“Una flagrante ingiustizia nei confronti di un vescovo che ha fatto il suo dovere” (Mons. Schneider). “Mentre i vescovi eretici e immorali possono fare quello che vogliono” (Card. Müller)

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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 12.11.2023 – Vik van Brantegem] – Riportiamo la valutazione rilasciata a InfoVaticana [QUI] da Mons. Athanasius Schneider, Vescovo ausiliare di Santa Maria ad Astana in Kazakhstan, sull’insolita decisione di Papa Francesco di sollevare il Vescovo Joseph Strickland dal governo pastorale dalla Diocesi di Tyler in Texas. Segue la riflessione di Rita Bettaglio su Duc in altum dell’11 novembre 2023 Il Vescovo Strickland “sollevato”. Perché vero vescovo. Inoltre, riportiamo le risposte a Kath.net del Cardinale Gerhard Müller, Prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede, sugli avvenimenti riguardanti Mons. Joseph Strickland, alcune settimane prima del sollevamento dal governo pastorale della Diocesi di Tyler e la sua lettera pastorale alla sua diocesi del 20 settembre 2023.

Pochi istanti dopo che era arrivata la notizia che Papa Francesco lo aveva rimosso, alle ore 05.00 in Texas, il Capo Redattore di LifeSiteNews, John-Henry Westen, ha chiamato Mons. Strickland, che gli ha risposto, iniziando con una preghiera prima che si parlassero. Poi, si è detto un po’ frastornato ma in pace e ha affermato: «Ribadisco tutte le cose che sono state elencate come lamentele contro di me. So di non aver implementato la Traditionis Custodes [il Motu proprio di Papa Francesco che limita la Messa tradizionale] perché non posso far morire di fame una parte del mio gregge». Ha aggiunto: «Lo rifarei allo stesso modo. Mi sento molto in pace nel Signore e nella Verità per la quale Egli è morto».

Tra ieri e oggi, senza commentare la sua rimozione, Mons. Strickland ha fatto tre post sul suo account Twitter, che riportiamo nella nostra traduzione italiana dall’inglese:

«Rallegrati sempre che… qualunque cosa porti il giorno, Gesù Cristo è la Via, la Verità e la Vita, ieri, oggi e per sempre. Possano i santi e la Beata Vergine Maria ispirarci sempre a ritornare a Cristo, non importa come possiamo vagare nell’oscurità. Gesù è Luce dalla Luce»
(Vescovo Joseph Strickland – Twitter, 11 novembre 2023).

«Verità “Cantate con tutti i figli della gloria,
Cantate la canzone della resurrezione!
Morte e dolore, la storia oscura della terra,
Appartengono ai tempi passati.
Tutt’intorno le nuvole si stanno rompendo,
Presto le tempeste del tempo cesseranno;
A somiglianza di Dio, l’uomo che si risveglia,
Conosce la pace eterna”»
(Vescovo Joseph Strickland – Twitter, 12 novembre 2023).

«2 Timoteo 2,11-13
Gesù
“Se moriamo con lui,
vivremo anche con lui;
se con lui perseveriamo,
con lui anche regneremo.
Ma se lo rinneghiamo, lui ci rinnegherà. Se gli siamo infedeli resterà comunque fedele, non potrà rinnegare se stesso”»
(Vescovo Joseph Strickland – Twitter, 12 novembre 2023).

Infine, oggi il Vescovo Strickland ha rilasciato un’intervista esclusiva di poco meno di 30 minuti a John-Henry Westen (sopra), che gli ha posto le domande che sono nel cuore di tutti dopo la sua ingiusta rimozione. «Ci sono forze che dobbiamo riconoscere che stanno dietro a tutto ciò, che stanno spingendo questo tipo di rimozione di un vescovo perché sostiene il Vangelo», ha detto.

