Ripartire da Fatima nello stile discretissimo di Parolin

Condividi su...

Nonostante il piccolo caos mediatico provocato dalla notizia della improvvisa malattia del nuovo Segretario di Stato, Piero Parolin trattenuto in Veneto (le voci di corridoio dicono per un banale attacco di appendicite da operare con urgenza) oggi il grazie del Papa al cardinale Bertone c’è stato. Ed è stato chiaro che anche Papa Francesco ha capito molto bene nei pochi mesi del suo pontificato che la strada del salesiano è stata tutta in salita.

“Desidero infine ringraziarla anche per il coraggio e la pazienza con cui ha vissuto le contrarietà che ha dovuto affrontare. Sono tante.” Tante come le spine del sogno di don Bosco che il Papa ha citato nel suo discorso di congedo.

Qualcuno potrebbe obiettare: perchè non “difendere” prima l’operato del Segretario di Stato da attacchi scomposti e poco felici? Ma ognuno agisce secondo la propria personalità. Resta il fatto che le parole di oggi restano, come resta la lettera del Papa al Bertone: un grazie per la  “incondizionata fedeltà” e “assoluta lealtà a Pietro.”

Da oggi comincia un nuovo stile nella Segreteria di Stato, tanto discreto che “nasconde” anche una normale indisposizione. Ma creare segretezza per le banalità non fa altro che stimolare le insane curiosità e fa crescere l’idea che ci sia chissà che mistero da nascondere.

Monsignor Parolin sarà al suo posto tra pochi giorni e vedremo come sarà il suo stile. Certo più discreto del vulcanico salesiano Tarcisio Bertone che ora, a quasi 80 anni, ha lasciato il suo ufficio nella prima loggia del Palazzo Apostolico e si preprara a traslocare a Palazzo San Carlo sempre in Vaticano.

In un continuo parlare di necessaria trasparenza in Vaticano forse uno dei campi dove servirebbe più semplicità e apertura è proprio la comunicazione, per evitare strani e inutili pruriti, e interpretazioni fantasiose della realtà.

Un po’ come ha detto il cardinale Bertone: “Io vedo oggi in Papa Francesco non tanto una rivoluzione ma una continuità con Papa Benedetto XVI pur nella diversità degli accenti e dei segmenti di vita personale (…) Non c’è icona più bella dei due Papi di quella che li fotografa ciascuno raccolto in preghiera davanti alla statua della Madonna, e della Madonna di Fatima: a Fatima, nell’anno sacerdotale del 2010, Papa Benedetto, e a Roma, davanti alla medesima immagine, nell’anno della fede, Papa Francesco, per mettere l’intera Chiesa in stato di penitenza e di purificazione. Sembra proprio che da Fatima si debba ripartire.” Un saluto che fa pensare perchè il cardinale insieme a Papa Benedetto è certo colui che più di ogni altro conosce il messaggio di Fatima.

 

Free Webcam Girls
151.11.48.50