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Per la Giornata dell’Alimentazione papa Francesco ha detto che il cibo è un diritto
“La quarantaquattresima Giornata Mondiale dell’Alimentazione ci invita a riflettere sul diritto al cibo per una vita e un futuro migliori. Si tratta di una priorità, poiché soddisfa uno dei bisogni fondamentali dell’essere umano, cioè quello di nutrirsi per vivere secondo standard qualitativi e quantitativi adeguati, che garantiscano l’esistenza dignitosa della persona umana. Tuttavia, vediamo spesso che questo diritto viene minato e non applicato equamente, con le conseguenze dannose che ciò comporta”: con queste parole è iniziato il messaggio di papa Francesco inviato al direttore generale della FAO, Qu Dongyu, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, svoltasi mercoledì 16 ottobre, letto da mons. Fernando Chica Arellano durante il World Food Forum, svoltosi a Roma.
Nel messaggio il papa ha sottolineato il valore sociale dell’alimentazione, che è un diritto: “Per fare questo è necessario non dimenticare la dimensione sociale e culturale intrinseca all’atto di nutrirsi. A questo proposito, i leader politici ed economici a livello internazionale devono ascoltare le istanze di coloro che stanno alla base della catena alimentare, come i piccoli agricoltori, e delle formazioni sociali intermedie, come la famiglia, che sono direttamente coinvolte nell’alimentazione delle persone”.
E’ un richiamo ai principi di solidarietà e di sussidiarietà: “Questo pensavo quando proponevo di considerare il paradigma dell’ecologia integrale, perché si tenga conto dei bisogni di ogni uomo e di tutti gli uomini, perché sia tutelata la loro dignità nel rapporto con gli altri e in stretta connessione con la cura del creato. Solo se prendiamo l’ideale della giustizia come guida della nostra azione possiamo soddisfare i bisogni delle persone”.
E’ un invito a tutelare le future generazioni: “In questo modo, la tutela delle generazioni future andrà di pari passo con l’ascolto e l’agire in favore delle istanze delle generazioni presenti, attraverso un’alleanza intra e intergenerazionale che chiama tutti alla fraternità e dà un significato nuovo, più autentico, alla cooperazione internazionale, cooperazione che deve favorire questa Organizzazione e l’intero sistema multilaterale”.
Ed ha garantito il sostegno della Chiesa in questa sfida: “In questo cammino, pieno di ostacoli e difficoltà, ma allo stesso tempo appassionante e pieno di sfide, la comunità internazionale avrà l’incoraggiamento della Santa Sede e della Chiesa cattolica, che non cessano di offrire il loro tenace contributo affinché tutti possano avere di cibo in quantità e qualità adeguate per sé e per le proprie famiglie, perché ogni persona possa condurre una vita dignitosa e perché sia definitivamente sconfitto il doloroso flagello della miseria e della fame nel mondo”.
E nella giornata dedicata all’alimentazione l’ong ‘Save the Children’ ha sottolineato che ogni due secondi al mondo nasce un bambino destinato a soffrire la fame e ad avere il piatto desolatamente vuoto, anche a causa dell’aumento dei conflitti: “La malnutrizione acuta infantile è aumentata del 20% tra il 2020 e il 2022 nei 19 Paesi più colpiti da crisi umanitarie, passando da 23.000.000 nel 2020 (pre-pandemia) a 27.700.000 nel 2022.
Il proliferare dei conflitti armati ed il fatto che siano sempre più prolungati nel tempo (basti considerare quelli in Medioriente, Ucraina e Sudan) e gli eventi metereologici estremi sempre più intensi e frequenti, stanno avendo conseguenze devastanti sulla vita dei civili, rischiando di aumentare ulteriormente i livelli di insicurezza alimentare e di malnutrizione infantile. Considerando i trend attuali, si stima che 128,5 milioni di bambini (19,5%) saranno affetti da malnutrizione cronica nel 2030, circa la metà dei quali in Africa occidentale e centrale”.
Il rapporto dell’Organizzazione Non Governativa ha evidenziato come i conflitti siano le principali cause dell’insicurezza alimentare per circa 135.000.000 di persone in 20 Paesi del mondo: “Solo a Gaza, dove si registra il più alto tasso di malnutrizione a livello globale, è colpita quasi l’intera popolazione infantile, pari a 1.100.000 di bambini. Un anno di guerra a Gaza sta evidenziando le conseguenze disastrose della proibizione dell’accesso umanitario: ben il 96% della popolazione della Striscia sta affrontando un’insicurezza alimentare acuta a livelli critici o anche maggiori, con oltre 495.000 persone (22%) che sono approdate allo stadio più alto secondo la classificazione IPC5, e affrontano livelli catastrofici di insicurezza alimentare acuta”.