“Siamo testimoni di una flagrante ingiustizia nei confronti di un vescovo che ha fatto il suo dovere”
«”L’unica accusa che ora assicurerà sicuramente una severa punizione è quella di aver mantenuto scrupolosamente le tradizioni dei Padri”. Queste parole di San Basilio (Ep. 243) sono molto appropriate per illustrare la deposizione del Vescovo di Tyler, TX/USA, Sua Eccellenza Joseph E. Strickland. La deposizione del vescovo Joseph E. Strickland significa oggi una giornata buia per la Chiesa Cattolica. Assistiamo ad una flagrante ingiustizia nei confronti di un vescovo che ha adempiuto al suo dovere di predicare e difendere con parresia l’immutabile fede e morale cattolica e di promuovere la sacralità della liturgia, soprattutto nel rito tradizionale immemorabile della Messa. Tutti capiscono, anche i nemici dichiarati di questo vescovo confessore, che le accuse mosse contro di lui sono, in definitiva, inconsistenti e sproporzionate e sono state usate come una buona opportunità per mettere a tacere una scomoda voce profetica all’interno della Chiesa.
Ciò che accadde ai vescovi durante la crisi ariana del IV secolo, che furono deposti ed esiliati solo perché predicarono senza timore la tradizionale fede cattolica, si ripete ai nostri giorni. Allo stesso tempo, diversi vescovi che sostengono pubblicamente l’eresia, gli abusi liturgici, l’ideologia gender e invitano apertamente i loro sacerdoti a benedire le coppie dello stesso sesso non sono affatto infastiditi o sanzionati dalla Santa Sede.
Il Vescovo Strickland passerà probabilmente alla storia come un “Atanasio della Chiesa in America”, che, a differenza di Sant’Atanasio, non è perseguitato dal potere secolare, ma incredibilmente dal Papa stesso. Sembra che una sorta di “epurazione” dei vescovi, fedeli all’immutabile fede cattolica e alla disciplina apostolica, in atto da tempo, sia ormai giunta ad una fase decisiva.
Possa il sacrificio che Nostro Signore ha chiesto al Vescovo Strickland portare abbondanti frutti spirituali per il tempo e per l’eternità. Monsignor Strickland e gli altri vescovi fedeli, a cui è già stato chiesto di dimettersi, che sono attualmente emarginati o che saranno i prossimi nella lista, dovrebbero dire in tutta sincerità a Papa Francesco: “Santo Padre, perché ci perseguiti e ci colpisci? Cerchiamo di fare quello che tutti i santi Papi ci hanno chiesto? Con amore fraterno offriamo il sacrificio di questo tipo di persecuzione e di esilio per la salvezza della Sua anima e per il buon stato di Santa Romana Chiesa. In effetti, siamo i Suoi migliori amici, Santissimo Padre!”».
+ Atanasio Schneider, Vescovo ausiliare di Santa Maria ad Astana

«La Chiesa sia luogo della misericordia e della speranza di Dio, dove ognuno possa sentirsi accolto, amato, perdonato, incoraggiato a vivere secondo la vita buona del Vangelo. E per far sentire l’altro accolto, amato, perdonato, incoraggiato la Chiesa deve essere con le porte aperte, perché tutti possano entrare» (Papa Francesco – Udienza Generale in Piazza San Pietro, mercoledì 12 giugno 2013).

Papa Francesco saluta il Vescovo di Tyler, Mons. Joseph Strickland, durante un incontro con i vescovi statunitensi dell’Arkansas, dell’Oklahoma e del Texas durante la loro visita ad limina in Vaticano il 20 gennaio 2020. Il Vescovo Strickland ha detto di aver chiesto a Papa Francesco informazioni sulla Indagine vaticana su Theodore E. McCarrick e pubblicazione del rapporto promesso su come l’ex cardinale sia riuscito a scalare i ranghi della Chiesa (CNS/Vatican Media).

Il Vescovo Strickland “sollevato”. Perché vero vescovo
di Rita Bettaglio
Duc in altum, 11 novembre 2023


“Il Santo Padre ha sollevato dal governo pastorale della Diocesi di Tyler (U.S.A.) S.E. Mons. Joseph E. Strickland e ha nominato il Vescovo di Austin, S.E. Mons. Joe Vásquez, come Amministratore Apostolico della Diocesi resasi vacante”.

Così, laconico e ferale, recita il Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede del giorno 11 novembre 2023. Nella festa di San Martino di Tours, primo santo non martire.

Ci sia permesso un piccolo appunto lessicale: la Diocesi di Tyler non si è resa vacante da sola o per intervento di sorella nostra morte corporale… è stata resa vacante d’imperio. Il Vescovo che fino a ieri la reggeva, Mons. Strickland ha solo 65 anni e, a quanto consta, non aveva motivo né intenzione di abbandonare il proprio gregge. Lo ha ribadito a più riprese in questi mesi, quando sempre più si avvertiva aria di epurazione.

Duc in altum si è occupato di Mons. Strickland a più riprese [QUI, QUI e QUI] ammirando la chiarezza e la fedeltà del presule al mandato episcopale.

Lo stesso Monsignor Schneider a settembre aveva scritto una lettera di stima ed incoraggiamento al Vescovo di Tyler (Texas) in cui, tra l’altro, diceva: «Tutti i Papi del passato, tutti i coraggiosi vescovi confessori del passato, tutti i martiri cattolici che, secondo le parole di Santa Teresa d’Avila, erano “decisi a subire mille morti per un solo articolo del credo” (Vita di Teresa di Gesù, 25, 12), la stanno sostenendo e incoraggiando».

