Presidente Donald Trump ha nominato il giudice Amy Coney Barrett alla Corte Suprema degli Stati Uniti

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Le previsioni sono stati confermati: il Presidente Donald Trump non ha perso tempo e ha nominato alla Corte Suprema degli Stati Uniti il giudice Amy Coney Barrett, che nei giorni scorsi ha dovuto sottostare ad attacchi virulenti da parte dei liberals, dei democratici – e dei “cattolici” pro Biden e anti Trump, pro LGBTQI+ e anti pro vita – a causa della sua fede cattolica e della sua numerosa famiglia.

“Con la nomina di Amy Coney Barrett tutti quelli che ululano sempre contro l’impossibilità delle donne a coniugare famiglia, figli e carriera, di soffitti di cristallo da rompere etc. dovrebbero festeggiare.Invece sono in lutto stretto o schiumano dalla rabbia. Le donne in ruoli prestigiosi vanno bene solo se sono progressiste, abortiste e pro ideologia LGBT. Le donne con un’altra visione del mondo, per questi campioni dell’ empowerment femminile, dovrebbero stare a casa a fare la calza” (Annarosa Rossetto).

Questa notizia della decisione di Trump è buona e giusta, appresa questa mattina della XXVII Domenica del Tempo Ordinario, che ho iniziato con la riflessione mattutina che segue, dopo aver ascoltato la diretta Facebook dell’amico fraterno fra Enzo Fortunato, OFM Conv, Direttore dell’Ufficio Stampa del Sacro Convento di Assisi e il suo saluto: “Buongiorno brava gente e un pace e bene a tutti voi”. Riporto questa riflessione, come introduzione, per tornare successivamente al tema del post di ieri e l’argomento di questo pezzo.

C’è una frase conclusiva, comune alle due parabole della XXVI e XXVII domenica, che svela il segreto intendimento del discorso complessivo di Gesù: “Perciò vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare” (Mt 21,41). La domanda posta da Gesù è la seguente: “Chi è allora il vero destinatario della promessa, il vero credente?”. Anche la parabola dei due figli deve essere letta in questa prospettiva. Molte volte, infatti, può verificarsi una forma di sintonia solo apparente, perché ultimamente interessata, tra la nostra volontà e quella del Padre. Siamo capaci di dirgli dei “sì” speciosi e superficiali, non maturati al sole di quella vera obbedienza interiore, che può solamente essere il frutto di una profonda conversione a Dio. Una forma di obbedienza disobbediente perché non tocca le radici del nostro cuore e non cambia la nostra esistenza. In questa ipotesi è vero che, pur immersi in una vita ancora disordinata, coloro che hanno deciso di seguire Cristo, senza reticenze e senza cercare in ultima analisi il loro interesse, si riscatteranno e avranno la precedenza nel regno dei cieli. La parabola ci fa capire quanto sia anche per noi reale il pericolo di partecipare, con apparente docilità, durante tutta la nostra vita, alle celebrazioni liturgiche e alle attività della Chiesa, senza mai diventare veri cristiani.

«Pentitosi andò. I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.
+ Dal Vangelo secondo Matteo (21,28-32)
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli».

Il mio post Facebook di ieri:

«La Sinistra attacca il giudice Amy Coney Barrett, candidata alla Corte Suprema, per i due figli che ha adottato. Ci aspettiamo che i Democratici gli rimproverino anche di non aver abortito un figlio con la Sindrome di Down. Poi leggi gli articoli dei Gesuiti americani e di Massimo Faggioli pensi che ci sono “Catholici ad mentulam canis”» (Kattoliko Pensiero – Twitter, 26 settembre 2020).
Un amico osserva che non è “ad mentulam”, ma “ad scibalam canis”. La mentula stà lì perché è il suo posto … le scibale no.
«And guess who is already calling her a deranged cult member? Catholic college professor Massimo Faggioli. Liberals are liberals first and Catholics second» (Leticia Velasquez – Twitter, 26 settembre 2020).
[E indovina chi la sta già definendo un membro di una setta squilibrato? Professore universitario cattolico Massimo Faggioli. I liberals sono per prima liberals e poi cattolici per secondo]

Un certo Francesco Pieri (che non conosco e – come vedremo – non mi ha dato neanche il tempo di approfondire la conoscenza) ha commentato (modificando successivamente): “Massimo avrebbe scritto «a deranged cult member»? I just can’t believe it… questa è maldicenza della sua collega”.

