Tag Archives: salute

Covid-19: imparare dalle persone con disabilità

La nuova Nota della Pontificia Accademia per la Vita si intitola ‘L’amicizia con le persone con disabilità: l’inizio di un nuovo mondo. Imparare dalle esperienze delle persone con disabilità e dei loro caregivers durante la pandemia da Covid-19’, e segue le Note del 30 marzo dello scorso anno (‘Pandemia e Fratellanza Universale’), del 22 luglio 2020 (‘Humana Communitas nell’era della pandemia’) e del 9 febbraio scorso (‘La Vecchiaia il nostro Futuro’) ed è stata elaborata in collaborazione con la Commissione Vaticana Covid-19, a cui hanno collaborato gli accademici: William F. Sullivan, John Heng, MaryKare Gaurke, Cory Labrecque, Neil Scolding, Paulina Taboada.

P. Gargano racconta il coronavirus in Asia meridionale

In Asia Meridionale, in cui vivono circa 2.000.000.000 di persone, si sta verificando la metà dei nuovi contagi conosciuti a livello globale. Più di 3 nuove contagi da Covid-19 sono registrati ogni secondo. Anche la mortalità è in rapida crescita nella regione, con più di 3 morti ogni minuto a causa del Covid-19.  Il 18 maggio, l’India ha registrato il più alto numero giornaliero di morti nella storia della pandemia da Covid-19: 4.529.

Papa Francesco ribadisce che ‘non ci salva da soli’

In queste settimana sta tenendo ‘banco’ la possibilità di liberalizzare i brevetti, ponendo termine al monopolio delle case farmaceutiche, dopo l’appello lanciato da Oxfam ed Emergency, membri della coalizione internazionale People’s Vaccine Alliance, al presidente del consiglio Mario Draghi e ai ministri degli Esteri, Salute e Sviluppo economico, perché senza un vaccino per tutti in ogni parte del mondo andranno persi $ 9.300.000.000 a livello globale e innumerevoli vite.

Secondo la People’s Vaccine Alliance, nella maggior parte dei paesi in via di sviluppo, solo un decimo della popolazione può sperare di essere vaccinato nel 2021, attraverso il progetto Covax per rendere accessibili i vaccini nel sud del mondo. Oxfam ed Emergency riconoscono l’importante valore di Covax, ma lo giudicano del tutto inadeguato per coprire il reale fabbisogno di vaccini nei paesi poveri nei tempi brevi necessari.

Quindi nelle settimane scorse il Pontificio Consiglio della Cultura e la Fondazione Cura hanno organizzato la quinta Conferenza Internazionale dal titolo: ‘Exploring the Mind, Body & Soul. How Innovation and Novel Delivery Systems Improve Human Health’, con interventi di medici, scienziati, studiosi di etica, leader religiosi, sostenitori dei diritti dei pazienti, policymakers, filantropi e opinionisti per confrontarsi sulle ultime scoperte nell’ambito della medicina, dell’assistenza sanitaria e della prevenzione, nonché sul significato antropologico e sull’impatto culturale dei progressi tecnologici ed il messaggio finale di papa Francesco, che ha affermato che mente, corpo ed anima sono inseparabili:

“Lo strato biologico della nostra esistenza, che si esprime attraverso la nostra corporeità, costituisce la dimensione più immediata, ma non per questo la più facile da comprendere. Non siamo spiriti puri; per ognuno di noi, tutto inizia con il nostro corpo, ma non solo: dal concepimento alla morte noi non semplicemente abbiamo un corpo, ma siamo un corpo (e la fede cristiana ci dice che lo saremo anche nella risurrezione).

La storia della ricerca medica ci presenta, a questo riguardo, una dimensione dell’affascinante viaggio dell’essere umano alla scoperta di sé stesso. E non pensiamo solo alla medicina accademica per così dire ‘occidentale’, ma alla ricchezza delle varie medicine nelle diverse civiltà del mondo. Senza dubbio, le scienze hanno aperto davanti a noi un orizzonte di conoscenze e interazioni che pochi secoli fa non erano nemmeno pensabili”.

Uno studio interdisciplinare dei tre elementi permette il ‘progresso’ del sapere: “Uno sguardo allargato e un impegno di ricerca interdisciplinare determinano dunque un progresso del sapere che, applicato alle scienze mediche, si traduce in ricerche più sofisticate e in cure sempre più adeguate e precise. Basti solo pensare al vasto campo della ricerca nell’ambito della genetica, indirizzata al superamento di svariate malattie. Essa, d’altra parte, pone anche alcuni interrogativi antropologici ed etici di fondo, come, ad esempio, la questione della manipolazione del genoma umano per controllare o addirittura superare il processo di invecchiamento, oppure per giungere a un potenziamento alterato dell’essere umano”.

