Non abbiate paura. Il ricordo di papa Wojtyla in musica

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Prima assoluta per “Non abbiate paura”, opera musicale su Giovanni Paolo II. Parole e musica, danza e spettacolo, per far rivivere in teatro le gesta di Karol il grande, in un’opera scritta e diretta da don Giuseppe Spedicato, parroco di Sant’Antonio Abate e Maria SS. Del Pane a Novoli, nel leccese, alla guida del Gruppo teatrale “San Francesco d’Assisi”.

Due anni di lavorazione e molti mesi di prove, che culmineranno nel debutto ufficiale di domenica 28 settembre, alle ore 21, presso il teatro Politeama Greco di Lecce. Il gruppo teatrale, formato per lo più da giovani e giovanissimi impegnati negli incontri di formazione di Azione Cattolica, non è nuovo a queste esperienze. Dopo aver messo in scena “La passione del Signore”, “Forza venite Gente”, “Madre Teresa il Musical” e “Chiara di Dio”, è tempo di una nuova scommessa: proporre al pubblico un condensato di vita e di pensiero del papa polacco. Il tutto con il solo obiettivo di evangelizzare attraverso il teatro, con l’orgoglio e l’impegno di essere stati citati come esempio da papa Benedetto XVI.

“Sono necessarie occasioni dove la gioventù possa mostrarsi e presentarsi. Qui ad Albano, ho sentito, è stata fatta una rappresentazione sulla vita di S. Francesco”. Queste le parole del pontefice al clero della diocesi laziale, dopo una rappresentazione del gruppo nel convento delle Clarisse della cittadina. “Impegnarsi in questo senso – aveva spiegato il papa – vuol dire entrare nella personalità di grandi santi come Francesco, nel loro tempo, nella loro vita, e soprattutto allargare la propria personalità. Questi sono esempi di attività singolari, educazione attiva… E’ importante che i giovani non siano lasciati alle discoteche, ma abbiano impegni nei quali vedono di essere necessari, si accorgono di poter fare qualcosa di buono”.

Quell’orgoglio si è fatto impegno, che continua con il nuovo lavoro. “Abbiamo pensato che fosse arrivato il momento di produrre un musical tutto nostro – spiega don Giuseppe –. Ecco perché abbiamo scritto testi e musiche, inventato coreografie e scenografie. L’impegno del teatro è una testimonianza fortissima per i tanti lontani. Siamo chiamati ad essere missionari nel mondo. Noi lo facciamo, oltre che nella vita di tutti i giorni, nelle piazze e nei teatri, dimostrando che i giovani hanno qualcosa da dire e ideali forti da testimoniare”.

Tanti i contributi artistici. Il gruppo di musica cristiana “Lev Effatha”, molto attivo in opere missionarie in Africa, ha offerto basi e testi delle canzoni, riarrangiate per l’occasione da Anna Maria Ricciato e Barbara de Leo, con il supporto musicale dello studio “Village Records” di Ruby Coletta. Le coreografie sono dell’”Accademia internazionale del Balletto” di Romina de Santis, le scenografie di Alessandro Calabrese, gli abiti di Teresa Martina, Livia Guerrieri e Anna Rita Micolani.

L’opera è divisa in due atti e parte dall’esperienza di Karol Wojtila giovane tra i suoi giovani. con il racconto della vita sotto il regime comunista, il duro lavoro e lo studio in seminario, fino alla chiamata ad essere sacerdote, poi vescovo e cardinale. Subito dopo il conclave e l’elezione a papa, con i viaggi, le testimonianze e le tante e forti esperienze di vita, che hanno disegnato il mondo e la storia tra il secondo novecento e i primi anni duemila. Momenti fondamentali le GMG e il rapporto con i giovani del mondo, stretti a Lui fino al giorno della sua morte.

“Il musical non è una biografia (…) ma la fotografia di un Papa grande che ha cambiato la storia del mondo e ha lasciato nel cuore di tutti un’impronta incancellabile.” Così l’arcivescovo di Lecce, monsignor Cosmo Francesco Ruppi, che in un messaggio ha voluto salutare i giovani protagonisti del musical e il loro parroco e regista. Il vescovo ha dimostrato apprezzamento per tutte le opere realizzate, “musica come strada per il cuore”, “entrate nel circuito pastorale come momenti di vita, utili per incentivare la riflessione sulla fede e produrre energie spirituali soprattutto nelle nuove generazioni”.

“Da questo musical esce un gigante della storia”, ha spiegato ancora monsignor Ruppi. “Il segno più grande del suo passaggio nella storia della Chiesa e del mondo, è in quelle parole, con cui inizia e si conclude il papato: Non abbiate paura!”. “Auguro che anche la partecipazione a questo musical nel ricordo di Giovanni Paolo II, a trent’anni dall’inizio del suo pontificato, stimoli la speranza”, ha scritto in un messaggio monsignor Marcello Semeraro, vescovo di Albano Laziale. “Nel musical il comando a fugare la paura non è soltanto nel titolo – ha spiegato – Torna più volte quasi come un ritornello e giunge alla fine come un sigillo”.

“Se questo è il nostro mondo, assalito da un’onda di paura liquida, come la chiama Bauman, ossia una paura sparsa e tale da assumere le forme più varie, priva di autentiche cause e di ogni indirizzo… allora la parola di Gesù, riecheggiata un giorno sulle labbra del suo Vicario in terra ha il tono dell’attualità. Non abbiate paura…!”.

L’opera ha ottenuto il patrocinio della Regione Puglia, della Provincia e del Comune di Lecce. In un suo messaggio il ministro Raffaele Fitto ha salutato con stima il lavoro del gruppo e ha comunicato il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, “in considerazione dell’importante valore sociale dell’iniziativa e per l’alto valore storico della Personalità di Papa Giovanni Paolo II che la stessa intende ricordare”. Replica sabato 4 ottobre presso il teatro Antoniano di Lecce. Informazioni su www.nonabbiatepaura.com.

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