Divina Misericordia: grazia per la persona

suor faustina e gesù misericordioso
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Domani, domenica 19 aprile alle ore 11, nella chiesa di Santo Spirito in Sassia, centro italiano della devozione a Gesù misericordioso, papa Francesco celebra la Messa per la festa della Divina Misericordia, istituita 20 anni fa da san Giovanni Paolo II.

Una festa chiesta da Gesù ad una piccola suora polacca tra la prima e la seconda guerra mondiale, che ‘sia di riparo e rifugio per tutte le anime’, come ha ricordato papa Francesco al termine dell’udienza generale di mercoledì scorso: “Domenica prossima celebreremo la festa della Divina Misericordia. San Giovanni Paolo II l’ha istituita rispondendo alla richiesta di Gesù trasmessa a santa Faustina.

Così ha detto nel suo diario spirituale: ‘Desidero che la festa della misericordia sia di riparo e rifugio per tutte le anime. L’umanità non troverà pace finché non si rivolgerà alla sorgente della mia misericordia’. Con fiducia preghiamo Gesù Misericordioso per la Chiesa e per tutta l’umanità, specialmente per coloro che soffrono in questo tempo tanto difficile. Cristo Risorto ravvivi in noi la speranza e lo spirito di fede”.

Dal 1 gennaio 1994 la chiesa, ricostruita a metà del 1500 da papa Paolo III, per volere di papa Giovanni Paolo II, è centro di spiritualità della Divina Misericordia.

Nella seconda domenica di Pasqua del 1995 san Giovanni Paolo II, che aveva conosciuto da ragazzo il culto promosso da suor Faustina Kowalska, celebrò la Messa e benedì l’immagine di Gesù misericordioso, copia del quadro dettato dalla religiosa dopo una visione, su richiesta di Cristo stesso, e conservato nel santuario di Lagiewniki, sobborgo di Cracovia, dove riposa l’apostola della Divina Misericordia.

Ai microfoni di Vatican News il rettore del centro di spiritualità, mons. Jozef Bart, ha affermato che papa  Francesco lancerà un messaggio di misericordia molto importante: “Oggi dobbiamo veramente prendere in mano tutti i nostri strumenti, e la Chiesa lo fa attraverso l’episcopato italiano, sia nelle parrocchie che nella diocesi proprio per aiutare, ecco la misericordia, i fratelli bisognosi, famiglie e persone che non hanno niente.

Dobbiamo subito consolare e aiutare e anche noi sacerdoti, che abbiamo la libertà di muoverci, come ha chiesto papa Francesco, non dobbiamo risparmiarci, ma andare tra le persone, accudirli, benedirli, consolarli e portare loro la comunione. Il papa anche questa volta si sposta per lanciare, da questo centro italiano della spiritualità della Divina Misericordia, il messaggio di misericordia per tutto il mondo. Altrimenti ci fermiamo soltanto sui numeri e sui calcoli economici”.

E papa Francesco, durante il suo insediamento nella cattedra di san Pietro domenica 7 aprile 2013, ha raccontato il suo stretto rapporto con la Divina Misericordia: “Nella mia vita personale ho visto tante volte il volto misericordioso di Dio, la sua pazienza; ho visto anche in tante persone il coraggio di entrare nelle piaghe di Gesù dicendogli: Signore sono qui, accetta la mia povertà, nascondi nelle tue piaghe il mio peccato, lavalo col tuo sangue. E ho sempre visto che Dio l’ha fatto, ha accolto, consolato, lavato, amato.

Cari fratelli e sorelle, lasciamoci avvolgere dalla misericordia di Dio; confidiamo nella sua pazienza che sempre ci dà tempo; abbiamo il coraggio di tornare nella sua casa, di dimorare nelle ferite del suo amore, lasciandoci amare da Lui, di incontrare la sua misericordia nei Sacramenti. Sentiremo la sua tenerezza, tanto bella, sentiremo il suo abbraccio e saremo anche noi più capaci di misericordia, di pazienza, di perdono, di amore”.

Il 17 agosto 2002 da Cracovia san Giovanni Paolo II affidò alla Divina Misericordia le sorti del mondo attraverso questa preghiera: “Dio, Padre misericordioso, che hai rivelato il Tuo amore nel Figlio tuo Gesù Cristo, e l’hai riversato su di noi nello Spirito Santo, Consolatore, Ti affidiamo oggi i destini del mondo e di ogni uomo.

 Chinati su di noi peccatori, risana la nostra debolezza, sconfiggi ogni male, fa’ che tutti gli abitanti della terra sperimentino la tua misericordia, affinché in Te, Dio Uno e Trino, trovino sempre la fonte della speranza. Eterno Padre, per la dolorosa Passione e la Risurrezione del tuo Figlio, abbi misericordia di noi e del mondo intero!”

Nel suo Diario santa Faustina Kowalska scrisse: “Il Signore, se vuole qualche cosa da un’anima, le dà la possibilità di eseguirla e con la grazia la rende idonea a compiere ciò che vuole da lei. E quindi anche se si trattasse dell’anima più misera, può per ordine del Signore intraprendere cose che oltrepassano la sua comprensione, poiché questo è il segno dal quale si può conoscere che il Signore è con quell’anima, se in essa si rivela la forza ed il vigore di Dio, che rende l’anima coraggiosa e forte…”

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