E sempre nello stesso giorno il papa ha inviato un video messaggio in occasione del ‘Vax live’, a favore della vaccinazione per tutti: “Dinanzi a tanta oscurità e incertezza c’è bisogno di luce e di speranza. Abbiamo bisogno di cammini di guarigione e di salvezza. E mi riferisco a una guarigione alla radice, che curi la causa del male e non si limiti solo ai sintomi. In queste radici malate troviamo il virus dell’individualismo, che non ci rende più liberi né più uguali, né più fratelli, piuttosto ci trasforma in persone indifferenti alla sofferenza degli altri.  E una variante di questo virus è il nazionalismo chiuso, che impedisce, per esempio, un internazionalismo dei vaccini. Un’altra variante è quando mettiamo le leggi del mercato o di proprietà intellettuale al di sopra delle leggi dell’amore e della salute dell’umanità”.

Inoltre ha spiegato l’interconnessione tra la malattia e l’economia: “Ogni ingiustizia sociale, ogni emarginazione di alcuni nella povertà o nella miseria incide anche sull’ambiente. Natura e persona siamo uniti. Dio Creatore infonde nei nostri cuori uno spirito nuovo e generoso per abbandonare i nostri individualismi e promuovere il bene comune: uno spirito di giustizia che ci mobiliti per assicurare l’accesso universale al vaccino e la sospensione temporanea del diritto di proprietà intellettuale; uno spirito di comunione che ci permetta di generare un modello economico diverso, più inclusivo, giusto, sostenibile”.

Ed ha ricordato che non ci si salva da soli: “La pandemia ci ha messo tutti in crisi, ma non dimenticatevi che da una crisi non usciamo uguali, o usciamo migliori o peggiori. Il problema sta nell’avere l’inventiva per cercare cammini che siano migliori.

Dio, medico e salvatore di tutti, conforti i sofferenti, accolga nel suo regno quelli che se ne sono già andati. E a questo Dio chiedo anche per noi, pellegrini sulla terra, che ci conceda il dono di una nuova fratellanza, una solidarietà universale e che possiamo riconoscere il bene e la bellezza che ha seminato in ognuno di noi, per stringere legami di unità, di progetti comuni, di speranze condivise”. 

Card. Parolin: corsa al vaccino ha prevalso sulla solidarietà

“Per comprendere in pieno il concetto di fratellanza e la sua declinazione nell’azione diplomatica multilaterale della Santa Sede, può essere utile tornare all’avvio del Pontificato di papa Francesco… Tutte le azioni ed attività successive del Pontificato sono state una naturale e coerente conseguenza di un cammino orientato ad essa”.

La Chiesa polacca chiede di valutare gli effetti collaterali dei vaccini

I vaccini di AstraZeneca e di Johnson & Johnson stanno facendo molto discutere in queste settimane e molti Paesi sono divisi tra la preoccupazione dei possibili effetti collaterali dei due suddetti trattamenti e la paura di non riuscire a vaccinare la popolazione in tempi brevi. E pongono anche molti interrogativi, come ha scritto nel documento della conferenza episcopale polacca il presidente dell’equipe di esperi di bioetica, mons. Józef Wróbel SCJ.

Giornata mondiale della salute: occorre costruire un mondo più sano

Il COVID-19 ha aumentato le disuguaglianze esistenti in materia di salute e benessere nel mondo e proprio da qui è partito lo slogan della Giornata mondiale della salute 2021, celebratasi ieri, 7 aprile: ‘Costruire un mondo più giusto e più sano’. Le malattie e le morti per COVID-19 sono state più elevate tra i gruppi che affrontano discriminazioni, povertà, esclusione sociale e condizioni di vita e di lavoro quotidiane avverse, comprese le crisi umanitarie.

I vescovi campani chiedono le bonifiche dei territori

Lo studio ultimato nel febbraio scorso dal gruppo di lavoro indipendente dell’Istituto Superiore di Sanità, commissionato nel 2016 dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, doveva rispondere ad un quesito specifico: costruire una mappa dei siti di smaltimento di rifiuti che possono aver avuto un impatto sulla salute delle persone che vi risiedono.

10 punti per un nuovo welfare di comunità e per i giovani

La Rete ‘Per un nuovo Welfare’, di cui l’Azione Cattolica Italiana fa parte, formata da oltre 100 associazioni ed enti che hanno sottoscritto il 17 aprile 2020 l’Appello della società civile per la ricostruzione di un welfare a misura di tutte le persone e dei territori, hanno scritto al presidente del Consiglio Mario Draghi, ai ministri Andrea Orlando, Roberto Speranza, Marta Cartabia, Patrizio Bianchi, Mara Carfagna, alle Commissioni Affari Sociali e Affari Costituzionali di Camera e Senato, suggerendo, in 10 punti, proposte concrete da recepire nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) su come intervenire sul Sud, sulla rieducazione penale, sulla medicina territoriale, sullo Ius soli e i diritti di cittadinanza in genere, sullo sviluppo sostenibile dei Piccoli comuni e delle Aree interne, sul welfare di prossimità per gli anziani e le persone vulnerabili, sull’agricoltura, le fonti energetiche, la difesa nonviolenta della patria, la riforma del Reddito di cittadinanza, la povertà educativa e i Neet.