Ma anche la crisi climatica è tra le principali cause della malnutrizione: “Si stima che gli eventi metereologici estremi, siano stati la causa primaria di alti livelli di insicurezza alimentare per 72.000.000 di persone in 18 Paesi, tra cui 33 milioni di minori. Numero più che raddoppiato dal 2018, quando gli eventi meteorologici estremi erano la causa primaria della fame per 29.000.000 di persone, di cui 13.000.000 di bambini. La maggiore intensità e frequenza dei fenomeni climatici estremi (come le inondazioni in Pakistan, le prolungate siccità nel Sahel e in Somalia e il distruttivo uragano Freddy in Mozambico e Malawi) la siccità e la deforestazione hanno degli impatti profondi sui sistemi alimentari e sulla competizione per le risorse naturali, a sua volta responsabile di conflitti crescenti, come quelli tra agricoltori e popolazioni pastorali”.
Per questo fino al 31 dicembre è possibile sostenere la campagna, per dare cibo terapeutico, acqua e cure mediche a tanti bambini malnutriti, donando 2 euro con un SMS al 45533 dal proprio cellulare personale Wind Tre, Tim, Vodafone, Iliad, Poste Mobile, Coop Voce e Tiscali; 5 o 10 euro chiamando da rete fissa TIM, Vodafone, Wind Tre, Fastweb, Tiscali, TWT Group Unidata, Convergenze e Poste Mobile. Per donare con carta di credito basta chiamare l’800 08 18 18.
Testimonial della campagna di Save the Children quest’anno sono Cesare Bocci, Ambasciatore dell’Organizzazione, Michela Andreozzi, Giada Desideri, Tosca D’Aquino, Caterina Guzzanti, Neva Leoni, Luana Ravegnini, Ema Stokholma, ‘diretti’ e ‘fotografati’ da Fabio Lovino: https://vimeo.com/1018246977/bfef6471b9. Inoltre fino al 20 ottobre è in programma la settimana di raccolta fondi con il sostegno informativo di Rai per la Sostenibilità – ESG, attraverso i canali editoriali Rai, che supporterà lo sviluppo di interventi di contrasto alla malnutrizione in Somalia.
Altri spazi editoriali saranno messi a disposizione daSky per il Sociale, Tv 2000. Nel weekend del 19-20 ottobre, grazie al supporto della Lega serie A, tutte le squadre della Serie A TIM scenderanno in campo per supportare Save the Children invitando tutti i tifosi a contribuire con una semplice donazione. La campagna sull’emergenza fame di Save the Children e i suoi progetti di contrasto alla malnutrizione sono supportati dai nostri partner Fondazione Giorgio Armani, Nexi e OVS.
Al contrario Coldiretti ha evidenziato che gli italiano gettano 1.800.000.000 di chilogrammi di cibo: “Il fenomeno dello spreco nelle case incide per oltre la metà sul totale del valore del cibo gettato, con le abitazioni che rappresentano la prima voce davanti alla grande distribuzione all’industria e alle campagne. Proprio per sensibilizzare i cittadini rispetto a un problema sempre più grave Coldiretti è impegnata con il progetto dei mercati di Campagna Amica, sostenendo le realtà locali, riducendo l’impatto ambientale dei lunghi trasporti e garantendo alle famiglie prodotti più freschi che durano di più”.
E questi sono alcuni consigli forniti da Coldiretti per evitare lo spreco: “Importante fare la lista della spesa, leggere attentamente la scadenza sulle etichette, verificare quotidianamente il frigorifero dove i cibi vanno correttamente posizionati. Meglio poi effettuare acquisti ridotti e ripetuti nel tempo, privilegiare confezioni adeguate, scegliere frutta e verdura con il giusto grado di maturazione, preferire la spesa a km 0 e di stagione che garantisce una maggiore freschezza e durata. Ma lo spreco si batte anche a tavola, riscoprendo le ricette degli avanzi, dalle marmellate di frutta alle polpette fino al pane grattugiato, ma anche chiedendo la doggy bag al ristorante”.
