Il lavoro tema cardine dell’Udienza generale di oggi. Messaggi del Papa per Taizé, al Meeting di Rimini e per le vittime dell’attentato a Bangkok
Il lavoro “è proprio della persona umana. Esprime la sua dignità di essere creata a immagine di Dio. Perciò si dice che il lavoro è sacro. E perciò la gestione dell’occupazione è una grande responsabilità umana e sociale, che non può essere lasciata nelle mani di pochi o scaricata su un “mercato” divinizzato. Causare una perdita di posti di lavoro significa causare un grave danno sociale”.
Udienza del mercoledì dedicata al lavoro, dopo quella scorsa dedicata alla festa. In aula Paolo VI, Papa Francesco parla anche di chi un’occupazione non ce l’ha: “Io mi rattristo quando vedo che non c’è lavoro, che c’è gente senza lavoro, che non trova lavoro e che non ha la dignità di portare il pane a casa”. D’altra parte, spiega parlando in qualche modo di politica, “mi rallegro tanto quando vedo che i governanti fanno tanti sforzi per il lavoro, per trovare posti di lavoro e per cercare che tutti abbiano un lavoro”.
Un concetto torna: “Il lavoro è sacro, il lavoro dà dignità a una famiglia – afferma a braccio il Papa -. E dobbiamo pregare perché non manchi il lavoro in una famiglia”.
Anche perché si parte proprio da lì: “la famiglia educa al lavoro con l’esempio dei genitori: il papà e la mamma che lavorano per il bene della famiglia e della società”.
Anche il lavoro ha una componente spirituale: “Preghiera e lavoro possono e devono stare insieme in armonia, come insegna san Benedetto. La mancanza di lavoro danneggia anche lo spirito, come la mancanza di preghiera danneggia anche l’attività pratica”.
In questo mercoledì il Papa ha anche inviato tre messaggi. Uno che ai seguaci di frére Roger, fondatore della Comunità di Taizé: spiegando che Dio fa emergere “sempre nuovi testimoni fedeli fino alla fine”. Frère Roger à stato “testimone instancabile del Vangelo della pace e della riconciliazione, animato dal fuoco di un ecumenismo della santità”, come ebbe a dire Benedetto XVI, citato da Francesco.
Frère Roger – ha scritto ancora il Papa – ha amato i poveri, i diseredati, coloro che apparentemente non contano” mostrando “con la sua esistenza e con quella dei suoi fratelli che la preghiera va di pari passo con la solidarietà umana”.
Scrivendo agli organizzatori del Meeting di Rimini, inoltre, Papa Francesco ha spiegato che “il dramma di oggi consiste nel pericolo incombente della negazione dell’identità e della dignità della persona umana. Una preoccupante colonizzazione ideologica riduce la percezione dei bisogni autentici del cuore per offrire risposte limitate che non considerano l’ampiezza della ricerca di amore, verità, bellezza, giustizia che è in ciascuno. Tutti siamo figli di questo tempo e subiamo l’influsso di una mentalità che offre nuovi valori e opportunità, ma può anche condizionare, limitare e guastare il cuore con proposte alienanti che spengono la sete di Dio”.
Lo scrive il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, nel messaggio inviato a nome di papa Francesco al Meeting per l’amicizia fra i popoli che si aprirà domani a Rimini, invitando ad “andare incontro a tutti sostenuti dal desiderio di proporre con forza, bellezza e semplicità la buona notizia dell’amore di Dio”.
“Di che è mancanza questa mancanza, cuore, che a un tratto ne sei pieno?” è il tema di questa 36ª edizione. “Con il tema di quest’anno – continua il messaggio del Papa – il Meeting può cooperare a un compito essenziale della Chiesa, cioè ‘non consentire che qualcuno si accontenti di poco, ma che possa dire pienamente: Non vivo più io, ma Cristo vive in me’”. “Qui – conclude il segretario di Stato – sta il contributo che la fede cristiana offre a tutti e che il Meeting può testimoniare innanzitutto con la vita delle persone che lo realizzano”.
Sempre tramite il Segretario di Stato, inoltre, Papa Francesco si è fatto prossimo al dolore per il grave attentato terroristico che lunedì scorso ha causato la morte di 20 persone a Bangkok, nei pressi del Santuario indù di Erawan. Il Papa ha espresso “sincera solidarietà per tutti coloro che sono stati colpiti da questi atti violenza” e ha assicurato la sua preghiera per i sopravvissuti e i parenti dei colpiti.