Ho risposto: “Se conosci la produzione verbale del Prof. Beans, dovrai ammettere che si è contenuto”.

Francesco Pieri risponde (modificando successivamente la sua risposta): “lo leggo abbastanza, ogni tanto non sono d’accordo… ma non vedo di che cosa accusare il giudice Barret e in base a cosa… dove lo avrebbe scritto?”. “Infatti smentisce di averlo scritto e per questo ti ha bloccato… si potrà discutere il grado di cattolicità di alcune sue affermazioni, ma sicuramente la calunnia è di grado = 0”.

Ho risposto: “Non saprei, non l’ho scritto io quella cosa, ho riportato un Tweet. Comunque, non sarebbe la prima volta che qualcuno butta una pietra e nasconde la mano. Ah, mi avrebbe bloccato (come lo sa)? Intanto ho fatto una veloce verifica e ho trovato intanto che ha fatto un retweet. Questo per mettere la questione in chiaro per quanto riguarda Twitter”.

Ritorna Francesco Pieri (modificando successivamente suo messaggio): “Magari verificare prima… non mi pare comunque elegante far circolare una calunnia, anche se virgolettata”.

Dopo aver trovato – grazie ad un tweet dell’amichetto LGBTQI+ di Massimo Faggioli, il famigerato padre gesuita James Martin – la fonte della frase contestata, ho risposto: “Intanto ho anche trovato l’articolo che Massimo Faggioli ha scritto sull’argomento e quindi, quanto scritto nel tweet NON è una calunnia: QUI.

Cito dall’articolo di Faggioli su Politico.com del 24 settembre 2020, nella mia traduzione dall’originale inglese: “Amy Coney Barrett è salita in cima alla rosa dei candidati del Presidente Donald Trump per sostituire Ruth Bader Ginsburg alla Corte Suprema degli Stati Uniti. Cattolica Romana, è un’aderente di una vita del People of Praise, un gruppo cristiano carismatico con una struttura interna altamente autoritaria. (…) Sono uno studioso cattolico, ho scritto due libri sul tipo di comunità religiosa di cui Barrett è membro, e non credo che sia anticattolico fare domande sulle credenze religiose di Barrett. Al contrario, mentre il Presidente si avvicina a una decisione sulla sua potenziale nomina alla fine di questa settimana, sono convinto che debbano essere al centro e al centro. (…) Questo non è un problema esclusivo del Popolo della Preghiera. In realtà è una caratteristica tipica di diversi nuovi gruppi carismatici sorti alla fine degli anni ’60 (dopo il Concilio Vaticano II), come una miscela di tradizioni cattoliche e pentecostalismo protestante. Antropologi, sociologi e teologi hanno documentato non solo la vitalità spirituale e la testimonianza di tali comunità, ma anche la loro natura chiusa e segreta. Ancora più preoccupanti sono i numerosi resoconti in prima persona dei modi in cui alcuni leader e colleghi membri hanno eroso e persino distrutto la libertà spirituale e intellettuale dei loro membri. Gli ex membri delle comunità dell’alleanza hanno descritto la direzione spirituale dall’alto verso il basso e il controllo delle decisioni di vita dei membri, comprese le scelte di carriera e chi sposare. Questi rapporti sono difficili da confermare; la mancanza di trasparenza dei gruppi significa che è quasi impossibile conoscere le regole che li governano – o perché i documenti fondamentali non sono disponibili al pubblico (in alcuni casi, nemmeno alle autorità della Chiesa), o perché le regole più importanti non sono scritte e tramandata oralmente di generazione in generazione, o una combinazione di questi due casi. (…)”.

Ho aggiunto il commento: “Inoltre, ho anche verificato che non mi ha bloccato, né su Twitter, né su Facebook. Quindi, ripeto la mia domanda: chi le ha detto che mi ha bloccato? Parlando di calunnia…”. “Ecco, fine della trasmissione con Francesco Pieri: mi ha prima tolto l’amicizia e dopo mi ha anche bloccato. Bloccare un contatto sui social, senza grave motivo, è chiaro segno di disturbo della personalità, caratterizzato dal comportamento bizzarro”.