Da Terni un appello a san Valentino per testimoniare l’amore

Celebrata nella basilica di san Valentino dal vescovo Giuseppe Piemontese, ieri, la solennità del patrono di Terni e degli innamorati e copatrono della diocesi di Terni-Narni-Amelia, con la preghiera particolare d’intercessione per tutti i malati colpiti dal Covid-19 nel mondo:

La Speranza cristiana: il Regno dei cieli

Il Vangelo oggi ci presenta un quadro alquanto triste del genere umano. Gesù inizia la sua vita pubblica visitando zone dove pulsa la vita, luoghi di preghiera e gente che soffre. Uscito dalla sinagoga di Cafarnao, si reca a casa di Simone (detto Pietro) e Andrea. Ospite inatteso, trova la suocera di Simone con la febbre e, pregato, si avvicina, la prende per la mano e le restituisce la salute. Poi, dopo la cena, tutta la città si raduna attorno a quella casa e nelle adiacenze; sono presenti molti ammalati e Gesù guarisce molti affetti da varie malattie, scaccia demoni.

Gli apostoli appaiono lieti e forse pensano di essere ormai al centro della situazione; Gesù invece proprio l’indomani dice: andiamo altrove. Egli è venuto infatti non per farsi pubblicità ma per annunciare il vangelo: l’annuncio dell’amore misericordioso di Dio verso l’umanità che soffre non solo fisicamente ma spiritualmente. Gesù evidenzia qual è la vera guarigione: non tanto la salute del corpo quanto quella dell’anima.

L’umanità certamente soffre; nel libro di Giobbe si legge: ‘notti di affanno mi sono state assegnate… un soffio è la vita: il mio occhio non vedrà più il bene’. Il quadro è terribile: portano a Gesù ammalati di ogni sorta; si aggiungano anche indemoniati, tra gli ammalati anche la suocera di Simone. Ieri come oggi il mondo non è tanto cambiato. Oggi domina in tutto il mondo il ‘coronavirus’ che incute timore e tremore.

La gente si guarda attorno e dice: cosa sta succedendo? siamo forse alla fine? Amici, una visione pessimistica della vita non è né umana né cristiana, ma è anche ridicola una visione puramente ottimistica. Il male c’è, esiste e il Vangelo evidenzia in varie pagine una realtà non certamente florida; basta poi guardarci ancora oggi, dopo venti secoli di cristianesimo, quanto dolore, sofferenza si registra in tutte le case.

La religione cristiana non è una religione miracolistica, basata sui miracoli. Dio può compiere i miracoli se vuole e quando vuole. Gesù non è venuto per dire: d’oggi innanzi tutti guariti. Non dimentichiamo che il miracolo è un fermare la legge della natura; la natura è stata creata da Dio ed è buona. Guai a scambiare la Chiesa, istituita da Gesù, come una istituzione filantropica; la Chiesa ha lo scopo di portare agli uomini l’annuncio del vangelo; far prendere coscienza che la vita è un cammino verso il cielo, che Dio è buono e noi lo invochiamo: Padre nostro.

La nostra fede non ha come base e fondamento il miracolo; ben venga se Dio lo concede. Il male, il dolore ha come base il peccato originale commesso dai nostri progenitori: un peccato di superbia ed egoismo, che aveva chiuso le porte del regno dei cieli; l’uomo aveva pensato di potere fare a meno di Dio e sperimentò solo la sua debolezza, i suoi limiti nello spazio e nel tempo. L’opera di salvezza operata da Gesù riguarda la nostra salvezza eterna e la riapertura del Regno dei cieli.

Gesù conferma la sua missione e la sua divinità con i miracoli, segni soprannaturali. Ogni uomo che nasce deve morire e la morte non è castigo di Dio ma fa parte del nostro essere umano. la morte è sempre qualcosa di spiacevole, è il corpo che si sfalda per dare inizio alla vita eterna. Allora forse dirai: vale la pena pregare?

Ti dico: è necessario pregare non perchè deve avvenire il miracolo, ma per essere forti davanti ad un male, forti nella tentazione diabolica, forti nell’accettare i nostri limiti, fiduciosi sempre nell’aiuto di Dio, consapevoli che sopportando con fede viva, guardando il cielo, nostra patria, l’aiuto di Dio non verrà mai meno.

Se Dio lo crederà opportuno ben venga anche il miracolo. Ma la salvezza è sempre la risultante di due componenti: una divina (quella non manca mai), l’altra umana, diceva infatti il grande sant’Agostino: ‘qui creavit te sine te, non salvabit te sine te’ (colui che ti ha creato senza chiederti il permesso, non ti salverà se tu non vorrai).

Il cristiano prega: Padre, non abbandonarci alla tentazione. Liberaci dal male: dal male fisico, morale, psicologico, diabolico, da ogni male. Dio ci libera dandoci la forza di resistere al male; non occorre il miracolo ma l’aiuto di Dio per rafforzare il nostro spirito. Se preghi veramente, se preghi con fede, Dio, che è padre, non ci abbandona, anche se non ci sarà il miracolo, certamente non mancherà l’aiuto soprannaturale.

151.11.48.50