Monsignor Strickland, tenace difensore della dottrina cattolica, aveva subito una visita apostolica, conclusasi lo scorso giugno. Inutile dire che ciò non lo aveva affatto intimidito ma egli aveva continuato a fare ciò che il suo ufficio gli imponeva.

Leggiamo infatti nel Codice di Diritto canonico, nella sezione che riguarda i vescovi:
Can. 386 – §1. Il Vescovo diocesano è tenuto a proporre e spiegare ai fedeli le verità di fede che si devono credere e applicare nei costumi, predicando personalmente con frequenza; abbia anche cura che si osservino fedelmente le disposizioni dei canoni che riguardano il ministero della parola, soprattutto l’omelia e la formazione catechistica, in modo che venga offerta a tutti l’intera dottrina cristiana.
§2. Difenda con fermezza, usando i mezzi più adatti, l’integrità e l’unità della fede che si deve professare, riconoscendo tuttavia la giusta libertà nell’ulteriore approfondimento delle verità.

Indubbiamente Monsignor Strickland ha adempiuto con estrema cura e coscienza le indicazioni del Codice.

Per quali di queste prerogative episcopali è stato £sollevato dal governo pastorale della diocesi di Tyler”?

Nel Vangelo secondo Giovanni, al cap. 10, leggiamo: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre mio; per quale di esse mi volete lapidare?».

La prima dichiarazione dell’(ormai) Vescovo emerito di Tyler a LifeSiteNews, rilasciata appena appresa la notizia, è stata: «Mi sento molto in pace nel Signore e nella Verità per la quale Egli è morto».

La Verità, infatti, ha sempre reso liberi tutti gli uomini che hanno creduto in Essa, dagli Apostoli fino a noi.

E Monsignor Strickland oggi è ancor più libero di ieri: libero come lo fu San Giovanni il Battista che non si tacque davanti ad Erode e non ebbe timore a dire: non ti è lecito.

Pochi giorni fa, per la festa della dedicazione della Basilica Lateranense, la madre di tutte le chiese, cattedrale del Papa, abbiamo cantato: Urbs Ierúsalem beáta, dicta pacis vísio, quæconstrúitur in cælis vivis ex lapídibus, angelísque coronáta sicut sponsa cómite (Città beata di Gerusalemme, chiamata visione di pace, che viene edificata nei cieli con pietre vive, e circondata dagli angeli come sposa dal seguito).

Senza dubbio Monsignor Strickland fa parte delle pietre vive che edificano la Chiesa. Nei cieli e sulla terra. Sollevato o meno dal governo pastorale.

Un successore degli Apostoli resta tale sempre e ovunque…

Il Cardinal Müller: “Il Papa non ha ricevuto alcuna autorità da Cristo per tormentare e intimidire i buoni vescovi”
“Sì, è terribile quello che viene fatto al Vescovo Strickland, un abuso d’ufficio contro il diritto divino dell’episcopato”
“Mentre i vescovi eretici e immorali possono fare quello che vogliono”
Kath.net, 21 settembre 2023

(Nostra traduzione italiana dal tedesco)

Il Cardinale Gerhard Müller, Prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha risposto in esclusiva alle domande di Kath.net sugli avvenimenti riguardanti Mons. Joseph Strickland, Vescovo di Tyler (Stato americano del Texas).
Contesto: Mons. Strickland è un vescovo fedele, popolare e privo di scandali che attualmente si dice sia stato costretto a dimettersi da Papa Francesco.

Sì, quello che viene fatto al vescovo Strickland è terribile, un abuso del diritto divino dell’episcopato. Se potessi consigliare il Vescovo Strickland, sicuramente non dovrebbe dimettersi perché altrimenti potrebbero lavarsi innocenza le loro mani.
Secondo il comandamento della giustizia, un vescovo può essere deposto dal Papa solo se si è reso colpevole di qualcosa di brutto (eresia, scisma, apostasia, un crimine o un comportamento del tutto anti-sacerdotale), ad esempio la pseudo-benedizione di persone di entrambi o dello stesso sesso nelle relazioni extraconiugali che insulta Dio e inganna le persone nella salvezza della loro anima.
La rimozione arbitraria dalla carica di vescovo di una diocesi in cui un vescovo è nominato da Cristo stesso come proprio pastore mina l’autorità del Papa, come è storicamente accaduto con l’indegno mercanteggiamento dell’ufficio sotto il papato avignonese (questa perdita di fiducia fu una delle principali cause ragioni della separazione del cristianesimo riformato dalla Chiesa Cattolica e del suo odio nei confronti del Papa, il quale, con le sue azioni arbitrarie, si era messo al posto di Dio).
Secondo l’insegnamento cattolico, il Papa non è affatto il Signore della Chiesa, ma piuttosto, in quanto rappresentante di Cristo per la Chiesa universale, il primo servitore del suo Signore, che ha dovuto dire a Simon Pietro, appena destinato a diventare la roccia della Chiesa: «Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».
Il Papa non ha ricevuto alcuna autorità da Cristo per tormentare e intimidire i buoni vescovi modellati su Cristo Buon Pastore che, secondo l’ideale episcopale del Vaticano II, santificano, insegnano e guidano il gregge di Dio nel nome di Cristo, solo perché falsi amici denunciano a Francesco questi buoni vescovi come nemici del Papa, mentre i vescovi eretici e immorali possono fare quello che vogliono o che ogni giorno infastidiscono la Chiesa di Cristo con qualche altra stupidità.