Cei preoccupata per le autonomie differenziate
Dopoché alcune conferenze episcopali, specialmente nel sud Italia, si erano espresse sul disegno di legge per le autonomie differenziate, anche la Cei ha approvato un testo che raccoglie le preoccupazioni emerse dal dibattito dei vescovi, intitolato ‘il Paese non crescerà se non insieme’: “Questa convinzione ha accompagnato, nel corso dei decenni, ‘il dovere e la volontà della Chiesa di essere presente e solidale in ogni parte d’Italia, per promuovere un autentico sviluppo di tutto il Paese’. E’ un fondamentale principio di unità e corresponsabilità, che invita a ritrovare il senso autentico dello Stato, della casa comune, di un progetto condiviso per il futuro”.
Nel documento i vescovi ricordano che lo sviluppo non può prescindere dalla solidarietà: “Ed è proprio la storia del Paese a dirci che non c’è sviluppo senza solidarietà, attenzione agli ultimi, valorizzazione delle differenze e corresponsabilità nella promozione del bene comune. Ci dà particolare forza l’esperienza di sinodalità delle nostre Chiese, grazie alla quale stiamo crescendo nella capacità di ‘camminare insieme’ come comunità cristiane e con i territori e la comunità civile del Paese”.
Riprendendo l’enciclica ‘Fratelli tutti’ la Conferenza Episcopale Italiana si è soffermata ad esaminare la parola ‘insieme’, capace di legare sussidiarietà e solidarietà: “In particolare, crediamo che la parola ‘insieme’ sia la chiave per affrontare le sfide odierne e la via che conduce a un futuro possibile per tutti. Siamo convinti infatti (la storia lo conferma) che il principio di sussidiarietà sia inseparabile da quello della solidarietà. Ogni volta che si scindono si impoverisce il tessuto sociale, o perché si promuovono singole realtà senza chiedere loro di impegnarsi per il bene comune, o perché si rischia di accentrare tutto a livello statale senza valorizzare le competenze dei singoli. Solidarietà e sussidiarietà devono camminare assieme altrimenti si crea un vuoto impossibile da colmare”.
Quindi il rischio che si potrebbe ‘correre’ è quello della cancellazione della solidarietà: “Da sempre ci sta a cuore il benessere di ogni persona, delle comunità, dell’intero Paese, mentre ci preoccupa qualsiasi tentativo di accentuare gli squilibri già esistenti tra territori, tra aree metropolitane e interne, tra centri e periferie. In questo senso, il progetto di legge con cui vengono precisate le condizioni per l’attivazione dell’autonomia differenziata, prevista dall’articolo 116, terzo comma, della Costituzione, rischia di minare le basi di quel vincolo di solidarietà tra le diverse Regioni, che è presidio al principio di unità della Repubblica”.
Il documento della Cei è un appello alle Istituzioni per un ‘patto sociale e culturale’ delle autonomie fortemente voluto da don Luigi Sturzo: “Gli sviluppi del sistema delle autonomie (la cui costruzione con Luigi Sturzo, nel secolo scorso, è stata uno dei principali contributi dei cattolici alla vita del Paese) non possono non tener conto dell’effettiva definizione dei livelli essenziali delle prestazioni relative ai diritti civili e sociali che devono essere garantiti in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale”.
E sempre in quei giorni sono state presentate le ‘Comunità Energetiche Rinnovabili’, che rappresentano un passo decisivo verso una transizione energetica in una prospettiva di ecologia integrale, che abbraccia la tutela dell’ambiente, la giustizia nei rapporti economici e sociali, la cura della persona umana e delle comunità, come è stato sottolineato dal presidente della Cei, card. Matteo Zuppi:
“Non può esistere un autentico sviluppo economico senza garantirne la sostenibilità nel lungo periodo, inclusa la dimensione ambientale. Al contempo, le preoccupazioni ambientali non possono e non devono tradursi in una nuova forma di marginalizzazione dei poveri e degli ultimi”.
Il Vademecum, che sarà regolarmente aggiornato per recepire in maniera continuativa gli sviluppi a livello normativo, di mercato e pastorale, è disponibile sui siti www.chiesacattolica.it e https://tavoloenergia.chiesacattolica.it/. Oltre a fornire alcune informazioni di carattere generale e a suggerire strumenti e metodologie utili per le Chiese locali e gli enti religiosi, il testo propone infatti una road map per la costituzione di una CER.
