La migrazione internazionale: i dati forniti dalla Santa Sede

Nel 2010, cinque tra i primi dieci Paesi d’origine dei migranti internazionali si trovavano
nella regione asiatica: Bangladesh, Cina, India, Pakistan e Filippine1. Nella regione asiatica, ci
sono notevoli flussi migratori verso Singapore, Malesia, Hong Kong e Repubblica Coreana. Un
buon numero di lavoratori migranti si dirige verso la Malesia e Singapore, mentre la Thailandia
è uno dei principali Paesi di destinazione per i migranti dalla vicina Cambogia, dal Laos e dal
Myanmar. Tuttavia, il flusso dominante è quello della manodopera temporanea verso il Medio
Oriente e, in particolare, verso i Paesi del Golfo. Infatti, gli ultimi dati del 2009 indicano che
circa il 97% dei migranti provenienti da India e Pakistan e l’87% di quelli dallo Sri Lanka si sono
diretti verso l’area del Golfo2. Nonostante la crisi economica mondiale, le rimesse hanno un
ruolo importante nello sviluppo della regione – un totale stimato in 170 miliardi di dollari
americani nel 2010. Non sorprende, quindi, che i primi Paesi d’origine dei migranti siano anche
i primi beneficiari delle loro rimesse3.
Agli inizi del decennio, la popolazione europea ha raggiunto i 740 milioni4. L’Unione
Europea, dal canto suo, conta circa 507 milioni di abitanti5. Nel 2011, le statistiche mostravano
che circa il 9,7% della popolazione dell’Unione Europea (cioè, circa 48,9 milioni) era costituito
da persone nate in un Paese diverso da quello in cui risiedevano. Di queste persone, un terzo
(16,5 milioni) era nato nel territorio dell’Unione Europea, mentre ben 32,4 milioni erano nati
altrove6.
Nel 2010, l’Oceania ha ospitato oltre 6 milioni di migranti internazionali. Questo numero,
paragonato al numero totale dei migranti nel mondo, corrisponde solo al 3%, ma rappresenta
circa il 17% della popolazione totale dell’Oceania. La proporzione è maggiore riguardo ai Paesi
di destinazione preferiti – Australia e Nuova Zelanda – dove il numero dei migranti arriva
rispettivamente al 21,9% e al 22,4% della popolazione totale7.
L’America del Nord è soprattutto una regione di destinazione dei flussi migratori: gli Stati
Uniti d’America e il Canada ricevono centinaia di migliaia di migranti ogni anno. Gli Stati Uniti
ospitano circa 42,8 milioni di stranieri, che rappresentano circa il 13,5% della popolazione,
mentre il Canada ne ospita circa 7,2 milioni – un numero pari al 21,3% della popolazione totale
del Paese8.
Secondo le statistiche, nel 2011 quasi 30 milioni di africani (pari al 3% circa della
popolazione totale del continente) sono emigrati a livello internazionale. Invece, nel 2010, due
terzi dei migranti provenienti dall’Africa sub-sahariana si sono spostati in altri Paesi della
regione: il 64% per motivi di lavoro, dirigendosi soprattutto verso i Paesi economicamente più
stabili dell’Africa. Inoltre, è utile notare che proviene dall’Africa sub-sahariana solo il 4% di tutti
i migranti presenti nei Paesi dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico
(OCSE)9.
Nell’elenco dei dieci Paesi da cui parte il maggior numero di migranti internazionali, il
Messico è il primo della lista con circa 12.930.000 persone emigrate, seguito dall’India
(11.810.000 persone) e dalla Federazione Russa (11.260.000). Cina, Bangladesh e Ucraina
seguono nella graduatoria, rispettivamente con 8.440.000, 6.480.000 e 6.450.000 persone
emigrate. Il settimo posto della classifica è occupato dai territori palestinesi con 5.740.000
migranti, tenendo in conto che le statistiche delle Nazioni Unite registrano come migranti non
soltanto i profughi Palestinesi, ma anche i loro discendenti. In coda, vi sono il Regno Unito con
5.010.000 persone, le Filippine con 4.630.000 persone e il Pakistan con 4.480.000 persone10.
Tra i primi dieci Paesi preferiti dai migranti come meta del loro “viaggio della speranza”,
il primo posto spetta agli Stati Uniti d’America con 42.810.000 immigrati, seguito dalla
Federazione Russa (12.270.000 persone), Germania (10.760.000 persone), Arabia Saudita
(7.290.000 persone) e Canada (7.200.000 persone). Gli Stati Uniti d’America, dunque, ospitano
più immigrati di Russia, Germania, Arabia Saudita e Canada messi insieme. Gli ultimi posti
nell’elenco sono occupati da quattro Paesi europei: Francia (6.680.000 persone), Regno Unito
(6.450.000 persone), Spagna (6.380.000) e Ucraina (5.260.000), che chiude la lista. L’India
compare al nono posto con 5.440.000 immigrati. Sommando queste cifre, i primi dieci Paesi
preferiti come destinazione migratoria ospitano circa 110 milioni di migranti, cioè più del 50%
del numero totale dei migranti internazionali.