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A Milano il progetto delle ’12 perle’

Dall’11 al 19 maggio l’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Conferenza Episcopale Italiana propone le Giornate di valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico: un’occasione per conoscere territori, comunità, chiese ed edifici, musei e itinerari di cammino ispirati da motivi di natura religiosa.

Le dieci Diocesi della Lombardia hanno accolto questa iniziativa di promozione e valorizzazione con aperture straordinarie e visite guidate a luoghi di culto e altri siti non sempre aperti al pubblico, grazie al presidio di volontari che accompagneranno i visitatori. Nel territorio della Diocesi ambrosiana il progetto è identificato come “Dodici perle”: un richiamo alla pagina del Libro dell’Apocalisse dove vengono descritte le porte di ingresso della città di Gerusalemme.

Saranno oltre 150 i luoghi visitabili, distribuiti in tutte le sette Zone pastorali della Diocesi di Milano: da Campione d’Italia a Treviglio, da Bernate Ticino a Sesto San Giovanni… Un catalogo di capolavori noti (Sacro Monte di Varese, Castiglione Olona, le chiese di Monza, Cantù, Erba, Melegnano) e di meraviglie sconosciute, nella periferia del capoluogo (Lambrate, Ortica, Pratocentenaro, Giambellino, Barona) o nei meandri del vastissimo territorio diocesano (Visino, Barni, Monticello, Gaggiano, Oliveto Lario…).

Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione tra gli Uffici diocesani dei Beni Culturali e del Turismo e l’agenzia Duomo Viaggi, che ha realizzato il sito internet www.lombardiacristiana.it il cui scopo è proporsi come punto di riferimento e di informazione per la fruizione turistica dei beni ecclesiastici nel territorio regionale.

Oltre alle istituzioni museali legate al contesto ecclesiale, sono state coinvolte numerose parrocchie, alcune delle quali custodiscono preziosi organi recentemente restaurati anche grazie ai fondi dell’8xmille: per questo verrà proposta anche una rassegna di concerti. Dal canto loro, i giovani studenti che aderiscono al progetto ‘Vie della Bellezza’ saranno gli accompagnatori nelle chiese più significative del centro di Milano.

Sono inoltre previste esperienze di cammino che conducono nei luoghi oggetto delle visite. Saranno più di una dozzina gli itinerari programmati per quei giorni. Si svolgeranno, presidiati dalle associazioni di riferimento, sui seguenti tracciati: Via Francisca del Lucomagno, Cammino di Sant’Agostino, Cammino di San Pietro Martire, Cammino dei Monaci, Via Francigena Renana.

Sui social sarà possibile reperire informazioni e condividere le proprie esperienze utilizzando l’hashtag #xlconcordato per ricordare il quarantesimo anniversario del Concordato e l’introduzione dell’8xmille alla Chiesa cattolica, eventi che hanno offerto la base per una rinnovata collaborazione e la costruzione di intese con lo Stato per la salvaguardia e la tutela di autentici tesori del patrimonio artistico nazionale.

Però la Consulta regionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Lombarda, presieduto da mons. Corrado Sanguineti, vescovo di Pavia, ha espresso preoccupazione per il santuario di Santa Maria del Fonte di Caravaggio, in provincia di Bergamo ma parte della diocesi di Cremona, che richiama ogni anno 500.000 pellegrini, che è interessato da una continua urbanizzazione di un possibile maxi polo logistico:

“Il patrimonio ambientale della zona in cui si trova il Santuario Santa Maria del Fonte, a Caravaggio, è sempre stato tutelato e rispettato, tanto che nel corso degli anni il territorio circostante è stato considerato «area agricola di salvaguardia». In alcune parti del territorio sono stati infatti posti vincoli urbanistici e paesaggistici che hanno consentito di preservare le aree agricole che per 600 anni hanno circondato il Santuario, diventando tutt’uno con esso.

Anche il reticolo dei canali, alimentati dai fontanili, tipici della zona, ha caratterizzato l’area: il nome di Santa Maria del Fonte evidenzia che l’apparizione della Madonna è avvenuta presso una sorgente che dava acqua alla terra e alle persone che vi lavoravano”.

Il riferimento della commissione ecclesiale lombarda è al progetto di realizzazione di un’ampia zona industriale nel Comune di Misano Gera d’Adda: “Nel caso del Santuario di Caravaggio i nuovi insediamenti produttivi andrebbero ad insistere su un territorio fragile e strettamente legato a un monumento che, rassicurante e maestoso, rappresenta un elemento costitutivo e caratterizzante dell’intera area”.

Inoltre la consulta regionale per i beni culturali ecclesiastici ha ricordato il protocollo d’intesa per la salvaguardia dei beni culturali religiosi: “Si ricorda inoltre che, nel gennaio del 2022, Regione Lombardia e Conferenza Episcopale Lombarda sottoscrivevano un protocollo d’intesa per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali di interesse religioso. In questo documento si metteva in risalto l’impegno reciproco per la valorizzazione del patrimonio storico e culturale dei beni di interesse religioso e la reciproca disponibilità a tutelare questo patrimonio. In conseguenza di ciò, veniva sancito l’impegno reciproco alla tutela, al recupero e alla fruibilità dei tali beni”.

Si deve anche dire che l’Istituto per il sostentamento del clero della diocesi di Cremona a fine 2021 aveva firmato un preaccordo di vendita di 40.000 mq di sua proprietà alla società proponente, ovvero un quarto della superficie totale. Solo nel 2022 la diocesi aveva deciso di non vendere più, ma ormai l’iter era partito e la società ha scelto di proseguire con un primo lotto, stralciando i 40.000 mq della diocesi e ridimensionando notevolmente la logistica. Però per la diocesi di Cremona non si è mai arrivati alla firma definitiva per la vendita, perché essa si è poi resa conto del possibile impatto dell’insediamento industriale.

Il giornalista dei ‘poveri’ Biagio Maimone premiato per la Comunicazione ‘Socio-Umanitaria’

Il giornalista Biagio Maimone è stato insignito, insieme ad altri comunicatori professionisti e giornalisti, del premio ‘Top Communicator of the Year 2022’ nell’Aula Magna dell’Università Meier a Milano, perché si è distinto sul piano della comunicazione, sia per talento e professionalità, sia per credibilità e per capacità empatica di porsi in relazione ed interagire con gli interlocutori, siano essi lettori o telespettatori.

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