La lettera di Mons. Strickland del 20 settembre 2023

In un post sul blog del 20 settembre 2023 sul suo sito Bishopstrickland.com [QUI], il Vescovo Strickland aveva affrontato le voci di imminenti dimissioni, dicendo che dimettersi “sarebbe stato se come avessi abbandonato il gregge di cui mi è stato affidato la responsabilità da Papa Benedetto XVI”. Tuttavia, ha aggiunto che avrebbe rispettato l’autorità di Papa Francesco se lo avrebbe allontanato dalla diocesi. Molti avevano collegato la visita apostolica alle critiche espresse dal Vescovo Strickland nei confronti di Papa Francesco e di altri nella Chiesa, in particolare su Twitter, dove ha più di 162.000 follower (con una crescita di circa 10.000 in un giorno).

Riportiamo di seguito la nostra traduzione italiana dall’inglese della lettera pastorale di Mons. Strickland del 20 settembre 2023:
«Caro Gregge della Diocesi di Tyler,
Mi rendo conto che potevate aver sentito informazioni su di me che sono preoccupanti e forse confuse.
Ho pensato che sarebbe stato bene di avere notizie direttamente da me, sperando di poter alleviare alcune preoccupazioni e chiarire ogni confusione. Come probabilmente saprete, nella settimana dal 19 al 24 giugno si è svolta una visita apostolica alla diocesi. Il Vescovo emerito dei Tucson in Arizona, Kicanas,, e il Vescovo di Camden in New Jersey, Sullivan, hanno trascorso la settimana intervistando varie persone sulla condizione della diocesi e hanno concluso intervistando me.
Non ho più avuto notizie da nessun funzionario della Chiesa di Roma da quando la visita si è conclusa il 24 giugno. Non mi è stato fornito il motivo della visita e da allora non ho ricevuto alcun rapporto.
La settimana scorsa è stato pubblicato un articolo su un sito web chiamato The Pillar e l’articolo affermava che si era tenuto un incontro con Papa Francesco in cui alcuni membri della Congregazione per i Vescovi avevano raccomandato che fossi incoraggiato a dimettermi dalla carica di Vescovo di Tyler. Sia chiaro, che non ho ricevuto alcuna comunicazione da Roma in merito. A questo punto si tratta semplicemente di un articolo che discute di presunte informazioni trapelate dal Vaticano.
Ho detto pubblicamente che non posso dimettermi da Vescovo di Tyler perché ciò significherebbe abbandonare il gregge che mi è stato affidato da Papa Benedetto XVI. Ho anche detto che rispetterò l’autorità di Papa Francesco se mi rimuoverà dall’incarico di Vescovo di Tyler.
Amo Gesù Cristo e la Chiesa Cattolica da Lui fondata. Il mio unico desiderio è dire la Sua Verità e vivere la Volontà di Dio al meglio delle mie capacità.
In chiusura vorrei condividere la mia profonda gratitudine per il sostegno e le preghiere che tanti di voi mi hanno espresso. Continuo ad amare e servire6 come vostro pastore e per fortuna durante tutto questo tempo ho potuto visitare molte delle vostre parrocchie e celebrare con voi la nostra fede cattolica.
Sono benedetto nella mia preghiera personale nella quale mi sento molto vicino al Signore e sostenuto dalla Beata Vergine Maria e da tutti i santi. Anche le vostre preghiere sono un enorme sostegno. Sono in pace con qualunque sia la chiamata del Signore per me, continuiamo a pregare per Papa Francesco, la Chiesa e la Diocesi di Tyler che chiamiamo casa.
Dio vi benedica e tutti coloro che vi sono cari».

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