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Quesito giuridico (civilistico-amministrativo-tributario-canonico) sulla compatibilità del «MOTU PROPRIO» (2023) “Il diritto nativo:il patrimonio della Sede Apostolica” con il can. 1258 CIC, l’art. 831 CC, la L. 127/97 ed il D.lgs. n. 117/2017 s.m.i. PARTE TERZA 3- RASSEGNA DI GIURISPRUDENZA SUGLI ENTI ECCLESIASTICI

Premesso quanto illustrato nei due precedenti articoli ( F. Trombetta e G. Di Giacinto) qui pubblicati (…..), riteniamo utile citare preliminarmente  una delle più rilevanti  Sentenze   della  Cassazione civile , la n. 5418  del 1993, essa  ribadisce il principio – già espresso in altra occasione (negli anni 69 e 70) – secondo il quale le norme canoniche  acquistano forza nell’ordinamento italiano in virtù del rinvio formale; di conseguenza, l’eventuale mancanza dell’autorizzazione può essere dedotta solo dagli ENTI ECCLESIASTICI nel cui interesse è svolto il controllo e non anche dall’ altro contraente. E’ stato rilevato, inoltre,  che con la Legge121/85 è stata soppressa ,  per lo Stato italiano , ogni  ingerenza  nell’amministrazione dei beni degli ENTI ECCLESIASTICI ormai sottoposta all’esclusivo controllo canonico ! (dopo l’ abrogazione dell’art. 17 c.c. avvenuta con la L. 127/97 ).

Quesito giuridico (civilistico-amministrativo-tributario-canonico) sulla compatibilità del «MOTU PROPRIO» (2023) “Il diritto nativo:il patrimonio della Sede Apostolica” con il can. 1258 CIC, l’art. 831 CC, la L. 127/97 ed il D.lgs. n. 117/2017 s.m.i. 2- COMPARAZIONE CANONICO-CIVILISTICA

 Premesso quanto ha illustrato brillantemente il mio ex studente (attuale P. Avv. Dott. Giuseppe Di Giacinto, tirocinante giudiziario, primo classificato nel mese di  Marzo 2023 presso Corte d’Appello) nel precedente articolo qui pubblicato (…..),cercherò di completare la complessa configurazione della vicenda sancita dalla recente  normativa, avvalendomi  della dottrina più accreditata e della  giurisprudenza consolidata in tali contesti.

Quesito giuridico (civilistico-amministrativo-tributario-canonico) sulla compatibilità del «MOTU PROPRIO» (2023) “Il diritto nativo: il patrimonio della Sede Apostolica” con il can. 1258 CIC, l’art. 831 CC, la L. 127/97 ed il D.lgs. n. 117/2017 s.m.i.

                                                        1-INTRODUZIONE

“Su tutti i beni  delle Associazioni religiose e degli enti ecclesiastici, delle  diocesi, delle parrocchie, dei conventi, ecc. , la Santa Sede  è la titolare esclusiva  del diritto di proprietà e di altri diritti reali, legittimata ad esercitare i diversi tipi di controllo sui medesimi essendo diventati i soggetti preposti da Febbraio 2023 semplici amministratori/gestori ???”

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