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OPSA in Prato: fino a lunedì 23 giugno nell’ambito della kermesse del Giugno antoniano

Oggi, alle ore 18.00, evento inaugurale in Sala Studio Teologico al Santo con lo spettacolo Linfa vitale. Fino a lunedì compreso, quattro giorni di festa, tra buon cibo, musica, teatro, incontri e riflessioni sui temi della speranza e dell’inclusione. Apre i battenti domani la seconda edizione di ‘OPSA in Prato’, inserita nel cartellone del Giugno Antoniano 2025 e ispirata quest’anno al Giubileo. Il tema scelto dagli organizzatori – l’Opera della Provvidenza Sant’Antonio di Sarmeola di Rubano (PD), che è anche luogo giubilare diocesano – è ‘Creatori di Speranza’. Da venerdì 20 a lunedì 23 giugno, in vari orari e location, la principale il Lobo di Santa Giustina, si susseguiranno una serie di eventi, che vedrà protagonisti anche alcuni gruppi di ospiti con disabilità fisica, intellettiva o acquisita dei servizi sociosanitari della struttura.

Saranno quattro giorni di festa, tra buon cibo, musica, teatro, incontri e riflessioni sui temi della speranza e dell’inclusione con evento inaugurale oggi alle ore 18.00 in Sala Studio teologico al Santo, lo spettacolo teatrale Linfa vitale con gli ospiti di OPSA che partecipano al percorso di DanceAbility e gli studenti del Liceo Galilei di Caselle di Selvazzano Dentro (PD). Ingresso libero. Alle ore 20.00, taglio del nastro ufficiale in Prato della Valle, con il concerto di Civico 23: cinque papà ‘scappati’ di casa suoneranno cover moderne e brani inediti che parlano delle tappe, piccole e grandi, della loro vita.

Sabato 21 giugno sarà una giornata ricchissima dal punto di vista dell’intrattenimento: la Supersonic Band e le majorettes di Tombelle si esibiranno alle ore 12.00 in uno show coloratissimo; alle 18.00 Lorenzo Pedron, ospite dell’area disabilità, assieme al musicoterapeuta Andrea Pomarolli, presenterà il libro Il juke-box dei miei ricordi, l’esito del percorso individuale di musicoterapia attraverso la tecnica della “biografia musicale terapeutica”. Uno dei must di OPSA in Prato sarà sabato sera la Andamento Lento Band che si esibirà alle 19.00, proponendo i brani dell’ultimo disco Stai in campana.

Domenica alle ore 12.00 si partirà con l’intrattenimento dal vivo a cura dell’Orchestra di Cartone, uno dei gruppi nati dall’attività di musicoterapia dell’OPSA. Lo sport inclusivo sarà il tema di tutta la giornata di domenica, organizzata in collaborazione con l’Assessorato allo Sport del Comune di Padova e con il contributo di molte associazioni che collaborano con OPSA.

La giornata sarà strutturata per approfondire l’attività motoria e sportiva adattata, che comprende la pedalata lenta, la camminata lenta e l’orienteering adattato. In Prato della Valle si potranno inoltre provare biciclette adattate, tandem, handbike e le bocce, imparando così a conoscere l’attività motoria adattata per le fragilità fisiche e cognitive e le relative possibilità di adattamento. La musica proseguirà domenica sera alle ore 21.00 con il Folkstudio, la band che offre un tributo alla musica italiana d’autore degli anni Sessanta.

OPSA in Prato terminerà lunedì 23 giugno con un doppio appuntamento. Alle ore 19.00 ci sarà il concerto di Rosa Emilia Dias e Giulio Gavardi Duo: un’interprete e autrice bahiana e un chitarrista a sette corde ci condurranno nel cuore pulsante del Brasile. Alle ore 21.00 gran finale di OPSA in Prato con una novità: il Coro Corollario, formato da studenti e studentesse dell’Università di Padova, si esibirà in un repertorio che ha come filo conduttore la parola ‘libertà’.

Tutte le sere sarà disponibile una sorta di “pacchetto” arte e cibo: una visita guidata notturna della Basilica di Santa Giustina su iscrizione scegliendo tra quattro turni (ore 18.00, 19.00, 20.00 e 21.00, per iscrizioni info@operadellaprovvidenza.it), alla quale far seguire la cena in Prato della Valle. Il villaggio gastronomico, aperto tutte le sere dalle 18.00 alle 23.00 e sabato e domenica anche a pranzo dalle 11.00 alle 15.00, anche quest’anno vede l’impegno di Mazzucato Group, della Confraternita dei Bigoi al Torcio di Limena e di Birra Antoniana.