Riassumiamo la diatriba:
1. Condivido un post sulla Sinistra che attacca il giudice Amy Coney Barrett, candidata brillante alla Corte Suprema del Presidente Donald Trump, condividendo dei Tweet.
2. Vengo accusato di aver diffuso una calunnia ai danni del Professore italo-americano Massimo Faggioli.
3. Dopo il fact checking, dimostro e evidenzio che non di una calunnia si tratta e che non sono stato bloccato da Faggioli.
4. Vengo bloccato.
Non ho da aggiungere altro.

Intanto, in merito delle esternazioni del Professore Faggioli, va detto che i liberals non metterebbe mai in discussione la fede di un giudice musulmano o ebreo. In ogni caso, non lo farebbero mai nel modo in cui lo fanno con il giudice Barrett, cattolica impegnata.

Amy Coney Barrett, giudice federale presso la Corte d’Appello degli Stati Uniti per il Settimo Circuito, professore alla Notre Dame Law School (la facoltà di legge dell’Università di Notre Dame), mente brillante e talentosa, cattolica appartenente al “People of Praise” (Popolo della Preghiera), è la maggiore di sette figli, ha nove figli di cui sette naturali e due adottati, aperta alla vita ed è anche una donna molta elegante.

Le obiezioni dei Democratici alla nomina del giudice Amy Coney Barrett alla Corte Suprema:
– “Troppo” cattolica (e secondo il “cattolico” Professore Faggioli, cattolica “sbagliata”, non come John Fitzgerald Kennedy e Biden… menomale). Secondo i democratici, osservando che “il dogma vive a voce alta dentro di lei”, dicono che “questo è preoccupante” (l’eco lo troviamo nella presa di posizione del Professore Faggioli, sostenuto con un Tweet dal gesuita LGBTQI+ Padre James Martin).
– La sua famiglia è “troppo” numerosa.
– Bianca, ha adottato due bimbi haitiani: è razzista.
– Ha un figlio con il Sindrome Down: orrore, non ha abortito!
Delle sue qualifiche come giudice non si parla. Ça va sans dire.

Osservazione a margine, pensando alla cronaca di questa mattina: tutto questo astio anticattolico fornisce carburante ad una cristianofobia sempre più virulente. Questa notte una chiesa cattolica in California è stata imbrattata con with swastikas, una croce capovolta, BLM [Black Lives Matter], Biden 2020, White Power and altri messaggi sulle porte e entrate della chiesa.

Il video bellissimo per il futuro dell’America. Giudice Amy Coney Barrett e la sua grande famiglia lasciano la loro casa dell’Indiana ieri pomeriggio, per recarsi ad un’occasione speciale: l’annuncio alle ore 17.00 alla Casa Bianca della sua nomina alla Corte Suprema degli Stati Uniti d’America.

Segue un articolo di Christine Rousselle, pubblicato dalla Catholic News Agency, nella traduzione di Sabino Paciolla.

Trump e Amy Coney Barrett
di Christine Rousselle
Catholic News Agency, 26 settembre 2020