Caritas italiana: i poveri aumentano
“E’ un Rapporto preoccupante, che ci deve aiutare a scegliere e a vivere consapevolmente le settimane e i mesi difficili verso cui andiamo incontro, che richiedono e richiederanno tanta solidarietà, delle risposte rapide, perché la sofferenza non può aspettare, non deve aspettare, ma anche delle risposte che sanno guardare al futuro.
La società civile verso le elezioni politiche
Il leader di Azione, Carlo Calenda, ha chiuso la porta al Partito Democratico, dopo l’accordo portato a casa da Letta con Fratoianni, Bonelli e Di Maio e Tabacci, un insolito silenzio aveva avvolto la giornata di Calenda. Ora la rottura. A nemmeno una settimana dall’intesa siglata martedì scorso con pubbliche strette di mano e foto ricordo con il segretario democratico.
‘Praedicate Evangelium’: una riforma per una Chiesa missionaria
Lunedì scorso è stata presentata la Costituzione Apostolica ‘Praedicate Evangelium’ che riforma la Curia Romana, come ha scritto papa Francesco nel preambolo: “La Chiesa adempie il suo mandato soprattutto quando testimonia, in parole e opere, la misericordia che ella stessa gratuitamente ha ricevuto. Di ciò il nostro Signore e Maestro ci ha lasciato l’esempio quando ha lavato i piedi ai suoi discepoli e ha detto che saremo beati se faremo anche noi così… Facendo così, il popolo di Dio adempie al comando del Signore, il quale chiedendo di annunciare il Vangelo, sollecitò a prendersi cura dei fratelli e delle sorelle più deboli, malati e sofferenti”.
Papa Francesco: la sussidiarietà per sconfiggere la crisi
“Il mio pensiero va infine, come di consueto, agli anziani, ai giovani, ai malati e agli sposi novelli. La testimonianza di fede e di carità che animò san Pio da Pietrelcina, di cui oggi facciamo memoria, sia per ciascuno un invito a confidare sempre nella bontà di Dio, accostandosi con fiducia al Sacramento della Riconciliazione, di cui il Santo del Gargano, instancabile dispensatore della misericordia divina, fu assiduo e fedele ministro”.
La Chiesa di Crotone stigmatizza l’odio social
Negli ultimi giorni di agosto una imbarcazione con a bordo oltre venti migranti ha preso fuoco, per cause in corso d’accertamento, mentre erano in corso le operazioni di trasbordo su unità navali della Capitaneria di Porto al largo della costa crotonese, seguita da un’esplosione causata, presumibilmente, dal carburante a bordo.
Papa Francesco invita a guarire il mondo
Papa Francesco oggi ha ripreso, dopo sei mesi, le udienze generali con la presenza dei fedeli, ringraziandoli della presenza: “Dopo tanti mesi riprendiamo i nostri incontri faccia a faccia, e non schermo a schermo. E questo è bello!”. Nella catechesi dell’udienza il papa prosegue il ciclo sul tema ‘Guarire il mondo’, che si basa sui principi di solidarietà e sussidiarietà:
Bernard Scholz presenta il ‘sublime’ del Meeting di Rimini
“A marzo, nel pieno della virulenza del Covid-19, ci siamo chiesti se e come mettere in moto il Meeting 2020. La risposta alla prima domanda (‘se farlo’), nonostante i tantissimi fattori favorevoli e il forfait da quasi tutti gli eventi congressuali, è stata subito un chiaro: sì. Eravamo e siamo convinti che proprio quest’anno il Meeting potrà essere un momento importante per affrontare le grandi domande che emergono giorno per giorno con crescente urgenza e drammaticità; che potrà essere un momento significativo per condividere esperienze di speranza e di fiducia…
Sussidiarietà: la finanza d’impatto per un nuovo sviluppo sostenibile
Lo choc economico causato dalla pandemia ha rafforzato la consapevolezza che la sostenibilità è il vero fulcro attraverso cui costruire un nuovo modello di sviluppo: è uno dei messaggi chiave emerso dal Rapporto sulla sussidiarietà 2019/2020, a cura della Fondazione per la Sussidiarietà (di Alberto Brugnoli, Luca Erzegovesi, Giorgio Vittadini), in cui si sottolinea come tale processo vada portato avanti anche grazie a un aumento del livello di cultura sussidiaria, alla valorizzazione dei soggetti della ‘biodiversità’ (dal Terzo settore alle imprese sociali) e coinvolgendo attori finanziatori quali le Fondazioni, i Confidi, il credito cooperativo.