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