Per saperne di più sulle tante attività e sui progetti dell’OPSA, all’interno del villaggio gastronomico, sarà allestito uno spazio informativo per tutta la durata della manifestazione. Nel gazebo saranno disponibili a offerta libera anche i manufatti che gli ospiti realizzano all’interno dei laboratori educativi e domenica 22 giugno le piantine dell’Orto di Riccardo e dei giardini degli ospiti di OPSA. Programma completo e aggiornamenti su www.operadellaprovvidenza.it.

Inoltre sabato 21 giugno alle ore 18.00 sarà sempre il santuario antoniano a ospitare la celebrazione che prende spunto da una forma di devozione popolare particolarmente diffusa in Portogallo, terra natale di sant’Antonio, e nei Paesi dell’America Latina, in cui il Santo è invocato per trovare marito o moglie, ovvero per ‘accasarsi’, da cui l’appellativo di ‘casamenteiro’.

Ideatore di questa originale iniziativa pastorale, era stato otto anni fa l’allora rettore del Santo, padre Oliviero Svanera, oggi guardiano del Convento di San Francesco a Treviso, che continua ad animare con un gruppo di volontari non solo la celebrazione, ma anche un percorso biennale dedicato ai single inaugurato nel 2019, che raggiunse fin dalla prima edizione oltre i 200 iscritti. In sei edizioni dal 2019-2024 hanno partecipato al corso ‘Sant’Antonio casamenteiro al Santo’ in totale 900 persone, provenienti da tutte le regioni d’ Italia.

Tra le motivazioni delle persone che hanno partecipato all’iniziativa c’è il desiderio di dare un maggiore senso alla propria vita da single, la necessità di scrollarsi di dosso il giudizio e le aspettative da parte della società, in particolare di parenti, amici e colleghi, nonché della Chiesa stessa. Per molti è stato un ‘viaggio interiore e comunitario’ che ha dato maggiore consapevolezza e un nuovo sguardo per quanto riguarda il tema delle relazioni e il rapporto con sé, con gli altri e con Dio.

La condivisione delle proprie storie con altri single ‘compagni di viaggio’ ha incoraggiato a superare le zone d’ombra e difficoltà e a recuperare fiducia nelle relazioni. E diversi hanno scoperto che la ‘singletudine’ può essere luogo privilegiato di relazione con Dio e con i fratelli e una chiamata a vivere il proprio presente con libertà e creatività, maturando il desiderio di restituzione agli altri dei beni e dei talenti ricevuti in dono. Da questa esperienza, è nata quest’anno anche una Fraternità francescana di single: un’esperienza di Chiesa, con un frate come referente spirituale. 

Il prossimo percorso biennale di incontro e formazione negli spazi della Basilica del Santo prenderà il via sabato 18 ottobre 2025. Si struttura in un incontro formativo al mese, dalle 20.00 alle 22.00, per un totale di 9 incontri fino a giugno 2026 nel primo anno e altrettanti nel secondo. I destinatari del progetto sono persone single dai 35 ai 55 anni, disposti a una seria proposta formativa. La formazione è guidata da frati e animatori laici. Per partecipare al percorso di incontro e formazione ‘Sant’Antonio casamenteiro al Santo’ è obbligatorio compilare la richiesta di iscrizione on line sul sito www.santantonio.org.

A Torino i fréres di Taizè invitano ad adorare la Sindone

“La pandemia v’impedisce, ancora una volta di ritrovarvi in questa fine anno per il XLIV Incontro europeo dei giovani animato dalla Comunità di Taizé, come era previsto. Dovrete attendere il mese di luglio per recarvi a Torino e vivere nella gioia questo momento di fraternità.  Il Santo Padre prega a tal fine, ma sin da ora si unisce con il pensiero e la preghiera a voi tutti che siete presenti on line e vi porge i suoi più cordiali saluti”: così ha scritto (a nome di papa Francesco) il segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin, nel messaggio inviato per il 44° Incontro europeo dei giovani organizzato dalla Comunità di Taizé, in svolgimento a Torino.

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