Il presidente Donald Trump ha presentato ufficialmente il giudice Amy Coney Barrett come suo candidato a ricoprire il posto vacante alla Corte Suprema sabato, dopo la morte del giudice Ruth Bader Ginsburg la scorsa settimana.
Trump ha presentato il giudice Barrett, una cattolica, il 26 settembre, in una conferenza stampa nel Roseto della Casa Bianca poco dopo le 17.00.
Presentando Barrett, Trump ha detto che la nomina di un giudice della Corte Suprema è uno dei suoi “compiti più importanti” come presidente.
“Questa è la mia terza nomina”, ha detto Trump, “ed è davvero un momento di grande orgoglio”.
“Oggi è un onore per me nominare una delle menti legali più brillanti e dotate della nostra nazione”, ha detto Trump, rendendo omaggio a Barrett come “una donna di ineguagliabile successo, con un intelletto imponente, eccellenti credenziali e una fedeltà incrollabile alla costituzione” e “eminentemente qualificata” per il servizio nella più alta corte della nazione.
Parlando dopo il presidente, Barrett ha detto di essere stata “profondamente onorata” dalla nomina e ha definito il momento come “un’occasione piuttosto travolgente”.
“Mi impegno ad assumermi le responsabilità di questo lavoro al meglio delle mie capacità”, ha promesso. “Sono veramente onorata dalla prospettiva di servire la Corte Suprema”.
Trump ha anche reso omaggio al giudice Ginsburg, dicendo che “la nazione ha pianto la perdita” di un “gigante legale e pioniere delle donne”.
Anche la Barrett ha reso omaggio a Ginsburg nelle sue stesse osservazioni, osservando che la Giustizia “ha iniziato la sua carriera in un periodo in cui le donne non erano le benvenute nella professione legale”, e “ha frantumato i soffitti di vetro” per condurre una vita di “enorme talento e conseguenze”.
Il giudice è stato presentato dal presidente sabato sera, dove è stata raggiunta dai membri della sua famiglia e dai colleghi della facoltà di legge dell’Università di Notre Dame.
Barrett, 48 anni, è attualmente in servizio presso la Corte d’Appello degli Stati Uniti per il Settimo Circuito, carica alla quale Trump l’ha nominata nel 2017.
Ora si prevede che la commissione della magistratura del Senato programmerà le udienze prima del voto in Senato. I leader repubblicani hanno indicato che si muoveranno rapidamente per programmare le udienze di conferma davanti alla commissione giudiziaria e portare la nomina di Barrett a una votazione completa.
Il leader della maggioranza del Senato Mitch McConnell ha detto all’inizio di questa settimana che “il Senato voterà su questa nomina quest’anno”, ma non ha specificato se si aspetta che il voto avvenga prima o dopo le elezioni di novembre.
Nata a New Orleans, la maggiore di sette figli, Barrett si è laureata al Rhodes College prima di ricevere una borsa di studio completa per la Notre Dame Law School dove si è laureata prima della classe.
Barrett è stata poi cancelliera del giudice Laurence Silberman e del giudice della Corte Suprema Antonin Scalia, prima di diventare avvocato privato. È tornata alla Notre Dame Law School e ha tenuto lezioni nel 2002 prima di diventare professore nel 2010.
La selezione di Barrett è stata ampiamente anticipata, con molti media che l’hanno nominata come candidata principale per la nomina. Ha già affrontato l’esame e le critiche dei media per la sua fede cattolica.
Durante l’audizione per la sua nomina nel 2017, la senatrice Dianne Feinstein (D-CA) l’ha interrogata sulla sua fede e sui suoi valori personali, dicendo che “quando si leggono i suoi discorsi, la conclusione che si trae è che il dogma vive a voce alta dentro di lei. E questo è preoccupante”.
Barrett e suo marito hanno sette figli, di cui due adottati da Haiti. In un’intervista del 2019 a un evento per ex allievi di Notre Dame a Washington, DC, Barrett ha detto che crescere i figli è “il luogo dove si ha il maggiore impatto sul mondo” e che non poteva immaginare nulla di più grande. In attesa della sua nomina, nei giorni scorsi le critiche dei media si sono rivolte anche alle dimensioni della famiglia del giudice
Durante le udienze di conferma di Barrett, sono state sollevate anche domande sull’associazione di Barrett con l’organizzazione laica People of Praise.
People of Praise è stato definito dai media una “setta” e criticata per una pratica, che da allora è stata cambiata, che chiamava i leader “capi” e “ancelle” – entrambi riferimenti a passi biblici.
People of Praise è stata fondata nel 1971 come parte di una “grande emergenza di ministeri laici e movimenti laici nella Chiesa cattolica”, dopo il Concilio Vaticano II, ha detto alla CNA il Vescovo Peter Smith, membro dell’organizzazione.
Il gruppo iniziò con 29 membri che formarono un “patto” – un accordo, non un giuramento, di seguire principi comuni, di dare il cinque per cento del reddito annuale al gruppo e di incontrarsi regolarmente per progetti spirituali, sociali e di servizio.

Donne che sostengono la nomina del giudice Amy Coney Barrett alla Corte Suprema degli Stati Uniti, pregano toccando le porte della Corte, mentre Jacquelyn Booth piange a terra, in lutto per la morte del giudice Ruth Bader Ginsburg.

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