Si comprehendis non est Deus. Conferenza Internazionale su “Teologia negativa per il XXI secolo” alla Santa Croce

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La “teologia negativa” ha caratterizzato l’approccio dei Padri della Chiesa nel loro dialogo con la filosofia e la cultura del loro tempo. Alla luce del magistero di Papa Francesco, questo approccio può offrire preziose intuizioni per il dialogo interreligioso e interdisciplinare, mettendo la realtà prima dell’idea. Ebrei, cristiani e musulmani condividono la consapevolezza che Dio è inconoscibile e l’attività di Dio insondabile. Questo può aiutare a superare il fondamentalismo e a mantenere intatto il senso del mistero, favorendo il dialogo, la libertà religiosa, la tolleranza e il rispetto. La “teologia negativa” offre anche un quadro utile per superare le chiusure linguistiche ed epistemologiche delle diverse discipline, rendendo possibile un lavoro transdisciplinare.

Giovedì 3 e venerdì 4 giugno 2021 si terrà a Roma la Conferenza Internazionale su “Si comprehendis non est Deus. Teologia negativa per il XXI secolo”, promossa dalla Pontificia Accademia di Teologia (PATH) e dalla Facoltà di Teologia della Pontificia Università della Santa Croce (PUSC) e caratterizzata da relazioni affidate ad accademici riconosciuti a livello internazionale.

Si comprehendis non est Deus è una locuzione latina usata da Sant’Agostino di Ippona nel Sermone 117.3.5 che significa: “Se comprendi, non è Dio”. Tale concetto era già stato introdotto nel Sermone 52, in cui Sant’Agostino afferma: «Quid ergo dicamus, fratres, de Deo? Si enim quod vis dicere, si cepisti, non est Deus: si comprehendere potuisti, aliud pro Deo comprehendisti. Si quasi comprehendere potuisti, cogitatione tua te decepisti. Hoc ergo non est, si comprehendisti: si autem hoc est, non comprehendisti. Quid ergo vis loqui, quod comprehendere non potuisti?» [Che cosa dunque diremo di Dio, fratelli? Se infatti ciò che vuoi dire lo hai capito, non è Dio. Se sei stato capace di capirlo, hai compreso una realtà diversa da quella di Dio. Se ti pare d’essere stato capace di comprenderlo, ti sei ingannato a causa della tua immaginazione. Se dunque lo hai compreso, Dio non è così; se invece è così, non lo hai compreso. Perché dunque vuoi parlare di ciò che non hai potuto comprendere?]. Il passaggio rappresenta il fondamento concettuale della “Teologia negativa”. Nel Noncognitivismo teologico, l’intero passaggio è considerato privo di significato razionale, alla stessa stregua di un paradosso, un gioco linguistico o un’espressione poetica. Papa Benedetto XVI, nella sua Lettera enciclica Deus caritas est del 25 dicembre 2005 [QUI], in un passo in cui commenta il tema dell’apparente incomprensibilità della sofferenza nel libro di Giobbe, fa uso dell’espressione di Sant’Agostino per indicare come la razionalità sia insufficiente per spiegare le concezioni di fede della religione cattolica.

La Conferenza prenderà il via alle ore 15.00 del 3 giugno con il Saluto e l’Introduzione degli organizzatori. A seguire, il Prof. John Milbank (Università di Nottingham) terrà una relazione su “La rilevanza della teologia negativa per la teologia attuale”. La prima sessione – intitolata “Il pensiero apofatico nella scrittura e nella filosofia greca” – prevede le relazioni del Prof. Riccardo Chiaradonna (Università Roma Tre) su “Affermazioni negative su Dio nella tradizione platonica: Platone, Filone e Plotino” e del Prof. Bart Koet (Università di Tilburg) su “Il suono del dolce silenzio: teologia narrativa negativa nelle Scritture”.

Il 4 giugno, a partire dalle ore 15.00, inizierà la seconda sessione dei lavori, intitolata “Teologia negativa nella storia” con gli interventi del Prof. Giulio Maspero (PUSC) su “La teologia negativa nei Padri della Chiesa” e del Prof. Robert Wozniak (Università di Cracovia) su “Teologia negativa nel Medio Evo”. La conferenza proseguirà alle 16.30 con la lezione del Prof. Paul van Geest (professore ordinario di Storia della Chiesa e Storia della teologia all’Università di Tilburg) dedicata a “La rilevanza della teologia negativa per il rapporto tra la teologia e il mondo”. A seguire, dopo uno spazio dedicato al dialogo con i relatori, il Presidente della Pontificia Accademia di Teologia, Mons. Ignazio Sanna, chiuderà la Conferenza internazionale.

Le presentazioni saranno tenute in inglese e in italiano.

Sarà possibile seguire i lavori della Conferenza Internazionale su “Teologia negativa per il XXI secolo” sulla piattaforma Zoom [QUI] o in presenza nell’aula Alvaro del Portillo della Pontificia Università della Santa Croce in Piazza di Sant’Apollinare 49 a Roma, scrivendo una email [QUI].

I giornalisti e gli operatori media che intendono partecipare sono pregati di inviare una richiesta via email all’Ufficio Stampa della Pontificia Academia Theologica (Marco Piras): [QUI].

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