Giovanni Paolo II santo ad aprile, parlano due testimoni, Gänswein e Xuereb

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La notizia che da mesi il mondo attendeva è arrivata ufficialmente: il 27 aprile prossimo Roma sarà invasa dai fedeli che verranno a pregare due nuovi santi: Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Un evento atteso che ha avuto la conferma da Papa Francesco che oggi in un concistoro ordinario pubblico ha dato un appuntamento al mondo.

Tra i tanti testimoni del pontificato ne abbiamo incontrati due davvero particolari. Entrambi segretario di Benedetto XVI, il Papa che ha permesso l’avvio del processo di beatificazione di Giovanni Paolo II dergando ai cinque anni necessari di attesa dopo la morte. Don Alfred Xuereb e l’arcivescovo Georg Gaenswein.

Don Alfred, maltese, ha lavorato per anni alla Prefettura della Casa Pontificia e in questa veste ha lavorato per lui.

Già quando era in vita si parlava della fama di santità.  Don Alfred, come si dimostrava dalla sua personale esperienza? Anche per Lei lui è santo?

  “Certamente sì, anche per me è un santo, un santo speciale.  Si percepiva  la sua santità in vari modi; nel modo in cui celebrava la Messa, come  si donava agli altri senza risparmiarsi…  Posso riferire tranquillamente quello che noi dicevamo in Segreteria di Stato e cioè che ogni passo che faceva il Papa era proprio per donarsi agli altri, per portare il vangelo agli altri, per rendere sempre più vivo il regno di Dio nel mondo.”

Una vita al servizio della Chiesa e un lavoro di squadra speciale tra Giovanni Paolo II e Joseph Ratzinger. come ci ricorda l’attuale Prefetto della Casa Pontificia e per anni al fianco del Prefetto della Congregazione della dottrina della fede, poi Papa regnante e ora Papa Emerito Benedetto vxi.

 Monsignor Georg Gaenswein Com’era il rapporto fra Giovanni Paolo II e Joseph Ratzinger, il suo amico fidato?

«Il pontificato di Giovanni Paolo ha avuto nel cardinale Ratzinger il suo pilastro teologico. Circa le questioni dottrinali Giovanni Paolo II si è affidato pienamente di Ratzinger. Ci sono tantissimi esempi concreti. Così é cresciuta una fiducia vicendevole e persiste una stima assoluta di papa Benedetto. Quando parla di Giovanni Paolo II lo definiva semplicemente, il Papa. Lui ha avuto un lungo pontificato di quasi vent’anni in piena forza e poi un periodo di sofferenza, lungo quasi quanto l’intero pontificato di Benedetto. E Ratzinger non voleva copiare. Personalità diverse, però con una interna sintonia incredibile. Giovanni Paolo II è probabilmente la persona che papa Benedetto stima di più al mondo».

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