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Papa Francesco: Maria è discepola dello Spirito Santo

“Tra i diversi mezzi con cui lo Spirito Santo attua la sua opera di santificazione nella Chiesa (Parola di Dio, Sacramenti, preghiera) ce n’è uno in particolare ed è la pietà mariana. Nella tradizione cattolica c’è questo motto, questo detto: ‘Ad Iesum per Mariam’, cioè ‘a Gesù per mezzo di Maria’. La Madonna ci fa vedere Gesù. Lei ci apre le porte, sempre! La Madonna è la mamma che ci porta per mano verso Gesù. Mai la Madonna indica sé stessa, la Madonna indica Gesù. E questa è la pietà mariana: a Gesù per le mani della Madonna”: continuando la catechesi sullo Spirito Santo nell’udienza generale odierna papa Francesco ha sottolineato il rapporto tra Esso e la Madre di Dio.

Il papa ha incentrato la meditazione prendendo spunto dalla lettura del brano dagli Atti degli Apostoli: “Maria, in quanto prima discepola e figura della Chiesa, è anch’essa una lettera scritta con lo Spirito del Dio vivente. Proprio per questo, ella può essere ‘conosciuta e letta da tutti gli uomini’, anche da chi non sa leggere libri di teologia, da quei ‘piccoli’ ai quali Gesù dice che sono rivelati i misteri del Regno, nascosti ai sapienti”.

Il ‘sì’ pronunciato dalla ragazza di Nazareth all’Angelo è un’offerta di ‘abbandono’ a Dio: “In quel tempo, si usava scrivere su tavolette incerate; oggi diremmo che Maria si offre come una pagina bianca su cui il Signore può scrivere ciò che vuole”.

Tale offerta diventa ‘strumento’ per la santità: “Ecco, dunque, come la Madre di Dio è strumento dello Spirito Santo nella sua opera di santificazione. In mezzo al profluvio interminabile di parole dette e scritte su Dio, sulla Chiesa e sulla santità (che pochissimi, o nessuno, è in grado di leggere e capire per intero) lei ci suggerisce due sole parole che tutti, anche i più semplici, possono pronunciare in ogni occasione: ‘Eccomi’ e ‘fiat’. Maria è colei che ha detto ‘sì’ al Signore e con il suo esempio e la sua intercessione ci spinge a dire anche noi il nostro ‘sì’ a Lui, ogni volta che ci troviamo dinanzi a una obbedienza da attuare o a una prova da superare”.

Ed anche oggi la Chiesa è chiamata a ripetere quel ‘sì’ di Maria: “In ogni epoca della sua storia, ma in particolare in questo momento, la Chiesa si trova nella situazione in cui la comunità cristiana era all’indomani dell’Ascensione di Gesù al cielo. Deve predicare il Vangelo a tutte le genti, ma è in attesa della ‘potenza dall’alto’ per poterlo fare. E non dimentichiamo che in quel momento, come si legge negli Atti degli Apostoli, i discepoli erano riuniti intorno a ‘Maria, la madre di Gesù’…

L’evangelista Luca volutamente mette in risalto la corrispondenza tra la venuta dello Spirito Santo su Maria nell’Annunciazione e la sua venuta sui discepoli a Pentecoste, usando alcune espressioni identiche nell’uno e nell’altro caso”.

Ecco il motivo per cui la Madonna è ‘discepola’ dello Spirito Santo: “Come tutte le immagini, anche questa di ‘sposa dello Spirito Santo’ non va assolutizzata, ma presa per quel tanto di verità che contiene, ed è una verità molto bella. Ella è la sposa, ma è, prima ancora, la discepola dello Spirito Santo.

Sposa e discepola. Impariamo da lei a essere docili alle ispirazioni dello Spirito, soprattutto quando Egli ci suggerisce di ‘alzarci in fretta’ e andare ad aiutare qualcuno che ha bisogno di noi, come fece lei subito dopo che l’angelo la lasciò”.

Prima dell’udienza generale papa Francesco aveva incontrato una delegazione del ‘Foyer Notre-Dame des Sans Abris’ e dell’associazione ‘des Amis de Gabriel Rosset’, chiamandoli ‘artigiani della misericordia: “Mi piace contemplare la Madonna dei Senzatetto come Vergine di Misericordia, che spalanca le braccia per accogliere tutti, perché tutti hanno un posto vicino a Maria, vicino a Cristo. Ella non ha paura di aprire il suo manto, per farne un riparo contro la pioggia e il fuoco cocente del sole. Dona il suo bene più prezioso, che è Gesù, lasciando che i poveri si avvicinino il più possibile a lei per ricevere dalle sue mani tese tenerezza e sollievo”.

E’ stato un invito a mettersi alla ‘scuola’ della Madre di Dio: “Mettetevi alla sua scuola. Maria è prima di tutto donna di vita interiore: medita e custodisce nel suo cuore la Parola di Dio che alimenta ogni sua azione. E’ anche una donna aperta, una donna disponibile alle sorprese di Dio. Per questo veglia e cammina. Maria risponde ai bisogni dei fratelli e delle sorelle vulnerabili, ma soprattutto anticipa i loro bisogni: come a Cana, dove sa che il vino è finito. Segue suo Figlio lungo la strada, fino al Calvario; non ha paura di toccare la sofferenza del mondo, quando lo accoglie tra le sue braccia ai piedi della croce”.

(Foto: Santa Sede)

Nasce l’Osservatorio per analizzare e interpretare le apparizioni mariane

“Nella Vergine Maria, la naturale intuizione femminile viene esaltata dalla sua singolarissima unione con Dio nella preghiera. Per questo, leggendo il Vangelo, notiamo che ella sembra qualche volta scomparire, per poi riaffiorare nei momenti cruciali: Maria è aperta alla voce di Dio che guida il suo cuore, che guida i suoi passi là dove c’è bisogno della sua presenza. Presenza silenziosa di madre e di discepola”.

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