Paolo Gabriele: infiltrato dallo Spirito Santo?

Condividi su...

«Vedendo male e corruzione dappertutto nella Chiesa… ero sicuro che uno shock, anche mediatico, avrebbe potuto essere salutare per riportare la Chiesa nel suo giusto binario… In qualche modo pensavo che nella Chiesa questo ruolo fosse proprio dello Spirito Santo, di cui mi sentivo in certa maniera infiltrato» Ecco: infiltrato dello Spirito Santo. Una sensazione davvero particolare. L’altra notizia che emerge dalla sentenza è che Paolo Gabriele è stato sottoposto ad una perizia psichiatrica. Procedura normale in casi come questo, e una ovvia richiesta della difesa per “alleggerire” la gravità delle accuse. Quello che emerge è che Gabriele è una persona fragile, con delle “fissazioni” e che, per dirla in parole semplici, si è “montato la testa”. Che questo poi abbia reso i suoi atti coscienti e liberi è materia del contendere tra accusa e difesa, ovviamente. Ma resta la descrizione di una personalità facilmente condizionabile. Lui stesso dichiara più volte di essere disordinato, tanto da avere a casa perso tra mille carte un assegno inviato al Papa di cento mila euro, una pepita d’oro e un libro del cinquecento preso “in prestito” con tanto di autorizzazione. A questo punto la domanda da porsi è: chi ha convinto Paolo Gabriele di essere “l’uomo della Provvidenza”?

Entra in gioco un personaggio interessante: il padre spirituale di Gabriele. Non si sa chi sia, perché il suo nome coma quello di altri testimoni, viene indicato solo da una lettera: B. Ma questa figura era già apparsa in una intervista, ovviamente anonima, rilasciata ad Andrea Tornielli di pochi giorni dopo l’ arresto.”Conosco Paolo da tanti anni- avrebbe detto il sacerdote- e se fossero dimostrate le accuse a suo carico davvero d’ora in avanti non ci sarebbe più da fidarsi di nessuno.” Nella sentenza il padre spirituale dichiara di aver ricevuto da Paolo Gabriele un pacco di documenti: “Ho distrutto i documenti- dice B- perché ne conoscevo l’importanza” e aggiunge “sapevo che erano frutto di una attività non legittima e non onesta e temevo che se ne potesse fare un uso altrettanto non legittimo e non onesto”. Ecco. Insomma il padre spirituale aveva ben capito che Gabriele qualcosa di strano lo aveva fatto. Allora l’intervista con tanta sorpresa? O si tratta di due persone? Ci sono altri dubbi. Gabriele dice in varie occasioni di essere disordinato, di essere consapevole di fare cose illecite, e di essere freddo e determinato nel suo agire nonostante la paura di essere scoperto. Insomma sembra un vero uomo da romanzo.

Ma poi le perizie e i testimoni parlano di lui come di una persona che va guidata e diretta, incapace di attenersi alle sue mansioni che gli avrebbero creato tensione, inquietudine e rabbia. Una teste, si evince dal contesto probabilmente una delle memores Domini che si occupano dell’ appartamento del Papa, confessa che Paolo era privo di spirito di iniziativa, chiuso e molto critico sui fatti quotidiani della vita di famiglia. Un’altra lo vede solo come un brav’uomo molto pio. Difficile capire chi è davvero Paolo Gabriele Difficile credere che sia stato solo, a parte il favoreggiamento dell’informatico Claudio Sciarpelletti. Condizionato dall’ ambiente e dalle sue personali “investigazioni”? La inchiesta non è ancora finita. Questa è la notizia più interessante appunto. Questa è solo una prima parte del lavoro dei magistrati, è solo la “parziale chiusura dell’istruttoria”.

Free Webcam Girls
151.11.48.50